ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04505

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 290 del 17/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/01/2020
Stato iter:
23/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/12/2020
MAURI MATTEO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/12/2020

CONCLUSO IL 23/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04505
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Venerdì 17 gennaio 2020, seduta n. 290

   RAMPELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato sulle principali testate giornalistiche, a Roma è stato organizzato un party di Capodanno «illegale» all'interno di un palazzo occupato, in via Santa Croce in Gerusalemme, nel quartiere Esquilino, dove ha sede Spin Time Labs e dove, recentemente, era stato ospitato il primo incontro nazionale delle sardine;

   l'evento, pubblicizzato anche su Facebook, prometteva «un Capodanno aperto, giovane, frocio, libero e ribelle»; economico, ma non gratuito, con un prezzo di favore per occupanti ed indigenti, con sette cenoni con cucina di altrettanti Paesi, il tutto, prevedibilmente, senza la necessaria licenza per la somministrazione di cibi e bevande e in violazione delle norme di sicurezza;

   nonostante la diffida trasmessa dalla questura di Roma, che ha vietato l'evento per motivi di sicurezza, la notte di Capodanno ha avuto luogo la festa programmata: secondo il Messaggero, si parla di un giro di affari di almeno 80 mila euro, tra ingressi e consumazioni in nero, denunciando altresì risse, malori, proteste, minacce di denunce per truffa, residenti esasperati dal caos e richieste di aiuto al 112 e al 118;

   la procura della Capitale sta indagando per «manifestazione non autorizzata» sulla festa a cui hanno partecipato quasi 5 mila persone;

   nell'immobile abitano circa 450 persone, tra cui diversi minorenni e, nel corso degli anni, gli occupanti avrebbero accumulato un debito di circa 300 mila euro, tanto da costringere la società che eroga l'energia a mettere i sigilli al contatore e staccare la corrente;

   da tempo viene denunciato il business degli occupanti, che organizzano eventi, corsi e stampano anche una rivista;

   sempre il citato quotidiano romano, riportando la notizia della denuncia effettuata nei confronti del centro sociale, ha ribadito che «Spin Time è una zona franca, dove la polizia non può entrare», e «quindi, non può effettuare nessun controllo sulle uscite di emergenza (assenti), sulle vie di fuga (assenti), sui permessi per la somministrazione di cibi e bevande (assenti), sui buttafuori (assenti), per non parlare degli spacciatori che qui sanno di poter agire indisturbati: un'illegalità ostentata che rappresenta un caso unico, uno sfregio, ad esempio, a quei locali tradizionali che, invece (giustamente), sono chiamati al rispetto minuzioso delle leggi» –:

   per quali motivazioni non siano ancora state adottate le iniziative di competenza per lo sgombero dell'immobile di cui in premessa, né lo stesso risulti ancora inserito nel piano degli sgomberi da ultimo predisposto dal prefetto di Roma il 18 luglio 2019;

   quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per garantire lo sgombero immediato dell'immobile occupato senza titolo, restituendo il bene ai legittimi proprietari e ripristinando le necessarie condizioni di legalità;

   come sia stato possibile che venisse organizzato, nonostante la diffida tempestivamente notificata dal questore di Roma, un evento di tale portata a pagamento, senza rispettare alcuna norma di sicurezza, fiscale e commerciale.
(4-04505)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 dicembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 445
4-04505
presentata da
RAMPELLI Fabio

