ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04558

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 293 del 27/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: GAGLIARDI MANUELA
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 27/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SILLI GIORGIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 28/01/2020
PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 28/01/2020
BENIGNI STEFANO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 28/01/2020
SORTE ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 28/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/01/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/01/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 28/01/2020

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 30/01/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04558
presentato da
GAGLIARDI Manuela
testo di
Lunedì 27 gennaio 2020, seduta n. 293

   GAGLIARDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   negli ultimi anni non sono mancati contrapposizioni, anche forti, tra fonti comunitarie e fonti interne in materia di beni pubblici e, nello specifico, di uso dei beni appartenenti al demanio marittimo concessi a privati per attività turistico-ricreative;

   in via generale, i beni pubblici possono essere suddivisi in due sottocategorie: a) beni pubblici in senso stretto, che appartengono allo Stato o ad altro ente pubblico; b) beni di interesse pubblico appartenenti ai privati;

   il «demanio marittimo» da sempre ha presentato rilevanti profili di problematicità, tanto relativi al suo oggetto quanto al suo utilizzo, anche in considerazione della morfologia territoriale del nostro Paese. Formano oggetto dello stesso, in base al combinato disposto degli articoli 822 del codice civile e dell'articolo 28 del codice della navigazione, i seguenti beni: il lido del mare, la spiaggia, le rade, i porti marittimi, le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare;

   rispetto all'utilizzazione, attraverso lo strumento concessorio, dei beni del demanio marittimo, ed in particolar modo delle spiagge per ovvi motivi di interesse economico, sono emerse complesse questioni in ragione di noti interventi in ambito comunitario che attengono principalmente ai principi di eguaglianza e di libertà di stabilimento;

   il diritto al rinnovo automatico delle concessioni in scadenza, ex legge n. 10 del 2001, è stato ritenuto inattuabile a seguito dell'emanazione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai servizi nel mercato interno n. 06/123/CE del 12 dicembre 2006. La cosiddetta direttiva servizi o Bolkestein tratteggia un quadro normativo di riferimento volto a garantire la libera circolazione dei servizi nel mercato unico, eliminando gli ostacoli «alla libertà di stabilimento dei prestatori negli Stati membri e alla libera circolazione dei servizi tra Stati membri»;

   il sistema italiano di affidamento delle concessioni demaniali ha da sempre posto problemi di compatibilità con la direttiva comunitaria;

   si è infatti sostenuto da più parti che le spiagge non debbano rientrare nella «direttiva Bolkestein» poiché si tratta di beni e non di servizi;

   com'è noto la cosiddetta «questione balneare» derivante dall'applicazione al settore della cosiddetta direttiva Bolkestein è stata affrontata in maniera definitiva con la legge 30 dicembre 2018, n. 145, articolo 1, commi 682 e 683. Tali norme, condivise e sostenute dall'intero Parlamento, statuiscono la proroga della durata di 15 anni delle concessioni demaniali marittime in essere, oltre a prevedere un'articolata procedura per la generale revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime;

   il riordino doveva avvenire con l'emanazione entro il 30 aprile 2019 di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo;

   la bozza di questo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da mesi purtroppo vaga nelle diverse strutture ministeriali coinvolte e in attesa della sua formalizzazione regnano, tra gli operatori del settore – sono circa 30.000 le imprese balneari con oltre 100.000 addetti diretti – la paralisi e la confusione;

   così l'estate 2020 rischia di essere la più calda degli ultimi decenni, in quanto potrebbero essere in pericolo non solo i servizi di spiaggia ma, soprattutto, l'immagine turistica dell'Italia; se non dovessero giungere, in tempi brevi, atti significativi da parte del Governo, c'è il rischio concreto ed imminente dell'avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea –:

   se il Governo sia a conoscenza dei vari problemi di cui in premessa e quali siano gli impedimenti che non consentono, ad oggi, l'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previsto dall'articolo 1, commi 682 e 683, della legge n. 145 del 2018, provvedimento indispensabile per l'economia italiana e per i livelli occupazionali che il settore relativo ai servizi di balneazione annualmente garantisce.
(4-04558)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

libera prestazione di servizi

libera circolazione delle merci

direttiva CE