ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04618

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 298 del 03/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/02/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 03/02/2020
Stato iter:
29/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2020
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 29/10/2020

CONCLUSO IL 29/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04618
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Lunedì 3 febbraio 2020, seduta n. 298

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il coronavirus sta mietendo morti ad una velocità impressionante;

   in Cina sono state accertate 259 morti a causa della contrazione del virus;

   il virus si sta propagando con una velocità anomala: ad oggi, in Cina, sono stati accertati 12.000 contagi;

   la sua rapida diffusione ha indotto le stesse autorità cinesi ad assumere misure draconiane di profilassi con provvedimenti restrittivi nei confronti di decine di milioni di persone;

   al fine di contrastare efficacemente il virus è dirimente conoscerne l'origine effettiva;

   al centro di Wuhan, la megalopoli cinese dove si è registrato il primo caso di coronavirus, da tre anni, è stato installato un gigantesco laboratorio in cui vengono studiati i più letali virus al mondo;

   l'ex ufficiale dell’intelligence militare israeliana, Dany Shoham, esperto di guerra batteriologica, ha rivelato che a Wuhan c'è un laboratorio collegato al programma segreto di armi chimiche portato avanti da Pechino;

   si tratterebbe di un laboratorio destinato allo studio di virus mortali;

   il Washington Times ha riportato che, all'interno di Wuhan, «sono probabilmente utilizzate, in piani di ricerca e sviluppo, armi biologiche»;

   non è un mistero che la Cina, proprio a Wuhan, studiasse virus letali nella corsa alla guerra batteriologica mondiale;

   le autorità cinesi accreditano l'idea che il virus si sarebbe propagato dalla macellazione di animali nel mercato di Wuhan o ancora dal contagio tramite il pipistrello o il serpente;

   la prestigiosa rivista scientifica Nature aveva parlato due anni fa del «piano per costruire tra i cinque e i sette laboratori di biosicurezza di livello 4 (BSL-4) in tutto il continente cinese entro il 2025»;

   ancora la predetta rivista ospitava il 23 febbraio 2017 un articolo che avvertiva sul fatto che «fuori della Cina, alcuni scienziati si preoccupano infatti che gli agenti patogeni possano fuoriuscire dall'impianto, aggiungendo una dimensione biologica alle tensioni geopolitiche tra la Cina e altre nazioni»;

   il predetto articolo veniva rilanciato in Italia da Le Scienze, versione italiana di Scientific American;

   ferme restando le ufficiali rassicurazioni del Governo cinese in ordine alla propagazione del virus alternativamente o dal mercato del pesce di Wuhan o da un serpente o da un pipistrello, è necessario scongiurare con certezza che il virus possa, per errore, essere fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan;

   la correlazione fra la struttura batteriologica di Wuhan e la diffusione del virus serpeggia ed è necessario poterla smentire categoricamente;

   ad alimentare i dubbi sulla origine del virus certamente concorrono le misure draconiane assunte dalle stesse autorità cinesi che hanno introdotto controlli di classe A per il contenimento del virus e hanno assunto provvedimenti restrittivi verso decine di milioni di persone, con ciò assumendo misure di profilassi apparentemente spropositate rispetto alle informazioni scientifiche diramate sul virus e sulla sua origine –:

   se i Ministri interrogati abbiano raccolto elementi scientifici per escludere una qualsivoglia correlazione fra la diffusione del cosiddetto coronavirus e il laboratorio batterico di Wuhan;

   se i Ministri interrogati abbiano interloquito con le competenti autorità cinesi per avere le medesime conoscenze scientifiche su origine, capacità e modalità di propagazione del virus ed eventuali risposte in termini antivirali.
(4-04618)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 418
4-04618
presentata da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea

  Risposta. — Fin dall'emergere delle prime notizie sulla diffusione del nuovo coronavirus (nCov-2019), le competenti autorità italiane hanno mantenuto costanti contatti con le autorità cinesi e con l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) al fine di monitorare l'evolversi della situazione e adottare le necessarie, tempestive contromisure.
  In particolare nell'ambito del Comitato di emergenza dell'Oms, un costante ed intenso coordinamento, insieme a scambi di informazioni volti a comprendere l'evoluzione dell'epidemia e la sua fonte, hanno permesso di condividere sistematicamente i dati disponibili su tutti i casi di infezione, intensificare e meglio mirare le azioni di sorveglianza e ricerca di casi su tutto il territorio nazionale, effettuare sistematici controlli negli aeroporti e porti internazionali, con l'obiettivo di individuare tempestivamente i viaggiatori sintomatici.
  L'Italia si è sempre espressa chiaramente in tutte le sedi (Oms, G7 e G20) per la collaborazione solidale e coordinata nella lotta al Covid-19 e per la trasparente condivisione delle relative informazioni scientifiche. Come ricordato dall'Oms è fondamentale assicurare un
reporting accurato e tempestivo per poter continuare ad avere una corretta cognizione delle dimensioni e della letalità della pandemia a livello globale.
  In ambito Oms, in occasione della 73ma Assemblea mondiale della salute, la comunità internazionale ha adottato consensualmente una risoluzione, presentata inizialmente dall'Unione europea, dall'Italia e da tutti gli altri Stati membri e alla fine co-sponsorizzata da più di 140 Paesi. La risoluzione ha inequivocabilmente affermato la necessità di adottare approcci basati sulla cooperazione internazionale, la trasparenza e la responsabilità condivisa. La risoluzione ha inoltre dato indicazione al direttore generale dell'Oms di avviare, non appena possibile, una valutazione indipendente ed imparziale sull'efficacia degli strumenti e protocolli internazionali vigenti e attuati in questa crisi, al fine di elaborare raccomandazioni utili al miglioramento della preparazione e risposta a tali crisi. Questa valutazione riveste rilevanza prioritaria e sarà utile ad individuare aree di miglioramento per il sistema internazionale. Sarà necessario evitare strumentalizzazioni di tale esercizio, che deve essere, come detto, imparziale ed indipendente. Le procedure di costituzione del
Panel indipendente, incaricato di svolgere questa valutazione, sono state attivate in ambito Oms e si prevede, al più presto, l'avvio dei lavori. Sulla base di questo approccio il Governo intende sottolineare l'importanza di concentrarsi sull'accertamento delle origini della pandemia e sul miglioramento del sistema globale di prevenzione e risposta alle crisi. Un'impostazione fatta propria anzitutto dall'Assemblea mondiale della salute, in modo unanime.
  

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Manlio Di Stefano.