ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04403

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 282 del 23/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: VARRICA ADRIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 23/12/2019
Stato iter:
28/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/09/2020
BOCCIA FRANCESCO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/09/2020

CONCLUSO IL 28/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04403
presentato da
VARRICA Adriano
testo di
Lunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   VARRICA. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59, prevede, ai propri articoli 10, 12, 14 e 19, il trasferimento dallo Stato alle regioni ordinarie, alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano di funzioni in materia di industria, artigianato e agevolazioni alle relative imprese;

   siffatto trasferimento è già avvenuto per tutte le regioni a statuto speciale a esclusione della regione siciliana: in particolare, per la regione Sardegna, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 dicembre 2001, per la regione Trentino-Alto Adige con decreto legislativo 11 giugno 2002, n. 139, per la regione Friuli-Venezia Giulia con il decreto legislativo 23 aprile 2002, n. 110, per la regione Valle d'Aosta con il decreto legislativo 15 luglio 2015, n. 116;

   in data 27 febbraio 2019 la Presidenza del Consiglio dei ministri — dipartimento per gli affari regionali e le autonomie richiedeva il parere del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero dell'economia e delle finanze e del capo di gabinetto del Ministro per le politiche europee riguardo a uno schema di norma di attuazione dello statuto speciale della regione siciliana recante trasferimento di funzioni alla regione in materia di industria, artigianato e di agevolazioni alle relative imprese, con relativa relazione illustrativa;

   in data 15 aprile 2019 il Ministero dello sviluppo economico, tramite il proprio ufficio legislativo, forniva il proprio parere, indicando che lo schema di norma presentatogli appariva «in linea con le disposizioni dettate dal decreto legislativo n. 112 del 1998 e, in questo senso, non si ravvisano elementi di contrarietà alla proposta», lasciando alla valutazione della Presidenza del Consiglio dei ministri la possibilità di inserimento di una clausola di salvaguardia delle prerogative statali più ampia rispetto a quella presente nel testo;

   in data 19 giugno 2019 il Ministero dell'economia e delle finanze, tramite il proprio ufficio legislativo economia, notava, come sopra ricordato, che la regione siciliana è a oggi l'unica regione a statuto speciale per la quale non si è ancora dato attuazione al trasferimento delle funzioni amministrative, come previsto dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112. Inoltre, il parere indicava la necessità, al fine di definire puntualmente il quadro finanziario delle risorse che assicuri un'invarianza di oneri diretti o indiretti tanto per il bilancio statale, quanto per quello della regione siciliana, di ricevere specifica conferma circa le funzioni che sarebbero state trasferite. In particolare, chiedeva se effettivamente la norma in questione intendesse traferire solamente le funzioni di cui agli articoli 10, 12, 14 e 19 del citato decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, mentre il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 maggio 2000, di individuazione dei beni e delle risorse umane, finanziarie, strumentali ed organizzative da trasferire alle regioni per l'esercizio delle funzioni in materia di incentivi alle imprese richiamava anche i trasferimenti di funzioni di cui agli articoli 30, 34, 41 e 48. Nel caso in cui fosse stata confermata l'impostazione di tale limitato trasferimento, poi, chiedeva una formale indicazione dell'entità delle risorse che il Ministero dell'economia e delle finanze dovrebbe trasferire alla regione siciliana a seguito di una simile attribuzione, poiché lo stesso Ministero non dispone di elementi informativi per suddividere analiticamente tra le singole funzioni le risorse complessive attualmente assegnate alla regione siciliana stessa –:

   quali siano stati i passaggi successivi alla nota del Ministero dell'economia e delle finanze del 19 giugno 2019, quali funzioni si intendano trasferire alla regione siciliana in materia di industria, artigianato e agevolazioni alle relative imprese e quando sia prevista l'adozione dell'apposito provvedimento per completare il trasferimento delle competenze alla regione siciliana.
(4-04403)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 28 settembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 399
4-04403
presentata da
VARRICA Adriano

