ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04365

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 280 del 18/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/12/2019


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
GRIPPA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 18/12/2019 20/12/2019
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 18/12/2019
Stato iter:
23/12/2019
Fasi iter:

RITIRO FIRME IL 22/12/2019

RITIRATO IL 23/12/2019

CONCLUSO IL 23/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04365
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Mercoledì 18 dicembre 2019, seduta n. 280

   SPESSOTTO e GRIPPA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto legislativo n. 250 del 1997 è stato istituito l'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), quale ente regolatore del sistema aereo italiano;

   secondo l'articolo 4, comma 1, del citato decreto legislativo, sono organi dell'Enac: il presidente, il consiglio di amministrazione, il collegio dei revisori dei conti e il direttore generale;

   lo stesso articolo recita: «il Presidente (...) nominato con Decreto del Presidente della Repubblica (...) rimane in carica cinque anni ed è rinnovabile per due mandati consecutivi (...). Il Consiglio di amministrazione è composto dal Presidente e da quattro membri (...) nominati su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il Consiglio rimane in carica cinque anni e la nomina dei suoi consiglieri è rinnovabile una sola volta (...). Il Direttore Generale è nominato, per la durata di cinque anni, con le stesse procedure del Consiglio di Amministrazione (...)»;

   la citata norma è stata successivamente modificata con decreto del Presidente della Repubblica n. 188 del 2010; tuttavia, in particolare per i criteri di nomina del consiglio di amministrazione e del direttore è rimasta invariata, mantenendo nella sostanza assolutamente identici i criteri di nomina del consiglio e della direzione generale;

   lo statuto dell'ente, approvato con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 19 gennaio 2015, identicamente a quanto disposto dalla vigente normativa, ribadisce uguali criteri di nomina del consigli di amministrazione e del direttore generale e solo per due mandati consecutivi;

   secondo quanto risulta all'interrogante l'attuale direttore generale è stato nominato per la prima volta nell'aprile 2009, poi è stato confermato, per un ulteriore periodo di cinque anni con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri nel luglio 2014 e, in data 26 giugno 2019, è stato rinominato per la terza volta consecutivamente direttore generale;

   il legislatore, con la limitazione ai due mandati consecutivi relativi alla nomina, sia del consiglio di amministrazione che del direttore generale, secondo l'interrogante ha voluto porre una clausola di inconferibilità temporanea dell'incarico, con la quale prescrizione nella buona sostanza non vuole stabilire un limite decennale per la titolarità della carica di direttore generale, quanto piuttosto vietare assolutamente due rinnovi consecutivi dopo il primo e dunque vietare un terzo mandato consecutivo;

   le norme istitutive dell'Enac (legge n. 250 del 1997 e legge n. 188 del 2010) hanno voluto limitare i criteri di rinnovo del mandato alla sola ipotesi di consecutività dei tre incarichi e non ad altra fattispecie. Unico caso, espressamente specificato e già citato, di nomina per un terzo mandato consecutivo, riguarda il solo presidente dell'ente, fattispecie che il legislatore ha voluto puntualizzare, escludendo il direttore generale;

   la possibilità di una terza nomina per il direttore generale, così come per il consiglio di amministrazione, è ritenuta possibile dal punto di vista normativo, solo con l'interruzione della consecutività, circostanza che non ricorre nel caso di specie del direttore generale di Enac;

   la legge n. 190 del 2012 ha voluto porre nuovi obblighi e adempimenti per le amministrazioni pubbliche, in particolare, all'articolo 1, comma 4, definisce categoricamente i criteri relativi a una obbligatoria rotazione dei dirigenti pubblici sia interni sia esterni;

   l'attuale direttore generale di Enac, dunque, sembrerebbe agli interroganti essere stato nominato in contrasto con quanto stabilito dalla normativa vigente e dallo stesso statuto dell'Enac –:

   se il Governo non intenda adottare le iniziative di competenza per revocare immediatamente la nomina del direttore generale di Enac, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 giugno 2019;

   se intenda assumere eventuali iniziative di competenza a carattere sospensivo nei riguardi dell'attuale direttore generale nelle more della definizione della revoca, onde evitare che tutti gli atti posti in essere dal direttore generale nell'esercizio delle sue funzioni possano essere dichiarati nulli.
(4-04365)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

nomina del personale

aviazione civile

consiglio d'amministrazione