ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04448

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 287 del 13/01/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/02944
Firmatari
Primo firmatario: MURA ROMINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/01/2020
Stato iter:
25/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/02/2020
TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/02/2020

CONCLUSO IL 25/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04448
presentato da
MURA Romina
testo di
Lunedì 13 gennaio 2020, seduta n. 287

   MURA. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   alla fine del 2017 sono state definite le condizioni normative relative al costo dell'energia e quelle attinenti ai soggetti pubblici e privati disponibili a rilevare proprietà degli impianti e a farsi carico dei relativi investimenti, necessarie per il rilancio della ex Alcoa;

   per quanto attiene alle condizioni normative e al costo dell'energia, con l'approvazione della legge europea 2017 e dei relativi decreti attuativi, si interviene sulla disciplina delle agevolazioni previste per le imprese a forte consumo di energia elettrica con un intervento di detassazione che abbassa di almeno 5 euro per MWh il valore economico delle tariffe;

   relativamente ai costi energetici si procede poi a siglare il Memorandum of Understanding con le condizioni di competitività per rendere appetibile lo stabilimento. All'interno di tale protocollo, oltre ad alcune condizioni infrastrutturali (in particolare, dragaggio del porto e ripartizione delle responsabilità sulle tematiche ambientali) venivano previste risorse economiche (20 milioni) messe a disposizione da Alcoa per riavviare lo stabilimento e si ipotizzavano strumenti per riequilibrare le tariffe energetiche:

    a) la interrompibilità ovvero la possibilità di interrompere l'erogazione di energia in ogni momento in cambio di importanti sconti sulle tariffe (circa 25 milioni di euro all'anno di compensazioni da parte di Terna);

    b) lo strumento dell’interconnector (funzionale all'acquisto di energia da Paesi stranieri come la Francia, previa installazione da parte del beneficiario di una infrastruttura ai confini);

    c) un accordo bilaterale con l'ente energetico (secondo la logica del «più consumo, meno pago»);

   considerato il nuovo quadro normativo e tariffario, a fine 2015, la svizzera Sider Alloys presenta manifestazione di interesse e nel marzo 2017 formalizza l'offerta di acquisto e presenta un piano industriale al Ministero dello sviluppo economico che, valutato positivamente il piano industriale medesimo, avvia la procedura per l'accordo di programma recante interventi di bonifica e reindustrializzazione con Invitalia, regione Sardegna, Alcoa e Sider Alloys;

   il tutto è inserito all'interno del contratto di sviluppo (55,7 milioni di euro), il cosiddetto «piano Sulcis»;

   a dicembre 2017 risultano definiti i seguenti atti:

    1) protocollo ambientale per interventi di bonifica e reindustrializzazione (tra Ministero dello sviluppo economico e Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Invitalia, Alcoa, regione autonoma della Sardegna – provincia della Sardegna del Sud Consorzio industriale provinciale Carbonia-Iglesias);

    2) risoluzione del contenzioso Alcoa – Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico;

    3) master agreement Alcoa – Invitalia per la cessione dello stabilimento di Portovesme;

    4) accordo di programma tra Ministero dello sviluppo economico, Invitalia, regione Sardegna per la riattivazione e il rilancio del complesso industriale ex Alcoa Portovesme;

   a partire da marzo 2018, Sider Alloys, come da impegni assunti, ingaggia un gruppo iniziale di lavoratori esperti, già dipendenti dello stabilimento, per eseguire attività di test e verifiche sui macchinari al fine di definire il migliore revamping a garanzia di performance tecniche e costi operativi adeguati;

   a oggi, dopo il percorso complesso e articolato, sinteticamente descritto, si attende che il Ministero dello sviluppo economico sciolga definitivamente le riserve circa il mantenimento degli impegni assunti all'inizio del 2018 –:

   se si intendano adottare iniziative per garantire l'attuazione del telaio normativo definito nella scorsa legislatura attraverso il Memorandum of Understanding (interrompibilità, interconnector e accordi bilaterali) quale condizione sine qua non per la ripresa delle attività produttive presso lo stabilimento Sider Alloys;

   se non si volessero realizzare le misure di cui sopra, quali iniziative si intendano adottare per garantire comunque la ripresa produttiva del sito Sider Alloys.
(4-04448)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 febbraio 2020
nell'allegato B della seduta n. 311
4-04448
presentata da
mura

