ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04380

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 281 del 22/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 22/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/12/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/12/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04380
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Domenica 22 dicembre 2019, seduta n. 281

   FRATOIANNI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da un articolo pubblicato il 14 dicembre 2019 sul sito www.articolo21.org si apprende che il 12 dicembre 2019 Rainaldo Graziani, figlio di uno dei fondatori dell'organizzazione neofascista Ordine Nuovo, ha pubblicato un post su Facebook attraverso il quale, oltre a ringraziare gli aderenti al ricostituito movimento, richiama il motto delle S.S. «Onore e fedeltà» adottato da Ordine Nuovo fin dalla fondazione;

   il 12 dicembre 2019 ricorreva il cinquantesimo anniversario di Piazza Fontana, ferita ancora aperta nel nostro Paese;

   le sentenze sulla suddetta strage alla fine hanno dimostrato che dietro quell'attentato c'era il gruppo veneto di Ordine nuovo, nato negli anni ’50 come centro studi e divenuto movimento politico poco prima della strage;

   Ordine Nuovo è stato sciolto dal Ministero dell'interno nel 1973 e fu il motore politico della strategia della tensione, come raccontano le tante inchieste degli anni ottanta e novanta;

   il giornalista Andrea Palladino ha dato conto del post scritto da Rainaldo Graziani, scrivendone sul quotidiano La Repubblica, spiegando ai lettori chi fosse Graziani figlio;

   dal resoconto di Palladino, collaboratore de La Repubblica, La Stampa, L'Espresso, si apprende che Rainaldo Graziani, oltre a rivendicare apertamente la prosecuzione di quel centro studi promosso dal padre, sarebbe il punto di riferimento in Italia di Aleksandr Dugin, politologo e filosofo russo, sostenitore di tutti i movimenti sovranisti e populisti;

   poco dopo la pubblicazione dell'articolo sono cominciate ad arrivare delle rabbiose reazioni contro l'autore del pezzo e sarebbe stato lo stesso Graziani a lanciare l'attacco, attraverso questo post su Facebook, che pare avere, peraltro, un intento intimidatorio: «Ecco chi è Andrea Palladino... malafede o incapacità professionale?», e il testo è accompagnato dalla foto del giornalista;

   Graziani definisce Palladino un «mascalzone», ne storpia il nome, chiamandolo «Pallidino» e prosegue: «porgo al giornalaio palladino tutta la mia disistima, disprezzo e scherno» e conclude «suggerendo» a La Repubblica di essere «prudenti con pallidino...»;

   tale post, lanciato in una comunità social composta da appartenenti alle tante sigle della destra radicale, ha scatenato una raffica di insulti e minacce più o meno esplicite e violente, come quella di Emanuele Campilongo, capo dell'organizzazione «Aprilia in prima linea» che scrive: «Nulla da aggiungere. Stampatevi ben in testa il nome e il volto di costui»;

   nei giorni successivi sono apparsi commenti di questo genere «(...) caro camerata piuttosto oliamo le armi e manteniamo asciutte le polveri», «troppa importanza ad insetto partigian globalista come il giornalista in questione»;

   a parere dell'interrogante non è possibile nell'Italia del 2019, che annunciare apertamente la ricostituzione dell'organizzazione neofascista Ordine Nuovo passi inosservato e non porti ad alcun intervento, non fosse altro per seguire il dettato costituzionale;

   chi ha annunciato la «rinascita» di quella organizzazione ne rivendica la storia e lo fa in un giorno non casuale, una data drammatica per la democrazia e per il Paese, il 12 dicembre, strage di Piazza Fontana;

   come se non bastasse esiste anche la possibilità di insultare, mettere alla berlina e persino minacciare il giornalista che ha semplicemente riportato una notizia di assoluto interesse, visto il contenuto e i fondati timori circa la pericolosità del fascismo di ritorno, fenomeno provato anche da inchieste giudiziarie recentissime –:

   di quali elementi disponga il Governo circa quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare per prevenire tali episodi di intimidazione al fine di garantire maggior tutela e «agibilità» agli operatori del mondo dell'informazione, consentendo loro di continuare a svolgere il proprio lavoro senza dover subire alcuna forma di pressione, minaccia, intimidazione o insulto;

   se esista un Osservatorio presso il Ministero dell'interno dedicato al fenomeno neofascista, alle loro organizzazioni e agli sviluppi violenti ed intimidatori delle loro iniziative.
(4-04380)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione delle malattie

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