ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04562

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 293 del 27/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: EHM YANA CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/01/2020
Stato iter:
22/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2021
DEL RE EMANUELA CLAUDIA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2021

CONCLUSO IL 22/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04562
presentato da
EHM Yana Chiara
testo di
Lunedì 27 gennaio 2020, seduta n. 293

   EHM. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la Costa d'Avorio è il quarto Paese per provenienza dei migranti che sbarcano in Europa, in particolare in Italia;

   l'economia di questo Paese è in crescita. Dopo una contrazione del 4,7 nel 2011 (dovuta alla crisi politica e alla guerra) dal 2012 la performance economica della Costa d'Avorio ha registrato una crescita pari all'8,5 per cento superiore alle previsioni, confermate anche per il 2017;

   la Costa d'Avorio è il maggior produttore ed esportatore mondiale di caffè, semi di cacao e olio di palma. È ricco, inoltre, di grandi quantità di minerali, tra le quali diamanti, manganese, oro, oltre alle recenti scoperte di giacimenti di petrolio. Il mogano è il principale legname destinato all'esportazione. Un Paese destinato, dati questi elementi, a una crescita costante, come si vede dai dati sempre aggiornati della Banca mondiale, che mostrano un grafico in crescita;

   meno soddisfacenti risultano invece, dall'inizio del 21esimo secolo, le condizioni sociali della popolazione, soprattutto per i tassi elevati di mortalità infantile e di analfabetismo. Le difficoltà economiche e le turbolenze politiche hanno poi provocato negli ultimi anni un peggioramento della situazione, segnalato dalla graduatoria dell'indice di sviluppo umano, che lo colloca ormai tra i 15 Paesi più arretrati del mondo;

   il Paese è popolato da 22 milioni di abitanti e il 50 per cento della popolazione ha meno di 35 anni, motivo per cui moltissimi giovani imitano la ricerca del sogno europeo, non avendo in loco prospettive concrete, e si contagiano nell'idea di abbandonare il Paese per fare fortuna in Occidente;

   secondo una ricerca commissionata da Unicef, Unhcr, Oim, tra il 2014 e il 2018 sono arrivati in Italia via mare 625.009 rifugiati e migranti e di questi 70.547 erano minori non accompagnati. Nel 2018 sono giunti in Italia 3.536 ragazzi e anche nella prima metà del 2019 la loro incidenza rimane significativa: 365 su 2.779 arrivati via mare, pari al 13 per cento;

   i minori stranieri soli provengono in prevalenza da Albania, Egitto, Costa d'Avorio e Gambia. La Sicilia continua ad accogliere il maggior numero di minori soli. Migliaia sono inoltre i minori che scompaiono dopo il loro arrivo nel nostro Paese;

   in Italia nel 2019 (dati del Ministero dell'interno) sono stati 1.095, i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare;

   secondo il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in un suo report di monitoraggio al 30 giugno 2019, i principali Paesi di provenienza dei minori stranieri non accompagnati sono l'Albania (1.662 minori), l'Egitto (632), il Pakistan (523), la Costa d'Avorio (485) e il Gambia (476). Considerate congiuntamente, queste sei cittadinanze rappresentano più della metà dei MSNA presenti in Italia (52 per cento);

   nel corso dell'ultimo anno l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), presente nei principali punti di sbarco italiani con diversi team anti-tratta, ha rilevato un aumento della presenza di ragazze provenienti dalla Costa d'Avorio. «Abbiamo ragione di credere che molte di queste ragazze siano purtroppo vittime di tratta a scopo di sfruttamento lavorativo e a volte anche sessuale», spiega Laurence Hart, direttore dell'ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Oim;

   l'8 gennaio 2020 il corpo senza vita di un bambino è stato trovato all'interno del carrello di atterraggio di un aereo Air France proveniente dalla Costa D'Avorio e atterrato a Parigi, si chiamava Laurent Ani Guibanhi, e aveva 14 anni. Ancora non sono chiare le dinamiche, ma potrebbe essere stato aiutato a nascondersi nel carrello per arrivare nel nostro Paese, come già successo ad altri migranti –:

   quali iniziative di sviluppo sostenibile e di lungo periodo il Governo stia attuando o progettando per evitare l'esodo verso il nostro Paese.
(4-04562)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 455
4-04562
presentata da
EHM Yana Chiara

