Legislatura: 18Seduta di annuncio: 701 del 07/02/2020
Primo firmatario: VINCI GIANLUCA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 07/02/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/02/2020
VINCI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
i principi che ispirano la nascita delle organizzazioni del terzo settore hanno come finalità il perseguimento del bene comune, l'elevazione dei livelli di cittadinanza attiva, la coesione e la protezione sociale, favorendo la partecipazione, l'inclusione e il pieno sviluppo della persona e valorizzando il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa;
tali organizzazioni devono essere costituite per il perseguimento, non lucrativo, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, promuovendo e realizzando attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi;
con la legge finanziaria per il 2006 è stata introdotta la possibilità per il contribuente di devolvere il 5 per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a soggetti che operano in settori di riconosciuto interesse pubblico per finalità di utilità sociale;
l'istituto del 5 per mille è stato regolarmente rifinanziato negli anni successivi, mentre, con successivi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, sono state emanate specifiche disposizioni riguardanti il riparto e la corresponsione delle somme e la loro rendicontazione da parte dei beneficiari;
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010, in particolare, provvede a disciplinare l'erogazione, la rendicontazione e la trasparenza dei contributi riconosciuti agli enti beneficiari;
il 2 febbraio 2020, l'associazione «Ya Basta» Bologna ha organizzato un corteo contro il rinnovo del «Memorandum Italia-Libia», l'intesa sull'immigrazione stipulata dal Governo nel 2017 e, nel corso della manifestazione, gli attivisti appartenenti all'associazione hanno commesso un atto vandalico contro il punto vendita Eni di via Ugo Bassi a Bologna, circondandola di fumogeni, imbrattandola di vernice rossa, e rivendicando l'accaduto anche sui social media;
come si evince dal sito internet dell'associazione, Ya Basta Bologna sarebbe un ente del terzo settore che accede all'istituto del cinque per mille e dovrebbe, pertanto, rispondere ai principi e alle finalità illustrate sopra;
a parere dell'interrogante, le azioni violente e vandaliche del tipo di quelle condotte dall'associazione contro il punto Eni di Bologna, oltre a dover essere represse e dissuase verso chiunque le volesse intraprendere, sono ancora più gravi se compiute da un ente appartenente al terzo settore –:
se si intenda verificare l'effettiva appartenenza dell'associazione «Ya Basta» Bologna agli enti del terzo settore e se non si ritenga, alla luce dei fatti illustrati in premessa, che l'atto vandalico commesso sia un valido motivo per adottare le iniziative di competenza per escluderla dagli enti medesimi e dal beneficio del 5 per mille.
(4-04669)