ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04432

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 285 del 09/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/01/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/01/2020
Stato iter:
25/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/02/2020
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/02/2020

CONCLUSO IL 25/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04432
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Giovedì 9 gennaio 2020, seduta n. 285

   MELONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nonostante la diffida trasmessa dalla questura di Roma, che ha vietato l'evento per motivi di sicurezza, la notte di Capodanno ha avuto luogo la festa programmata presso il centro sociale «Spin time labs», sito nel palazzo occupato di Via di Santa Croce in Gerusalemme;

   come riferito da Il Messaggero per l'evento non è stato «previsto alcun servizio di vigilanza, senza uscite di emergenza e in uno stabile in cui vivono già 450 persone (di cui molti minori). E soprattutto, è l'unico party per l'ultimo dell'anno senza alcun tipo di permesso: nessuna licenza per spettacoli danzanti, per la vendita di alcolici e di cibo, e senza alcun pagamento alla Siae»;

   in spregio di qualunque normativa, disposizione di sicurezza e pagamento di tasse o licenze, gli organizzatori hanno tranquillamente comunque venduto su Internet migliaia di biglietti per la festa, e da notizie di stampa risulta che l'incasso per la serata sia stato pari a circa ottantamila euro;

   questo mentre, anche il giorno dopo l'evento, Il Messaggero, riportando la notizia della denuncia effettuata nei confronti del centro sociale, ha ribadito che «Spin Time è una zona franca, dove la polizia non può entrare», e «quindi, non può effettuare nessun controllo sulle uscite di emergenza (assenti), sulle vie di fuga (assenti), sui permessi per la somministrazione di cibi e bevande (assenti), sui buttafuori (assenti), per non parlare degli spacciatori che qui sanno di poter agire indisturbati: un'illegalità ostentata che rappresenta un caso unico, uno sfregio, ad esempio, a quei locali tradizionali che, invece (giustamente), sono chiamati al rispetto minuzioso delle leggi»;

   il quotidiano romano continua, poi, nella cronaca della festa di Capodanno allo «Spin time labs», riportando alcuni casi di persone che sono state colte da malore nel corso della serata e nottata;

   da Il Messaggero è stata riportata anche la notizia che sul sito turismoroma.it, il sito ufficiale del comune di Roma, curato dal dipartimento turismo, formazione professionale e lavoro, tra gli «spazi polifunzionali» è pubblicizzato proprio lo «Spin time Labs», definito «un bene comune, cantiere di rigenerazione urbana, una nuova dimensione dell'abitare e un centro culturale polifunzionale. Un tetto per più di 150 famiglie, una sala concerti ed eventi e un auditorium per orchestre, conferenze e assemblee»;

   l'occupazione dello stabile in Via Santa Croce in Gerusalemme si protrae da quasi otto anni, dopo che nel 2012, con un'azione violenta erano stati cacciati i vigilantes messi a presidio dell'edificio, e i residenti della zona sono ormai esasperati, e anche ora, nonostante la denuncia sporta contro il centro sociale, non sembra essere previsto lo sgombero –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere con riferimento ai fatti di cui in premessa al fine di tutelare la legalità e il rispetto delle regole da parte di tutti e di evitare che si ripetano gli illeciti sopra citati;

   se non ritenga di assumere iniziative, per quanto di competenza, al fine di disporre con immediatezza lo sgombero del citato palazzo di Via Santa Croce in Gerusalemme e restituire il quartiere ai suoi residenti.
(4-04432)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 febbraio 2020
nell'allegato B della seduta n. 311
4-04432
presentata da
MELONI Giorgia

  Risposta. — Il 12 ottobre 2013 un gruppo di circa 300 persone, sostenute dal movimento per il diritto all'abitare «Action», ha occupato arbitrariamente un immobile sito a Roma in via di Santa Croce in Gerusalemme, ex sede dell'Inpdap.
  Alla denuncia ritualmente presentata da parte della proprietà ha fatto seguito l'instaurazione di un procedimento penale. Non risultano, al momento, adottati provvedimenti dell'Autorità giudiziaria che, come noto, dato l'elevato numero di occupazioni in corso nella capitale, ne consentirebbero l'inserimento nel piano degli sgomberi, da ultimo predisposto dal prefetto di Roma il 18 luglio 2019.
  Il piano riguarda 23 immobili, individuati in base a specifici criteri di priorità, fissati in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
  Per quanto concerne l'evento di capodanno – svoltosi nonostante la diffida tempestivamente notificata dal questore di Roma – i due organizzatori sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria.
  Più in generale, si evidenzia che il fenomeno delle occupazioni abusive si presenta con connotazioni diversificate sull'intero territorio nazionale e riveste profili di particolare complessità.
  In alcuni casi, infatti, gli occupanti sono nuclei familiari in condizioni di disagio economico e sociale, mentre in altri sono riconducibili a settori dell'antagonismo di diversa estrazione ideologica o gruppi di matrice anarchica, anche nell'ambito della cosiddetta campagna per il «diritto all'abitare».
  Una realtà così articolata, che determina varie forme di illegalità diffusa, impone un approccio attento e ponderato da parte di molteplici amministrazioni, senza dimenticare che, in un'ottica realmente preventiva, risulta fondamentale lo sviluppo di politiche che sappiano dare risposta alle situazioni di marginalità e di emergenza abitativa, mantenendo fermo il rispetto rigoroso della legge e la salvaguardia dei diritti dei proprietari.
  In tale contesto, i prefetti, nell'ambito dei Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica, estesi alla partecipazione dei rappresentanti degli enti territoriali e dell'Autorità giudiziaria, sono impegnati in una puntuale ed efficace programmazione degli sgomberi che richiedono una scrupolosa e complessa attività preparatoria.
  Nel 2019 sono state eseguite 296 operazioni di sgombero di rilievo, sull'intero territorio nazionale, 20 delle quali hanno prodotto criticità sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica. Nel corso di tali attività, 19 persone sono state arrestate e 220 denunciate in stato di libertà, mentre 22 operatori delle forze dell'ordine e 4 civili sono rimasti feriti.
  Infine si informa che il Ministro dell'interno ha sollecitato il massimo impegno delle Forze dell'ordine non solo per il supporto agli interventi programmati, quanto, soprattutto, per impedire, in chiave di prevenzione, i tentativi di nuove occupazioni e il consolidarsi di situazioni di illegalità diffusa.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione culturale

zona franca