ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04641

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 300 del 05/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: CAVANDOLI LAURA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 05/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOMBOLATO GIOVANNI BATTISTA LEGA - SALVINI PREMIER 05/02/2020
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 05/02/2020
MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER 05/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 05/02/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04641
presentato da
CAVANDOLI Laura
testo di
Mercoledì 5 febbraio 2020, seduta n. 300

   CAVANDOLI, TOMBOLATO, VINCI e MORRONE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   i sindacati di polizia penitenziaria denunciano la notizia di questi giorni che il direttore aggiunto dell'Istituto penitenziario di Parma dovrà essere impiegato in maniera continuativa presso l'Istituto penitenziario di Reggio Emilia e pertanto la sede di Parma si vedrà depauperata ancora di un altro dirigente dell'amministrazione penitenziaria;

   gli stessi segnalano che, presso l'Istituto penitenziario di Parma manca da parecchi anni un direttore titolare, nonostante nella sede siano presenti diversi e impegnativi circuiti penitenziari tra cui il regime detentivo 41-bis;

   allo stato attuale, quindi, risulta essere presente, in maniera provvisoria, un solo dirigente penitenziario, che si sta prodigando, per quanto possibile e con i relativi disagi del caso, per rendere efficiente la gestione e l'organizzazione generale dell'attività lavorativa e ciò si riflette anche nelle relazioni sindacali ridotte ai minimi termini, considerata l'esorbitante mole di lavoro in capo al dirigente medesimo –:

   se il Ministro, alla luce di quanto esposto in premessa, ai fini di una corretta e serena gestione dell'istituto, non intenda adottare le iniziative di competenza per addivenire alla nomina in pianta stabile dei quattro dirigenti penitenziari attualmente previsti dalla pianta organica dell'istituto.
(4-04641)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 349
4-04641
presentata da
CAVANDOLI Laura

  Risposta. — Si fa riferimento ai contenuti di cui all'atto di sindacato ispettivo in esame, con il quale l'interrogante, relativamente all'assenza di un direttore titolare presso la casa di reclusione di Parma, chiede la nomina in pianta stabile dei quattro dirigenti penitenziari attualmente previsti in pianta organica.
  A tal riguardo, si evidenzia quanto segue.
  È utile premettere che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 giugno 2015 n. 84, recante «Regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia e riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche», ha dato corso al ridimensionamento delle articolazioni centrali e periferiche dell'amministrazione penitenziaria, prevedendo la riduzione degli uffici dirigenziali generali istituiti presso l'amministrazione centrale, nonché la riduzione dei provveditorati regionali (come individuati nella tabella b allegata al regolamento), con la soppressione delle sedi di Ancona, Genova, Perugia, Pescara e Potenza.
  Sono stati ridotti, inoltre, i posti di funzione dirigenziale non generale prevedendo, tra l'altro, l'accorpamento degli istituti penitenziari ubicati nelle città di Alessandria, Ancona, Brescia, Civitavecchia e Reggio Calabria.
  Più gravemente, il citato regolamento ha previsto, in attuazione del piano di
spending review e di vincoli normativi vigenti, un'ulteriore riduzione delle dotazioni organiche, per il personale delle aree funzionali, prevedendo un contingente organico di 4.689 unità e, per le qualifiche dirigenziali, un contingente complessivo di 345 unità (dato tabellare iniziale pari a complessive 9.929 unità, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 ottobre 2000).
  Nel prospetto che segue si riportano dettagliatamente i dati delle qualifiche dirigenziali e del personale delle aree funzionali alla data del 1° novembre 2019.

  Dotazione organica complessiva del personale dirigente e delle aree funzionali

  Qualifiche dirigenziali

  Organico

  Presenti

  Dirigenti generali penitenziari

  16

  14

  Dirigenti penitenziari (ruolo istituti)

  300

  254

  Dirigenti Area 1, (oggi funzionari centrali)

  29

  25

  Totale qualifiche dirigenziali

  345

  295

  Aree funzionali

  Terza area

  2.219

  1.749

  Seconda area

  2.377

  2.114

  Prima area

  93

  78

  Totale aree

  4.689

  3.941

  Totale generale (dirigenti + aree funzionali)

  5.304

  4.234

  Relativamente al personale delle qualifiche dirigenziali, le carenze organiche sono state segnalate all'ufficio concorsi sia per i dirigenti di area 1, per l'eventuale avvio delle procedure di competenza, sia per la sollecita definizione del regolamento di accesso alla carriera dirigenziale penitenziaria.
  La carenza organica del ruolo dei dirigenti penitenziari necessita di urgenti soluzioni di intervento, in considerazione dei compiti e delle responsabilità attribuite ai citati dirigenti dall'ordinamento della carriera dirigenziale penitenziaria, recepito con il decreto legislativo n. 63 del 2006; il ruolo dei dirigenti di istituto penitenziario registra attualmente uno scoperto pari al 19,33 per cento, con una presenza effettiva di 254 dirigenti, a fronte di una previsione organica di n. 300 unità.
  Passando dalla realtà nazionale all'istituto parmense, si evidenzia che all'esito della prima e seconda fase degli interpelli per il conferimento degli incarichi dirigenziali cosiddetti «ordinari», non è stato possibile conferire i posti di funzione di direttore e vice direttore dell'istituto di Parma, in considerazione delle disponibilità manifestate dai dirigenti penitenziari, nonché dei limiti temporali per la permanenza in una sede dirigenziale previsti dall'articolo 10, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 63 del 2006.
  Allo stato, attesa la carenza d'organico dirigenziale (meno 46 unità a livello nazionale), la reggenza della struttura penitenziaria
de qua è assicurata, per cinque giorni a settimana, dal dottore Tazio Bianchi, vice direttore della casa circondariale di Bologna.
  A conclusione degli interpelli
in itinere, la direzione generale del personale e delle risorse valuterà le misure organizzative tendenti a razionalizzare l'allocazione delle scarse risorse umane disponibili.
Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.