ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04668

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 701 del 07/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: ROTTA ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 07/02/2020
Stato iter:
02/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/10/2020
AZZOLINA LUCIA MINISTRO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/10/2020

CONCLUSO IL 02/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04668
presentato da
ROTTA Alessia
testo di
Venerdì 7 febbraio 2020, seduta n. 301

   ROTTA. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi è stata annunciata l'imminente firma del protocollo di intesa tra comune di Verona, l'azienda Ulss 9 Scaligera e l'ufficio scolastico, per l'introduzione di un programma di Drug Test sulla popolazione scolastica al fine di creare «un deterrente all'uso di droghe e poter individuare precocemente eventuali situazioni problematiche per intervenire con cure appropriate e più precoci»;

   il test è rivolto agli studenti minori degli istituti di secondo grado che potranno essere sottoposti all'esame dopo il pre-consenso fornito da entrambi i genitori alla scuola e alla struttura Aulss che eseguirà il test;

   il test è volontario, tuttavia, in caso di rifiuto da parte dello studente, si avviseranno i genitori e, come dichiarato dal responsabile del progetto dottor Giovanni Serpelloni, se rifiuta il ragazzo, la famiglia viene informata, se rifiuta anche la famiglia, e legittimo «farsi una certa idea»;

   da queste affermazioni si deduce per l'interrogante l’«etichettatura» sociale di chi, legittimamente, decide di non sottoporsi all'esame;

   in tal senso, per come sono stati presentati e illustrati, i test sembrano non garantire né l'anonimato, né l'adesione su base volontaria. Soprattutto, per quanto riguarda l'anonimato, esso scompare nel momento in cui vengono chiesti il nome e il cognome e catalogati i referti;

   l'effetto di tale campagna appare controproducente, poiché potrebbe provocare l'allontanamento dalla scuola degli studenti che hanno problemi con le sostanze stupefacenti, e non, certamente, un sostegno al loro percorso;

   inoltre, si deresponsabilizza il ruolo dei genitori che in nessun modo possono delegare i propri compiti attraverso la firma di una liberatoria;

   si tratta per l'interrogante di una inaccettabile invasione nel rapporto tra studenti, scuola e famiglie, perché si attaccano i principi su cui si fondano gli istituti partecipativi della scuola e il patto educativo;

   la scuola non può essere usata come uno strumento di propaganda politica, soprattutto, su un tema così complesso che imporrebbe soluzioni condivise che tengano in considerazione il benessere degli studenti i quali non possono essere trattati come dei criminali;

   nelle scuole dovrebbero essere istituiti programmi di prevenzione e informazione e luoghi di ascolto dove gli studenti possano comprendere gli effetti nefasti dell'utilizzo delle sostanze stupefacenti e dell'alcol –:

   se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non ritenga di adottare le iniziative di competenza per salvaguardare gli studenti.
(4-04668)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 402
4-04668
presentata da
ROTTA Alessia

  Risposta. — L'ufficio scolastico regionale per il Veneto, corrispondendo alla richiesta di fornire utili elementi al Ministero dell'istruzione ha comunicato quanto di seguito.
  È stato appreso soltanto dagli organi di stampa che la Ulss 9 Scaligera, in particolare, la sezione ivi operante come «Dipartimento delle Dipendenze» ha reso noto un protocollo nominato «DRUG Test nelle scuole PDTS 2020».
  Il giornale «
L'Arena» di Verona in data 30 gennaio 2020 ha pubblicato un'intervista con un dirigente dell'ambito territoriale di Verona nella quale lo stesso esprimeva valutazioni sull'opportunità di un'eventuale somministrazione di un test antidroga nelle scuole secondarie, presumibilmente, del territorio di competenza.
  Occorre precisare che il suddetto dirigente ha interloquito con gli organi di stampa senza informare il direttore generale dell'Usr per il Veneto e senza alcuna interlocuzione preventiva volta ad acquisire informazioni su eventuali altre azioni in atto sul medesimo argomento.
  Sempre secondo quanto riferito dall'Usr per il Veneto, non è altresì noto allo stesso se il dirigente abbia inoltrato la dovuta informazione preventiva all'ufficio stampa del Ministero dell'istruzione, come previsto dalla nota AOOUFGAB n. 0018589 del 22 giugno 2018 e in osservanza del Codice di comportamento dei dipendenti, più precisamente, secondo quanto disposto dall'articolo 10, comma 4, per il rilascio di interviste.
  Nel corso della succitata intervista, il dirigente ha espresso alla stampa parere favorevole all'inizia ti va, non avendo, però, condiviso con il direttore generale dell'Usr per il Veneto tale volontà.
  Peraltro, neppure la menzionata azienda sanitaria ha mai trasmesso il documento all'Usr per il Veneto, né ha mai chiesto il parere tecnico della direzione generale.
  L'Usr per il Veneto ha precisato che, proprio in virtù di quanto sopra esposto, ha ritenuto di dover procedere all'approfondimento della questione in argomento.
  Dagli ulteriori elementi acquisiti è emerso che il documento in questione non è in alcun modo un «Accordo» ma un protocollo di natura esclusivamente sanitaria, quindi, un atto interno alla Ulss 9 Scaligera presentato, probabilmente, con l'intento di valutarne l'eventuale impatto.
  In ultimo, l'Usr per il Veneto conferma che nessun accordo è stato stipulato tra gli uffici dell'amministrazione scolastica e le aziende sanitarie per la somministrazione di alcun test antidroga nelle scuole della regione Veneto e, nessuna azione di prevenzione avente tali caratteristiche è mai stata proposta all'esame della direzione generale dalle autorità competenti in materia di prevenzione sanitaria.

La Ministra dell'istruzione: Lucia Azzolina.