ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04447

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 286 del 10/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 10/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/01/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04447
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Venerdì 10 gennaio 2020, seduta n. 286

   MOLTENI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   come riportato dal quotidiano «La Provincia di Como» del 9 gennaio 2020 sono oltre sette mesi che si registrano crescenti disservizi nel servizio di consegna della corrispondenza erogato da Poste Italiane s.p.a. e da Nexive s.p.a. In particolare, si segnalano ritardi nello smistamento e nel recapito della corrispondenza che si traducono in difficoltà per cittadini e attività economiche con scadenze non rispettate, mancate comunicazioni in tempo utile, oneri che si scaricano sull'utenza in palese violazione degli obblighi derivanti dal contratto di servizio;

   la frequenza e la persistenza con cui si verifica il malfunzionamento del servizio postale, servizio che a norma di legge dovrebbe essere garantito «permanentemente in tutti i punti del territorio nazionale», stanno causando quindi difficoltà e disagi agli abitanti e agli utenti;

   i contenuti del servizio postale universale sono definiti a livello europeo dalla direttiva 97/67/UE del 15 dicembre 1997 (cosiddetta «prima direttiva postale»), come successivamente modificata dalle direttive 2002/39/UE del 10 giugno 2002 (cosiddetta «seconda direttiva postale») e 2008/6/UE del 20 febbraio 2008 (cosiddetta «terza direttiva postale»). La direttiva stabilisce che il servizio universale corrisponde ad un'offerta di servizi postali di qualità determinata forniti permanentemente in tutti i punti del territorio a prezzi accessibili a tutti gli utenti. Il servizio postale universale deve essere assicurato per almeno cinque giorni a settimana e garantire almeno una raccolta e una distribuzione al domicilio degli utenti degli invii postali;

   il decreto legislativo n. 261 del 1999 rappresenta a tutt'oggi il testo di riferimento per la disciplina generale del servizio postale, con specifico riferimento alla fornitura del servizio universale. Tale decreto ha recepito i contenuti della direttiva 97/67/CE ed è stato successivamente modificato dal decreto legislativo n. 384 del 2003, che ha recepito la «seconda direttiva postale», 2002/39/CE, e dal decreto legislativo n. 58 del 2011, che ha recepito la «terza direttiva postale», la direttiva 2008/6/UE del 20 febbraio 2008. Fornitore del servizio universale è riconosciuta ex lege la società Poste italiane spa per un periodo di quindici anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 58 del 2011 (e quindi fino al 30 aprile 2026);

   il servizio postale universale è affidato a Poste Italiane s.p.a. fino al 30 aprile 2026, sulla base del testo del contratto di programma 2020-2024 che «regola i rapporti tra lo Stato e la società per la fornitura del servizio postale universale, Poste Italiane S.p.A., nel perseguimento di obiettivi di coesione sociale ed economica, che prevedono la fornitura di servizi utili al cittadino, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni mediante l'utilizzo della rete postale della Società»;

   a fronte del contributo che la società riceve per l'onere pubblico, pari a 262,4 milioni di euro all'anno, non sembra all'interrogante corrispondere un servizio di qualità, nonostante sulla «Carta dei servizi postali», pubblicata il 10 ottobre 2017, si legga che «grazie alla presenza capillare su tutto il territorio nazionale, ai forti investimenti in ambito tecnologico e al patrimonio di conoscenze rappresentato dai suoi oltre 140 mila dipendenti, Poste Italiane ha assunto un ruolo centrale nel processo di crescita e modernizzazione del Paese» –:

   quali iniziative il Ministro intenda adottare, per quanto di competenza, affinché cessino i frequenti ritardi nella consegna e nella distribuzione della corrispondenza, in modo da garantire anche agli utenti della città di Cantù un corretto esercizio del servizio postale.
(4-04447)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 349
4-04447
presentata da
MOLTENI Nicola

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la Direzione generale competente, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento alle criticità verificatesi nella consegna e nella distribuzione della corrispondenza agli utenti della città di Cantù.
  Preliminarmente si ricorda che il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con legge 22 dicembre 2011, n. 214, ha disposto il trasferimento all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) delle funzioni in materia di regolazione e vigilanza del settore postale svolte precedentemente dal Ministero dello sviluppo economico. Spetta infatti all'AGCOM la «adozione di provvedimenti regolatori in materia di qualità e caratteristiche del servizio postale universale» prevista dall'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261. La suddetta autorità ha regolamentato la presenza di Poste Italiane sul territorio nazionale con la delibera n. 342/14/CONS che ha integrato le disposizioni del decreto ministeriale 7 ottobre 2008 ed ha la finalità di tutelare le realtà minori e disagiate quali i piccoli comuni, le aree montane e rurali e le isole minori.
  Interpellata sulla problematica in esame, Poste italiane ha risposto quanto segue. La città di Cantù è servita dall'omonimo centro di distribuzione, riorganizzato secondo il nuovo modello di recapito
Joint Delivery dal 6 maggio 2019. Il rallentamento del servizio, al quale fa riferimento l'interrogante, si è verificato nel solo periodo di dicembre 2019 ed è da ricondursi a numerose assenze straordinarie, quali malattie ed infortuni — come tali, non programmabili — verificatesi nel mese di dicembre, purtroppo associate al picco di volumi che caratterizza solitamente il periodo concomitante con le festività natalizie.
  Per far fronte alle problematiche in parola, l'Azienda ha attivato le necessarie azioni di «riprotezione» del servizio, quali: il rientro anticipato dalle ferie dei titolari di zona; l'attivazione di turni straordinari (anche nella giornata di sabato); l'incremento del personale applicato; l'adozione di interventi mirati su alcuni clienti mittenti, invitati ad apporre l'indirizzo del destinatario sugli invii in maniera corretta e completa, in modo da soddisfare le condizioni di recapitabilità previste dalla normativa.
  Poste riferisce inoltre che gli interventi messi in campo sono stati presidiati e monitorati quotidianamente, garantendo così alla clientela la continuità del servizio ed il suo miglioramento, pur graduale. Le criticità descritte dall'interrogante sono attualmente superate.
  Altre criticità lamentate dall'interrogante potrebbero essere da imputare al servizio svolto da
competitor per conto di alcuni cosiddetti «grandi clienti», mittenti di fatture relative ad utenze.
  In conclusione, Poste italiane evidenzia che, al fine di evitare il ripetersi delle criticità descritte, si è pianificata la riapertura anticipata del sito di Cucciago, sede di allocazione del centro di distribuzione di Cantù ed oggetto di ristrutturazione ed ammodernamento tecnologico.
  

Il Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio universale

prestazione di servizi

societa' di servizi