  Risposta. — Onorevole Deputata Ehm, rispondo alla Sua interrogazione n. 4-04562.
  La Costa d'Avorio rappresenta per l'Italia un
partner di grande rilievo nella regione dell'Africa occidentale. Dalla fine della guerra civile del 2011 il Paese ha visto consolidarsi una democrazia solida, caratterizzata da un sistema pluripartitico. L'economia è dinamica e diversificata, ciò che fa della Costa d'Avorio un polo d'attrazione importante per lavoratori dai Paesi limitrofi e capitali dall'estero, anche grazie al ruolo chiave che il porto di Abidjan svolge quale hub regionale.
  Sul piano bilaterale, con l'obiettivo di costruire un partenariato strutturato con i Paesi africani, l'Italia opera da alcuni anni per rafforzare le relazioni con la Costa d'Avorio in tutti i settori. Tale azione si inserisce in una strategia di medio e lungo periodo che mira ad affrontare le cause profonde del fenomeno migratorio, favorendo al contempo lo sviluppo sostenibile e il potenziamento delle istituzioni locali.
  In particolare, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) finanzia annualmente l'organizzazione di corsi di formazione realizzati dalla Guardia di finanza e dall'Arma dei carabinieri per il rafforzamento delle capacità delle istituzioni ivoriane nel controllo delle frontiere e nella lotta ai traffici illeciti.
  Nel 2020, in particolare, è stato realizzato un corso di formazione a beneficio di 8 agenti delle Forze dell'ordine presso la scuola di Polizia di Ostia della Guardia di finanza. Sono stati inoltre stanziati i fondi per la realizzazione di un corso di formazione ad Abidjan, da parte dell'Arma dei carabinieri, tra maggio e giugno scorsi, a favore di 50 poliziotti ivoriani sul rispetto dei diritti umani nelle attività di polizia. Tale corso è stato rinviato al prossimo anno a data da definire a causa delle misure di restrizione imposte dalla pandemia Covid-19.
  La legge n. 232 dell'11 dicembre 2016 ha istituito nel bilancio del MAECI il «Fondo per l'Africa»; questo, nel triennio 2017-2019, ha destinato 226 milioni di euro a interventi di rilancio del dialogo e cooperazione con Paesi africani ritenuti prioritari per le rotte migratorie, tra i quali è rientrata la Costa d'Avorio. In tale contesto, l'Italia si è fatta promotrice di un'estesa attività di informazione e sensibilizzazione sui rischi connessi alle migrazioni irregolari, tra cui il programma cinematografico itinerante articolato in cortometraggi e documentari «CinemArena», realizzato dalla Farnesina in collaborazione con il Ministero dell'interno, l'Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo e l'Organizzazione internazionale sulle migrazioni (OIM). Il progetto, a beneficio di 8 Paesi africani tra i quali figura la Costa d'Avorio, è stato finanziato nel 2018 con 2 milioni di euro a valere sul Fondo per l'Africa e confermato nella programmazione 2019 per complessivi 400.000 euro, dei quali 200.000 euro per realizzazioni nella sola Costa d'Avorio. Con lo stesso obiettivo, nel settembre 2018, è stato finanziato sul canale multilaterale (tramite l'UNESCO) il progetto «
Empowering Young People in Africa through Media and Communications» (3 milioni di euro da destinare a otto Paesi dell'Africa sub-sahariana, di cui 51.131,64 euro alla Costa d'Avorio) realizzato tra gennaio e giugno 2019.
  Sul piano della cooperazione giudiziaria, il 20 novembre 2018 il Ministero della giustizia italiano ha firmato una dichiarazione di partenariato con il
West African Network of Central Authorities and Prosecutors (WACAP) e l'Inter-Agency Asset Recovery Network for West Africa (ARINWA), due importanti network regionali, cui partecipa anche la Costa d'Avorio. L'Intesa consente di aumentare l'offerta di attività formative e di scambio tra magistrati e procuratori, al fine di promuovere una migliore comprensione reciproca dei differenti sistemi legali ed avviare una collaborazione tra le Forze dell'ordine, con particolare riguardo alla lotta alla tratta di esseri umani, al traffico di stupefacenti, alla corruzione e al terrorismo. Il partenariato è inoltre funzionale al rafforzamento delle capacità dei magistrati italiani di contrastare le reti criminali di origine africana che operano sul territorio nazionale.
