ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04597

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 296 del 30/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: ANGIOLA NUNZIO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 30/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 17/07/2020

SOLLECITO IL 24/02/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04597
presentato da
ANGIOLA Nunzio
testo di
Giovedì 30 gennaio 2020, seduta n. 296

   ANGIOLA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dal mese di settembre 2019, in Emilia-Romagna le donne alle prese con le terapie antitumorali potranno contare su un piccolo ma importante aiuto, quantomeno di tipo psicologico. La regione Emilia-Romagna, infatti, ha approvato una norma che prevede l'erogazione di un contributo fino a 400 euro per le pazienti oncologiche che vorranno indossare una parrucca;

   il contributo è totalmente a carico del servizio sanitario regionale e sarà assegnato una tantum, indipendentemente dall'Isee della paziente. Ne beneficeranno le donne in cura residenti nella regione, circa 3.400 le pazienti oncologiche con possibile alopecia da chemio o radioterapia;

   come si sa i trattamenti antitumorali possono causare la caduta dei capelli che, oltre a generare una sofferenza psicologica aggiuntiva, comporta un costo, quello dell'acquisto della parrucca, che non sempre è sostenibile per la persona malata;

   per riprendere una vita sociale normale, dopo un ciclo chemioterapia, molto dipende anche dalla parrucca che non può certo essere considerata un accessorio frivolo e superfluo ma un vero e proprio presidio sanitario necessario;

   la spesa per l'acquisto della parrucca può essere detratta fiscalmente al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi allegando idonea documentazione. Al riguardo l'Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 9/E del 16 febbraio 2010, ha chiarito che la parrucca può rientrare tra le spese sanitarie detraibili (detrazione Irpef del 19 per cento, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, lettera c), del Tuir) se svolge una «funzione di correzione di un danno estetico conseguente ad una patologia e contemporaneamente, di supporto in una condizione di grave disagio psicologico, non vi sono dubbi sulla possibilità di caratterizzare tale funzione come sanitaria»;

   per usufruire di tale detraibilità è necessario presentare una serie di documenti: 1) un documento fiscale che attesti l'acquisto della parrucca ove sia indicato il codice fiscale della persona sottoposta a chemioterapia; 2) la documentazione medica che certifichi i trattamenti antitumorali cui è sottoposta la persona che ha acquistato la parrucca per la quale si richiede la detrazione;

   l'Emilia-Romagna non è l'unica regione che ha predisposto interventi in tal senso. Infatti, sono undici le regioni che stanziano fondi a parziale o totale contributo per l'acquisto della parrucca: Toscana, Piemonte, Lombardia, Liguria, Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Trentino Alto-Adige, Veneto, Umbria e Puglia;

   si tratta, purtroppo, di interventi disciplinati in modo differente, da una parte la normativa nazionale, dall'altra le disposizioni regionali che sono quanto mai diversificate: in Basilicata è previsto un contributo di 250 euro pro-capite, in Emilia-Romagna di 400 euro, mentre la regione Lazio ha stanziato 450 mila euro per il prossimo biennio. La Liguria ha assegnato un contributo fino ad esaurimento di fondi, ma solo con un Isee pari o inferiore a 10.000 euro, mentre in Lombardia si parla di un contributo che copre un massimo di 250 euro a persona; nella regione Marche viene assegnato un rimborso di 200 euro. Il Piemonte eroga un contributo di 250 euro, in Trentino Alto-Adige di 200 euro, mentre in Umbria e Toscana ammonta a 300 euro. Infine, la regione Veneto eroga 300 euro alle assistite con esenzione per reddito –:

   se il Governo non ritenga di dover adottare iniziative per una semplificazione delle procedure per rendere più agevole la presentazione della documentazione giustificativa;

   se il Governo non ritenga di dover adottare iniziative normative al fine di garantire che i contributi siano disciplinati in maniera uniforme sul territorio nazionale, riconoscendo la parrucca ufficialmente come un presidio sanitario necessario al malato di cancro per migliorare la qualità di vita, il ritorno al lavoro e la socialità e al fine di evitare disparità, visto che solo alcune regioni prevedono specifici contributi e rimborsi.
(4-04597)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

risoluzione

spese sanitarie