ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04656

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 300 del 05/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: PATELLI CRISTINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 05/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER 05/02/2020
PRETTO ERIK UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 05/02/2020
COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 05/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/02/2020
Stato iter:
16/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2020
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/10/2020

CONCLUSO IL 16/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04656
presentato da
PATELLI Cristina
testo di
Mercoledì 5 febbraio 2020, seduta n. 300

   PATELLI, RACCHELLA, PRETTO e COVOLO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la caccia in Italia è regolata dallo Stato, con la legge 11 febbraio 1992, n. 157 e successive modificazioni e integrazioni, che reca norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. La caccia ha anche un ruolo nella «gestione» della fauna selvatica, ad esempio per mantenere la popolazione di una certa specie all'interno delle capacità di sostentamento dell'ambiente ecologico. Infatti, in Italia, guardie forestali ed ecologisti partecipano insieme alla scrittura di norme di regolamentazione della caccia, in modo che un adeguato numero di animali garantisca la preservazione della fauna selvatica;

   a fronte di una pratica hobbistica e sportiva regolata dalla legge e prevista dall'ordinamento italiano, parte della popolazione italiana rimane contraria a tale pratica ma tale posizione, seppur lecita, spesso eccede i normali limiti morali, normativi e di buon senso;

   alla fattispecie sopra citata appartiene senza dubbio il manifesto funebre apparso nel vicentino a firma di «centopercentoanimalisti»;

   tale manifestino inneggia alle persone decedute durante la stagione venatoria — includendo vergognosamente anche le persone vittime di patologie che nulla hanno a che vedere con la caccia (si cita a titolo d'esempio i morti per infarto);

   il manifestino funebre invita ad una vergognosa «cerimonia di godimento con prosecco» fissata per l'8 febbraio 2020 presso la fiera di Vicenza nella quale si annuncia la raccolta firme per la petizione «vogliamo i vespasiani sulle tombe degli assassini»;

   tale manifesto appare non solo gravemente offensivo e lesivo dell'onore di esseri umani deceduti, oltretutto senza macchiarsi di alcun crimine, ma si configura quale reato di manifestazione di oltraggio verso i defunti –:

   quale sia l'orientamento del Governo in merito al manifesto funebre apparso in provincia di Vicenza di cui in premessa;

   se non ritenga di adottare iniziative per verificare se l'evento pubblicizzato dal manifesto, previsto per il prossimo 8 febbraio presso la fiera di Vicenza, possa costituire una turbativa dell'ordine pubblico e quali eventuali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo, posto che per gli interroganti esso si configura come una provocazione estremamente grave, capace di dar luogo a un pericolo per la sicurezza e per l'incolumità pubblica di chi lo sostiene o di chi ritiene che sia lesivo dell'onore di defunti, dei loro familiari o amici a cui si riferisce.
(4-04656)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 16 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 410
4-04656
presentata da
PATELLI Cristina

  Risposta. — Con riferimento alla vicenda di cui all'atto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
  In data 3 agosto 2019 un esponente del movimento animalista «Centopercentoanimalisti» ha preavvisato la questura di Vicenza circa l'intendimento di organizzare, il successivo 8 febbraio, una manifestazione pubblica nei pressi della fiera di Vicenza, in segno di protesta contro l'esposizione internazionale denominata «HIT-SHOW 2020/Hunting Individual Protection Target Sport», dedicata al mondo delle armi, della caccia e della pesca, che annualmente si svolge a Vicenza con la partecipazione di migliaia di persone, soprattutto cacciatori, provenienti da tutte le regioni d'Italia e dall'estero.
  Alcuni giorni prima della predetta iniziativa di protesta, nella zona del citato plesso fieristico, è stata registrata l'affissione abusiva, ad opera di ignoti, di manifesti dai toni offensivi nei confronti dei praticanti e simpatizzanti dell'attività venatoria; tale azione è stata, altresì, pubblicizzata anche sulla pagina Facebook del predetto movimento animalista.
  Nei giorni successivi, da parte di alcune organizzazioni del mondo venatorio, è pervenuta alla questura vicentina la richiesta di vietare la preavvisata manifestazione del movimento «Centopercentoanimalisti».
  La tematica è stata, quindi, esaminata presso la prefettura, in sede di riunione di coordinamento interforze, all'esito della quale non sono stati ravvisati motivi ostativi allo svolgimento della manifestazione in parola, anche in considerazione del fatto che in passato non si erano registrati particolari criticità sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica.
  Nell'occasione, tuttavia, sono state valutate le opportune misure organizzative da adottare in vista della manifestazione in questione e sono state impartite al promotore specifiche prescrizioni ai sensi dell'articolo 18 del T.u.l.p.s. che disciplina le riunioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, al fine di prevenire qualsiasi turbativa.
  Conseguentemente, sono stati predisposti mirati servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché adeguate misure di vigilanza in occasione dell'evento, che risulta essersi svolto senza problematiche di ordine pubblico.
  

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.