ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04596

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 296 del 30/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRO' ANGELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04596
presentato da
SCHIRÒ Angela
testo di
Giovedì 30 gennaio 2020, seduta n. 296

   SCHIRÒ. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:

   la legge di bilancio per il 2020 ha eliminato la norma introdotta dal decreto-legge n. 47 del 2014 che prevedeva l'esenzione dall'Imu e la riduzione di due terzi della Tari per i pensionati italiani residenti all'estero, titolari di pensione estera o in convenzione internazionale, e proprietari di casa in Italia non locata o data in comodato d'uso;

   l'abrogazione delle norme succitate si sarebbe resa necessaria per evitare il deferimento dell'Italia presso la Corte di giustizia europea dopo che la Commissione europea aveva inviato all'Italia una lettera di costituzione in mora per violazione del diritto europeo – in virtù dell'articolo 258 del Tfue (Trattato sul funzionamento dell'Unione europea) – per aver introdotto e mantenuto condizioni più favorevoli riguardanti alcune imposte comunali (Imu, Tasi e Tari) sulle case ubicate in Italia appartenenti a pensionati italiani iscritti all'Aire e residenti nell'Unione europea e nello Spazio economico europeo, escludendo invece dalle norme agevolative i pensionati di altra nazionalità europea;

   risulta all'interrogante che l'Italia non abbia mai risposto alla lettera di costituzione in mora della Commissione europea, con cui la Commissione richiedeva ulteriori informazioni;

   l'Italia avrebbe invece dovuto inviare una risposta dettagliata entro pochi mesi dalla costituzione in mora per provare a dimostrare che con la norma contestata non era venuta meno ai propri obblighi a norma del diritto dell'Unione europea;

   migliaia di pensionati italiani residenti all'estero dopo 5 anni di esenzione o riduzione delle imposte immobiliari comunali si vedranno così, a partire dal 2020, costretti a pagare l'Imu e la Tari sulle case di loro proprietà ubicate in Italia;

   sono frequenti i casi di connazionali emigrati che, pur risiedendo all'estero, hanno preferito investire i loro risparmi in Italia, scegliendo di vivere in affitto nei luoghi di residenza e quindi un'imposizione troppo elevata sugli immobili posseduti in Italia rischia di spezzare un legame importante e di interrompere, altresì, un circuito di risorse finanziarie produttivo;

   l'Italia ha praticamente rinunciato al proprio diritto di contrastare la costituzione in mora da parte della Commissione europea e ad evidenziare, quindi, la necessità delle misure agevolative applicate per favorire il rientro dei soggetti emigrati e il mantenimento dei rapporti con la terra d'origine, spostando così il tiro dalla discriminazione basata sulla cittadinanza all'evoluzione giurisprudenziale offerta dalla Corte di giustizia dell'Unione europea in materia di selettività degli aiuti concessi ai fini fiscali –:

   se il Governo non ritenga giusto e opportuno adottare iniziative per reintrodurre le agevolazioni fiscali, stabilite nel 2014 ed eliminate dalla legge di bilancio per il 2020, sugli immobili posseduti dai cittadini italiani residenti all'estero per porre rimedio a quelle che l'interrogante giudica la deficienza e l'inadeguatezza dell'attività dello Stato nella gestione delle procedure di contrasto alla costituzione in mora dell'Italia per aver introdotto e mantenuto condizioni più favorevoli riguardanti alcune imposte comunali (Imu, Tasi e Tari) sulle case ubicate in Italia appartenenti a pensionati italiani iscritti all'Aire e residenti nell'Unione europea e nello Spazio economico europeo;

   se il Governo non ritenga di adottare iniziative affinché la reintroduzione delle agevolazioni fiscali per Imu e Tari a favore degli italiani residenti all'estero e proprietari di immobili in Italia sia strutturata e definita in modo tale che non debba comportare una violazione delle norme del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea che vietano discriminazioni basate sulla cittadinanza.
(4-04596)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discriminazione basata sulla nazionalita'

imposta locale

Corte di giustizia CE