  Risposta. — In relazione all'atto parlamentare di sindacato ispettivo in esame, acquisiti i necessari elementi conoscitivi dal dipartimento, si rappresenta quanto segue.
  La regione siciliana è attualmente l'unica regione a statuto speciale a non aver ancora dato attuazione al previsto trasferimento delle funzioni in materia di industria, di artigianato e di agevolazioni alle imprese, come previsto dagli articoli 10, 12, 14 e 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
  Con nota del 19 giugno 2019, cui si fa riferimento nel corpo dell'interrogazione, il Ministero dell'economia e delle finanze evidenziava che, a fronte del proposto schema di norma di attuazione dello statuto speciale della regione siciliana concernente le sole materie afferenti l'industria e l'artigianato, le risorse finanziarie destinate alla Sicilia dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 maggio 2000, attuativo del decreto legislativo n. 112 del 1998, quantificate in euro 37.959.443,00, si riferiscono indistintamente a tutte le materie concernenti industria (articolo 19), energia (articolo 30), risorse geotermiche (articolo 34), fiere e mercati (articolo 41) e al dettaglio delle funzioni relative alla medesime materie (articolo 48). Conseguentemente, il Ministero dell'economia e delle finanze, con la nota citata, al fine di definire un quadro finanziario delle risorse idoneo ad assicurare una invarianza di oneri sia per il bilancio statale che regionale, chiedeva specifica conferma della sovrapponibilità delle funzioni oggetto dello schema di norma di attuazione con quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 maggio 2000, evidenziando che, in caso negativo, si sarebbe posto un problema di determinazione analitica delle risorse corrispondenti alle sole funzioni da trasferire.
  A seguito del rinvio operato dalla commissione paritetica alle valutazioni della regione siciliana e ai successivi approfondimenti operati dagli assessorati regionali delle attività produttive, dell'economia e per l'energia ed i servizi di pubblica utilità, la giunta regionale, con deliberazione n. 360 del 10 ottobre 2019, ha approvato una nuova proposta di schema di norma di attuazione in materia di incentivi alle imprese. In particolare, ha rimodulato il testo originario con l'aggiunta di due articoli corrispondenti alle funzioni da trasferire alla regione, optando per la «portata generale» del trasferimento, tale da ricomprendere tutte le funzioni amministrative relative ai settori di cui agli articoli 19, 30, 34, 41 e 48, adeguandosi, sostanzialmente, alle osservazioni rese dal Ministero dell'economia e delle finanze.
  Nella seduta del 27 gennaio 2020, la commissione paritetica, nel recepire il nuovo testo dello schema di norma di attuazione rivisitato dalla giunta regionale e nella prospettiva di accelerare la devoluzione delle funzioni con assegnazione delle corrispondenti risorse già dall'anno 2020, ha ritenuto di prevedere il trasferimento delle medesime a decorrere dall'esercizio finanziario corrente, precisando che, nel caso in cui al momento dell'entrata in vigore del decreto legislativo attuativo le somme derivanti dal trasferimento delle citate funzioni siano state già trasferite al Mise ed al Mef, cioè alle amministrazioni centrali che al momento svolgono le funzioni in argomento, gli effetti del decreto legislativo stesso decorreranno dall'esercizio finanziario successivo a quello della sua emanazione.
  Al fine di rendere il testo ancor più chiaro ed esplicito con riferimento alle osservazioni rese dal Ministero dello sviluppo economico e dall'ufficio legislativo del Ministro per gli affari europei, la commissione paritetica ha precisato, nel testo licenziato, che le funzioni trasferite sono esercitate nel rispetto dei compiti e delle funzioni comunque riservate allo Stato e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato.
  Nell'ottica di assicurare il tempestivo completamento dell'
iter istruttorio in vista del definitivo esame da parte del Consiglio dei ministri, si è provveduto a sottoporre la proposta di schema di norma di attuazione, come rivista ed integrata dalla commissione paritetica, al rinnovato esame e conferma da parte delle amministrazioni statali interessate, di cui si è tuttora in attesa dei relativi pareri.
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie: Francesco Boccia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria

trasferimento di competenze

artigianato