ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04681

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 302 del 11/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020
BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020
FRATE FLORA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 10/02/2020
GIANNONE VERONICA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 10/02/2020
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020
MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 10/02/2020
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2020
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020
TERMINI GUIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 10/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04681
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Martedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   QUARTAPELLE PROCOPIO, BARBUTO, BOLDRINI, BRUNO BOSSIO, CARNEVALI, CENNI, CIAMPI, EHM, SABRINA DE CARLO, DEIANA, FRATE, GIANNONE, GRIBAUDO, LA MARCA, MARTINCIGLIO, MURONI, PEZZOPANE, RIZZO NERVO, SARLI, SCHIRÒ, SIRAGUSA, SPORTIELLO e TERMINI. — Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dal 2014 per accedere alla scuola di specializzazione i medici devono sostenere un concorso, a seguito del quale vengono assegnati alle scuole accreditate, sulla base di una graduatoria nazionale;

   la scuola di specializzazione in ostetricia e ginecologia del Campus biomedico di Roma, nella sua Carta delle finalità, all'articolo 10 riporta che «Il personale docente e non docente, gli studenti e i frequentatori dell'università si impegnano a rispettare la vita dell'essere umano dal momento iniziale del concepimento fino alla morte naturale. Essi considerano l'aborto procurato e la cosiddetta eutanasia come crimini in base alla legge naturale; per tale motivo si avvarranno del diritto di obiezione di coscienza previsto dall'articolo 9 della legge 22 maggio 1978, n. 194. Si ritiene inoltre inaccettabile l'uso della diagnostica prenatale con fini di interruzione della gravidanza ed ogni pratica, ricerca o sperimentazione che implichi la produzione, manipolazione o distruzione di embrioni»;

   nello stesso documento, all'articolo 11, si dichiara che: «Il personale docente e non docente, gli studenti e i frequentatori dell'Università riconoscono che la procreazione umana dipende da leggi iscritte dal Creatore nell'essere stesso dell'uomo e della donna, ed è sempre degna della più alta considerazione. I criteri morali che devono guidare l'atto medico in questo campo si deducono dalla dignità della persona, dal significato e dalle finalità della sessualità umana. Tutti considerano, pertanto, inaccettabili interventi quali la sterilizzazione diretta e la fecondazione artificiale»;

   tale Carta definendo «crimine» l'interruzione volontaria della gravidanza ed imponendo a studenti e frequentatori l'obiezione di coscienza, appare agli interroganti in aperta violazione della legge n. 194 del 1978 che, all'articolo 9, riconosce il diritto del personale sanitario a sollevare obiezione di coscienza esclusivamente in base ad una scelta personale, non come linea di condotta imposta dal posto di studio o lavoro;

   tale Carta, che definisce i principi cui devono ispirarsi i programmi di studio, orienta l'insegnamento della scuola di specializzazione su una visione religiosa di scuola e scienza, tanto che nella didattica vengono ignorati temi fondamentali per la professione di ostetrico-ginecologo, quali contraccezione e interruzione volontaria della gravidanza;

   la preparazione fornita dalla scuola di specializzazione del Campus biomedico è dunque per gli interroganti parziale ed incompleta, non tenendo conto dei principi di laicità e libertà di pensiero di cui lo Stato è garante –:

   se il Governo intenda attivare l'Osservatorio nazionale per la formazione medica specialistica, affinché possa verificare in tempi brevi la completezza dei programmi didattici della detta scuola di specializzazione in tema di interruzione volontaria della gravidanza e contraccezione affinché, qualora i summenzionati insegnanti non fossero espletati, si possa procedere alla revoca dell'accreditamento;

   se il Governo possa valutare di specificare nel dettaglio, tra i criteri e i requisiti fondamentali per l'accreditamento, gli argomenti che devono essere obbligatoriamente trattati nei programmi delle scuole di specializzazione, con specifico riferimento all'obbligatorietà dell'insegnamento dell'interruzione volontaria della gravidanza, la contraccezione e la fecondazione medicalmente assistita;

   se il Ministro competente intenda agire nei confronti del Campus Biomedico nelle sedi opportune, nell'ottica della piena applicazione delle norme in vigore, che prevedono il rispetto della legge 22 maggio 1978 n. 194, che non ammette l'imposizione dell'obiezione di coscienza;

   quali iniziative di competenza intenda assumere ai fini della piena attuazione dell'articolo 15 della legge n. 194 del 1978, che impegna le università, le regioni e le aziende ospedaliere a promuovere la formazione e «l'aggiornamento del personale sanitario ed esercente le arti ausiliarie sui problemi della procreazione cosciente e responsabile, sui metodi anticoncezionali, sul decorso della gravidanza, sul parto e sull'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza».
(4-04681)