ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04477

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 289 del 15/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 15/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 15/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04477
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 15 gennaio 2020, seduta n. 289

   FRATOIANNI. — Al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della giustizia, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in diversi settori la normativa prescrive specifiche certificazioni che abilitano all'esercizio di una professione;

   esiste oggi un sistema abilitativo diffuso per l'esercizio delle professioni che prevede certificazioni rilasciate da soggetti istituzionali e non;

   spesso il rilascio di queste certificazioni consegue alla frequentazione di corsi di formazione che a volte sono semplici corsi a catalogo che non prevedono un minimo di ore obbligatorio né prove di esame;

   tale pluralità di percorsi di formazione può generare situazioni di incompatibilità e ipotesi di conflitti d'interesse che minano la fiducia verso quei soggetti che abilitano all'esercizio di una attività;

   coloro che sono stati formati e abilitati esercitano soprattutto funzioni pubblicistiche. Si pensi, in particolare, alla formazione continua obbligatoria che interessa categorie importanti di professionisti presenti sul mercato: avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, revisori contabili, che fruiscono di formazione presso privati;

   in particolare, i revisori fruiscono della formazione obbligatoria presso centri formativi che interagiscono con interessi di valutazione inerenti agli stessi;

   i revisori conseguono e mantengono la propria abilitazione presso istituti di formazione che prestano contemporaneamente attività di formazione diffusa a catalogo, rilasciano le certificazioni per l'iscrizione all'albo, esercitano stabilmente attività di consulenza, assistenza tecnica nel settore finanziario, affiancamento agli uffici in tutti gli ambiti;

   spesso i medesimi centri formativi sono destinatari di affidamenti diretti, quasi sempre sotto soglia comunitaria, da parte di responsabili di procedimenti che sono proprio coloro che hanno partecipato ai corsi, e la loro attività e la regolarità della spesa viene controllata da soggetti dagli stessi formati e certificati;

   spesso gli stessi dirigenti di strutture pubbliche sono docenti remunerati in convegni organizzati dagli stessi centri formativi. Gli stessi dirigenti che hanno l'onere dell'affidamento di incarichi pubblici vengono chiamati a valutare e giudicare i centri che li hanno formati;

   questo sistema sfugge anche al controllo dell'Anac: spesso prolifera sugli affidamenti sotto soglia che non recano il codice Cig (codice identificativo gara rilasciato da Anac), ma i cosiddetti Cig Smart, sempre rilasciati da Anac ma senza registrazione dell'indicazione nominativa dell'aggiudicatario;

   il semplice buon senso vuole che controllato e controllore siano soggetti diversi, che non siano rintracciabili situazioni di incompatibilità e/o conflitto d'interesse che, ai sensi del comma 41 dell'articolo 1 della legge n. 190 del 2012 – «legge Severino», portano a una manifesta violazione dell'articolo 6-bis della legge n. 241 del 1990, nonché del decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 2013;

   l'articolo 42 del codice dei contratti afferma che c'è conflitto d'interessi quando un soggetto interviene svolgimento della procedura di aggiudicazione o può influenzarne, in qualsiasi modo, risultato, avendo, direttamente o indirettamente, un interesse finanziario, economico o altro interesse personale che può essere percepito come una minaccia alla sua imparzialità e indipendenza;

   in presenza di un contrasto, anche solo potenziale, tra il soggetto e le funzioni attribuitegli è indispensabile arginare gli effetti prodotti, tanto che le regole sull'incompatibilità sono rivolte ad assicurare l'imparzialità e il prestigio della pubblica amministrazione ponendola al di sopra di ogni sospetto: in quest'ottica si colloca il principio espresso dall'articolo 42, comma 2, del decreto legislativo n. 50 del 2016 –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo affinché siano pienamente e realmente rispettate le dichiarate finalità della norma di sterilizzare le dinamiche di conflitto di interesse ed evitare il pericolo di distorsioni della concorrenza e/o di violazione della parità di trattamento di tutti gli operatori economici;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda porre in essere affinché vengano assicurati comportamenti conformi alla legge sotto il profilo procedimentale della trasparenza, onde evitare fenomeni riconducibili anche in via ipotetica ed astratta alla diffusione di dinamiche corruttive.
(4-04477)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

restrizione alla concorrenza

accordo commerciale

moralita' della vita economica