  Risposta. — Con riferimento ai quesiti posti dall'interrogante con l'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta quanto segue.
  L'immobile sito nella via romana di Santa Croce in Gerusalemme è stato occupato arbitrariamente il 12 ottobre 2013 da un gruppo di circa 300 persone sostenute dal movimento per il diritto all'abitare «
Action»; occupazione denunciata nell'imminenza dei fatti dalla proprietà, cui ha fatto seguito l'instaurazione di un procedimento penale.
  In relazione ai festeggiamenti di Capodanno 2020, svoltisi nonostante la diffida del questore di Roma, gli organizzatori dell'evento sono stati deferiti dall'autorità giudiziaria competente per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, inosservanza di un provvedimento dell'autorità, omessa dichiarazione di reddito, abusiva diffusione di opere musicali in assenza di preventiva comunicazione alla Siae.
  Le problematiche relative all'occupazione dello stabile in parola, legate soprattutto all'inidoneità dello stesso ad ospitare in via permanente nuclei familiari, sono state più volte oggetto di esame in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
  In particolare, tale analisi è stata condotta nell'ambito del monitoraggio svolto dal medesimo comitato ed esteso a tutto l'
hinterland romano con particolare riguardo alla valutazione delle condizioni necessarie, sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica, ad eseguire eventuali sgomberi, individuando le persone in condizioni di vulnerabilità e, con il supporto dei servizi sociali del comune di Roma, intraprendendo le iniziative necessarie a garantire il diritto all'assistenza che, come più volte rimarcato dal Consiglio d'Europa, va obbligatoriamente assicurata ai soggetti fragili presenti tra gli occupanti.
  Nella primavera di quest'anno, inoltre, nell'ambito del procedimento penale instaurato presso la locale procura della Repubblica in conseguenza della denuncia/querela presentata dalla proprietà, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma ha emesso il decreto di sequestro preventivo dell'immobile di via Santa Croce in Gerusalemme.
  In seguito a tale provvedimento la prefettura di Roma ha avviato, in collaborazione con tutti gli enti interessati, le verifiche istruttorie propedeutiche alla programmazione dello sgombero dello stabile, previo suo inserimento nel piano degli interventi di sgombero, in applicazione dei criteri di priorità fissati dalla stessa prefettura.
  Più in generale si evidenzia come il fenomeno delle occupazioni abusive assuma connotazioni differenziate a seconda della realtà urbana interessata, presentando, in alcuni contesti profili particolarmente complessi, come nel caso di città dalle dimensioni particolarmente estese.
  In alcuni casi, infatti, gli occupanti sono nuclei familiari in condizioni di disagio economico e sociale, mentre in altri sono riconducibili a settori dell'antagonismo di diversa estrazione ideologica o gruppi di matrice anarchica, anche nell'ambito della cosiddetta campagna per il «
diritto all'abitare».
  Una realtà così articolata, che determina varie forme di illegalità diffusa, impone un approccio attento e ponderato da parte di molteplici amministrazioni, senza dimenticare che, in un'ottica realmente preventiva, risulta fondamentale lo sviluppo di politiche che sappiano dare risposta alle situazioni di marginalità e di emergenza abitativa, mantenendo fermo il rispetto rigoroso della legge e la salvaguardia dei diritti dei proprietari.
  In tale contesto, i prefetti, nell'ambito dei comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica, estesi alla partecipazione dei rappresentanti degli enti territoriali e dell'autorità giudiziaria, sono impegnati in una puntuale ed efficace programmazione degli sgomberi che, richiedono una scrupolosa e complessa attività preparatoria.
  Nel 2019 sono state eseguite 296 operazioni di sgombero di rilievo, sull'intero territorio nazionale, 20 delle quali hanno prodotto criticità sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica. Nel corso di tali attività, 19 persone sono state arrestate e 220 denunciate in stato di libertà, mentre 22 operatori delle forze dell'ordine e 4 civili sono rimasti feriti.
  Sul punto, il Ministro dell'interno ha sollecitato il massimo impegno delle Forze dell'ordine non solo per il supporto agli interventi programmati, quanto, soprattutto, per impedire, in chiave preventiva, i tentativi di nuove occupazioni ed il consolidarsi di situazioni di illegalità diffusa.

Il Viceministro dell'interno: Matteo Mauri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

norma di sicurezza

giro d'affari

prezzo preferenziale