ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04479

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 289 del 15/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: GASTALDI FLAVIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/01/2020
Stato iter:
17/02/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2021
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/02/2021

CONCLUSO IL 17/02/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04479
presentato da
GASTALDI Flavio
testo di
Mercoledì 15 gennaio 2020, seduta n. 289

   GASTALDI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Poste italiane continua a mantenere una ferma posizione di chiusura in merito alla consegna – a giorni alterni – della corrispondenza nella cittadina di Verzuolo che ha 6.437 abitanti ed è parzialmente montana;

   al disagio condiviso da micro e piccole imprese, anziani e famiglie si aggiunge la preoccupazione evidenziata nelle scorse settimane dal sindacato Uil Poste. Il servizio di sportelleria in provincia potrebbe, infatti, molto presto incontrare gravi difficoltà legate alla mancanza di personale e al pensionamento, alla fine del 2019, di 60 dei 550 addetti impegnati in 272 uffici postali delle macroaree di Cuneo e Alba;

   il comune di Verzuolo ha proposto tre soluzioni alternative per ovviare al problema. L'assunzione di un operatore polifunzionale – in grado di svolgere anche mansioni di sportello oltre al recapito – per migliorare il servizio e la sperimentazione, per 12 mesi, di un sistema di consegna 5 giorni su 7, escludendo il sabato;

   i contenuti del servizio postale universale sono definiti a livello europeo dalla direttiva 97/67/UE del 15 dicembre 1997 (cosiddetta «prima direttiva postale»), come successivamente modificata dalle direttive 2002/39/UE del 10 giugno 2002 (cosiddetta «seconda direttiva postale») e della direttiva 2008/6/UE del 20 febbraio 2008 (cosiddetta «terza direttiva postale»). La direttiva stabilisce che il servizio universale corrisponde ad un'offerta di servizi postali di qualità determinata forniti permanentemente in tutti i punti del territorio a prezzi accessibili a tutti gli utenti. Il servizio postale universale deve essere assicurato per almeno cinque giorni a settimana e garantire almeno una raccolta e una distribuzione al domicilio degli utenti degli invii postali;

   il decreto legislativo n. 261 del 1999 rappresenta a tutt'oggi il testo di riferimento per la disciplina generale del servizio postale, con specifico riferimento alla fornitura del servizio universale. Tale decreto ha recepito i contenuti della direttiva 97/67/CE ed è stato successivamente modificato dal decreto legislativo n. 384 del 2003, che ha recepito la «seconda direttiva postale», 2002/39/CE, e dal decreto legislativo n. 58 del 2011, che ha recepito la «terza direttiva postale», la direttiva 2008/6/UE del 20 febbraio 2008. Fornitore del servizio universale è riconosciuta ex lege la società Poste italiane Spa per un periodo di quindici anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 58 del 2011 (e quindi fino al 30 aprile 2026);

   il servizio postale universale è affidato a Poste Italiane s.p.a. fino al 30 aprile 2026, sulla base del contratto di programma 2020-2024 che «regola i rapporti tra lo Stato e la società per la fornitura del servizio postale universale, Poste Italiane S.p.A., nel perseguimento di obiettivi di coesione sociale ed economica, che prevedono la fornitura di servizi utili al cittadino, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni mediante l'utilizzo della rete postale della Società»;

   a fronte del contributo che la società riceve per l'onere pubblico, pari a 262,4 milioni di euro all'anno, non sembra corrispondere un servizio di qualità, nonostante sulla «Carta dei servizi postali», pubblicata il 10 ottobre 2017, si legga che «grazie alla presenza capillare su tutto il territorio nazionale, ai forti investimenti in ambito tecnologico e al patrimonio di conoscenze rappresentato dai suoi oltre 140 mila dipendenti, Poste Italiane ha assunto un ruolo centrale nel processo di crescita e modernizzazione del Paese» –:

   quali iniziative il Ministro intenda adottare, per quanto di competenza, in modo da garantire anche agli utenti della città di Verzuolo un corretto esercizio del servizio postale.
(4-04479)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 febbraio 2021
nell'allegato B della seduta n. 458
4-04479
presentata da
GASTALDI Flavio