  In ambito del contrasto al fenomeno migratorio, sempre a livello bilaterale, il 31 gennaio 2020 è stata firmata una dichiarazione d'intesa tra la Ministra dell'interno Luciana Lamorgese ed il Ministro della sicurezza e della protezione civile della Costa d'Avorio, Vagondo Diomande. Nell'Accordo, il primo del genere firmato dalla Costa d'Avorio con un Paese europeo, si manifesta la volontà di facilitare i rimpatri degli ivoriani irregolari in Italia a fronte di un aumento dell'offerta da parte dell'Italia di progetti di sviluppo economico nel Paese africano. Tra tali progetti figurano anche percorsi di formazione professionale, con l'inserimento della Costa d'Avorio nella lista dei Paesi beneficiari di progetti finanziati direttamente dal Ministero dell'interno nel bando 2020-2022. Per le attività di riconoscimento e rimpatrio, le Forze dell'ordine italiane si potranno avvalere della collaborazione di un commissario di polizia ivoriano distaccato presso l'ambasciata della Costa d'Avorio a Roma, in qualità di addetto per la sicurezza.
  A livello comunitario, l'8 febbraio 2017 la Costa d'Avorio è stata inclusa tra i Paesi beneficiari del Fondo fiduciario di emergenza La Valletta per il controllo delle frontiere e la gestione del fenomeno migratorio, di cui l'Italia è il secondo contributore. In tale contesto, il 5 ottobre 2017 si è svolta ad Abidjan la cerimonia di lancio dell'iniziativa del Fondo fiduciario UE-OIM «Protezione e reintegrazione dei migranti in Costa d'Avorio», del valore di 2,7 milioni di euro per il triennio 2017-2020, volta a sostenere il Governo ivoriano nell'attuazione delle politiche di rimpatrio volontario e reintegrazione dei migranti. La realizzazione del programma è proseguita con la firma il 30 maggio 2018 di un atto amministrativo tra il Capo della delegazione dell'Unione europea ad Abidjan e le Autorità ivoriane, che contiene indicazioni sulle procedure di identificazione e rimpatrio dei migranti irregolari nei Paesi membri dell'Unione europea. Il 17 ottobre 2018 l'atto in parola è entrato in vigore.
  Sul piano dello sviluppo sostenibile, dal 2016 la Costa d'Avorio è stato designato quale Paese d'intervento della nostra cooperazione e da allora ha beneficiato di contributi a dono per un valore di 2,9 milioni di euro. A settembre 2018 il comitato congiunto della cooperazione allo sviluppo ha deliberato di sostenere in cinque Paesi, tra i quali la Costa d'Avorio, la realizzazione del progetto «
Youth and Innovation Lab» con la partecipazione al «The Youth Entrepreneurship and Innovation Multidonor Trust Fund» del valore di 2,5 milioni di euro.
  Ad aprile 2019, in occasione di una missione ad Abidjan, il presidente Cespa della Onlus KIM ha firmato un'intesa che prevede una stretta collaborazione con tre principali centri ospedalieri universitari di Abidjan, l'invio periodico di medici italiani volontari in tali strutture, l'accoglienza in Italia di minori affetti da gravi patologie non curabili in loco e l'organizzazione di stage di formazione in Italia a favore di medici ivoriani.
  La Costa d'Avorio beneficia infine del progetto regionale di promozione dello sviluppo economico rurale Agrinovia, realizzato presso l'università di Ouagadougou e sviluppato con l'uso di telecomunicazioni e tecnologie informatiche (ICT), cofinanziato dalla cooperazione italiana per 350.000 euro e gestito dall'università Roma Tre in collaborazione con l'
International Fund for agricultural development (IFAD) e il Réseau pour l'excellence de l'enseignement supérieur en Afrique de l'Ouest (REESAO).
  

La Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Emanuela Claudia Del Re.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giacimento di petrolio

minore eta' civile

OIM