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento alla crisi dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, iniziata nel 2012, quando l'azienda americana annuncia di voler interrompere la produzione di alluminio nel sito in questione.
  A riguardo, è opportuno ricordare sinteticamente i punti principali della vicenda.
  Con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 13 settembre 2016 il polo di Portovesme è stato riconosciuto come area di crisi industriale complessa con impatto significativo sulla politica industriale nazionale.
  Nel dicembre 2017 è stato sottoscritto un Accordo di programma tra il Ministero dello sviluppo economico, la regione Sardegna e Invitalia, funzionale al contratto di sviluppo proposto dalla società Sider Alloys per il rilancio dell'area industriale di Portovesme.
  Il 15 febbraio 2018 è poi avvenuto il trasferimento della proprietà dello
smelter ex Alcoa alla società svizzera. Con il citato accordo, il Ministero dello sviluppo economico e la regione Sardegna hanno deciso di sostenere gli investimenti industriali che la società acquirente intende realizzare negli anni 2018-2021, volti alla riattivazione del sito in parola, inattivo dal 2012.
  Nel merito, giova informare che il gruppo Sider Alloys ha inviato, in data 27 marzo 2019 e 17 maggio 2019, la documentazione relativa al Sal1 per circa 25 milioni di euro e, successivamente in data 11 giugno 2019, ha presentato una richiesta di variazione sostanziale del programma di investimenti che ha previsto una modifica del paradigma tecnologico, funzionale al risparmio energetico ed all'incremento ed efficientamento della capacità produttiva, nonché un incremento della spesa a circa 148 milioni di euro.
  Per la variante il gestore Invitalia ha espresso parere positivo e si sta attualmente perfezionando il processo di approvazione formale della stessa. Contestualmente sono in corso le verifiche relative alla rendicontazione del primo Sal.
  Nello specifico degli aspetti legati alle procedure di bonifica del sito in parola, nell'ambito del protocollo ambientale cui fa riferimento l'interrogante, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha riferito che il progetto di bonifica dei suoli, approvato nel 2015, risulta in corso di realizzazione mentre per la falda sono attive le misure di prevenzione.
  Si ricorda, inoltre, che da maggio 2018 è attivo presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo di crisi riguardante la situazione dello stabilimento Sider Alloys-Alcoa di Portovesme, al fine di verificare lo stato di avanzamento del cronoprogramma che dovrebbe portare al riavvio delle attività nello stabilimento in parola, attraverso il
revamping degli impianti e alla risoluzione delle criticità connesse.
  L'8 novembre 2019 si è poi svolta una nuova riunione con l'obiettivo primario di sciogliere uno dei nodi dirimenti della vicenda: il costo energetico. Si mira, infatti, ad individuare una possibile convergenza verso un costo funzionale alla ripresa delle attività di Sider Alloys.
  Occorre rilevare, tuttavia, che il mercato nazionale ed europeo offrono oggi – per un grande consumatore di energia, quale lo
smelter di Portovesme – opportunità di approvvigionamento a condizioni competitive nel medio e lungo termine. Tali opportunità, insieme alle agevolazioni già esistenti per le produzioni manifatturiere energivore, costituiscono un mix di strumenti che, ottimizzati, arrivano a raggiungere l'obiettivo.
  Peraltro, proprio qualche settimana fa il confronto con Sider Alloys è arrivato ad un momento che ci si augura conclusivo. È stata, infatti, consegnata una nota alla Sider Alloys con la quale viene confermato il quadro delle opportunità attivabili e le condizioni legate al prezzo dell'energia che consentono all'azienda la ripartenza della produzione.
  Inoltre, con tale lettera si è inteso dare risposta alla richiesta avanzata dall'azienda nello scorso agosto, con la quale si chiedeva di poter completare gli approfondimenti necessari, considerando anche gli aspetti connessi alla disciplina Ets.
  Con l'approvazione del decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, convertito in legge 2 novembre 2019, n. 128, anche questa richiesta ha trovato una precisa risposta.
  Infatti, tale legge prevede, all'articolo 13, l'istituzione di un «Fondo per la transizione energetica del settore industriale», la cui finalità è il sostegno dei settori esposti al rischio di delocalizzazione a causa dei costi indiretti connessi al sistema Ets che gravano sul prezzo dell'energia.
  In conclusione, il Ministero dello sviluppo economico sta lavorando in modo sinergico al fine di garantire quanto definito attraverso il
Memorandum of Understanding e individuare una soluzione sostenibile che possa assicurare il percorso di rilancio dello stabilimento ex Alcoa e il conseguente riassorbimento dei lavoratori in cassa integrazione, nel rispetto degli impegni assunti dall'azienda e nel mantenimento della totalità della forza lavoro.
La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico: Alessandra Todde.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accordo bilaterale

politica industriale

prezzo dell'energia