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame; sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento alla consegna della corrispondenza a giorni alterni nella cittadina di Verzuolo (Cuneo) nonché alla carenza di personale allo sportello nelle macro-aree di Cuneo e Alba.
  In via preliminare, si ricorda che il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con legge 22 dicembre 2011, n. 214, ha disposto il, trasferimento all'autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) delle funzioni in materia di regolazione e vigilanza del settore postale, svolte precedentemente dal Ministero dello sviluppo economico. Spetta dunque all'Agcom l'«adozione di provvedimenti regolatori in materia di qualità e caratteristiche del servizio postale universale» prevista dall'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261.
  Per quello che attiene al funzionamento del recapito a giorni alterni, richiamato dall'interrogante, si ricorda che questa modalità di recapito rientra tra «le misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito» prevista dall'articolo 1, commi 277 e seguenti della legge 23 dicembre 2014, n. 190, ed è disciplinato dalla delibera Agcom n. 395/15/CONS.
  L'articolo 3 della direttiva 2008/6/CE, inoltre, prevede a riguardo, che gli Stati membri si attivino «per assicurare che il servizio universale sia garantito come minimo cinque giorni lavorativi a settimana, salvo circostanze o condizioni geografiche eccezionali». L'articolo 3, comma 7, del sopra richiamato decreto legislativo n. 261 del 1999, prescrive inoltre che «è fatta salva la fornitura a giorni alterni, che è autorizzata dall'Autorità di regolamentazione, in presenza di particolari situazioni di natura infrastrutturale o geografica in ambiti territoriali con una densità inferiore a 200 abitanti/kmq e comunque fino ad un massimo di un quarto della popolazione nazionale».
  Ebbene, il comune di Verzuolo rientrerebbe tra i comuni autorizzati al modello di recapito a giorni alterni di cui alla richiamata delibera dell'Agcom n. 395/15/CONS.
  Sentita sul punto, Poste Italiane ha riferito che nel comune di Verzuolo, a seguito dell'introduzione del modello di recapito a giorni alterni, sono state attivate numerose iniziative volte a migliorare il servizio postale. A tal ultimo proposito, in particolare, si osserva che è stato accorpato il presidio decentrato distribuzione di Verzuolo sul centro di distribuzione di Saluzzo per garantire maggiore flessibilità nello svolgimento delle attività di recapito.
  L'azienda, inoltre, ha evidenziato che il dentro di distribuzione di Saluzzo (già riorganizzato nel 2016 secondo il progetto di recapito a giorni alterni e — da marzo 2019 — secondo il modello
Joint Delivery) serve, ad oggi, anche il comune di Verzuolo e non presenta alcuna giacenza di corrispondenza né particolari criticità.
  Poste Italiane ha riferito, altresì, che l'ulteriore modello di recapito
Joint Delivery riguarda le aree cosiddette non regolate e che continua a perseguire un efficiente utilizzo dei processi, in conformità con i nuovi obiettivi di qualità fissati dalla delibera dell'Agcom n. 395/15/CONS.
  Inoltre, è stato sottolineato che sono stati svolti numerosi incontri tra i rappresentanti territoriali dell'Azienda e il sindaco del comune di Verzuolo, nel corso dei quali è stato evidenziato come l'attuazione del modello di recapito a giorni alterni e del modello
Joint Delivery faccia parte di un processo di ampia riforma del servizio postale universale, in linea con le mutate esigenze della clientela, sia in termini di velocità che di frequenza del recapito. Sono state così fornite delucidazioni in merito ai contenuti della delibera dell'Agcom ed assicurazioni circa il corretto svolgimento del servizio postale.
  L'interrogante richiama, inoltre, la proposta avanzata dal comune di Verzuolo di assumere un operatore polifunzionale che svolga mansioni di sportello e di recapito. Sul punto, Poste Italiane ha risposto che questa soluzione non è perseguibile dal momento che tale profilo non è più previsto nell'attuale organizzazione aziendale. Inoltre, le risorse applicate presso l'ufficio postale di Verzuolo risultano in linea con le esigenze della clientela, come confermato anche dalle recenti analisi svolte a livello territoriale dall'Azienda.
  Tuttavia, si osserva — in generale — che, per quanto riguarda il servizio di sportelleria nella provincia di Cuneo, Poste Italiane ha pianificato azioni di rafforzamento che prevedono l'inserimento di oltre 20 risorse
Full Time Equivalent (Fte) nella prima parte del 2020 in relazione al fabbisogno di personale riconducibile alle recenti dinamiche di turnover.
  Infine, l'azienda ha precisato che, nel nuovo contratto di programma 2020-2024, all'interno del perimetro e del tetto al contributo pubblico fissato per legge, sono stati definiti percorsi evolutivi del servizio universale postale, all'insegna dell'innovazione tecnologica, della digitalizzazione dei servizi e della flessibilità, necessaria per un servizio sempre più orientato alle reali esigenze di comunicazione dei cittadini.
  Prosegue, altresì, l'impegno di Poste per migliorare i servizi nei confronti dell'utenza, anche nelle realtà più piccole del Paese, con l'attivazione di sportelli ATM, reti wi-fi, impianti di videosorveglianza e abbattimento di barriere architettoniche. Il potenziamento delle infrastrutture riguarderà anche lo sviluppo dei
locker e delle cassette di impostazione, con l'istallazione di apparati di ultima generazione al fine di far evolvere i servizi in linea con le esigenze dell'utenza.
  In conclusione, dunque, quello in corso rappresenterebbe un articolato progetto di razionalizzazione organizzativa, innovazione tecnologica ed ammodernamento dei servizi, volto ad adeguare i livelli di servizio alle mutate esigenze degli utenti, nonché a garantire un servizio postale maggiormente efficiente.

Il Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio universale

prestazione di servizi

societa' di servizi