ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04313

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 276 del 11/12/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/01623
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 11/12/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 02/10/2020
Stato iter:
02/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/10/2020
AZZOLINA LUCIA MINISTRO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 02/10/2020

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/10/2020

CONCLUSO IL 02/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04313
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Mercoledì 11 dicembre 2019, seduta n. 276

   CENNI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   la parità fra uomo e donna è tutelata, in ogni aspetto e in ogni contesto, dalla Costituzione italiana e dal Trattato sull'Unione europea;

   l'Unione europea, nel corso degli anni, ha infatti rafforzato questi indirizzi, in particolare con il Trattato di Amsterdam del 1997 e con la Carta delle donne del 2012;

   il Consiglio d'Europa ha poi adottato nel novembre 2013, una «Strategia sulla parità di genere 2014-2017», con l'obiettivo di conseguire il progresso e l'emancipazione delle donne e quindi l'effettiva realizzazione dell'uguaglianza di genere nei propri Stati membri;

   la risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2017 sulla parità tra donne e uomini nell'Unione europea ha ribadito la necessità di perseguire politiche anche nazionali per ottenere una reale ed efficace parità di genere; con la legge 27 giugno 2013, n. 77, l'Italia ha ratificato la Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica «Convenzione di Istanbul» che ha introdotto un nuovo paradigma nel definire la violenza contro le donne e ha dato impulso a politiche pubbliche di contrasto della stessa. In particolare, ha fatto emergere la correlazione tra l'assenza della parità di genere e il fenomeno della violenza e la necessità di politiche antidiscriminatorie che favoriscano l'effettiva parità fra i sessi al pari di misure atte alla prevenzione e al contrasto alla violenza;

   si apprende da fonti stampa e dai social media che in un esercizio di grammatica contenuto in un libro in dotazione ad alcune scuole elementari pubbliche («Nuvola, Libro dei Percorsi» edizioni La Spiga del 2017), nel quale deve essere individuato il verbo che non si adatta al soggetto indicato, sarebbero presenti indicazioni di evidente carattere sessista;

   in particolare, tra i verbi relativi alle attività della «mamma» l'alunno deve scegliere tra i verbi «cucina», «stira» e «tramonta» mentre per il «papà» le opzioni sono «lavora», «legge» e «gracida». Fatto salvo che per entrambi i genitori il terzo verbo sia palesemente sbagliato, appare comunque evidente come le altre due scelte connotino fortemente due stereotipi di genere ormai desueti e denigranti della dignità della persona;

   da quanto si appende da fonti stampa la casa editrice ha annunciato che eliminerà le pagine «incriminate», ma resta comunque la possibilità che sussistano, anche in altri volumi didattici, esempi similari non ancora venuti alla luce;

   questa impostazione didattica, al di là del caso specifico che riguarda l'ambito domestico che può rappresentare una scelta di vita libera e autonoma, potrebbe veicolare nei giovani studenti pregiudizi di genere soprattutto in ambito lavorativo;

   secondo recenti indagini la metà della popolazione nazionale è ancora d'accordo nel ritenere che «gli uomini siano meno adatti ad occuparsi delle faccende domestiche» e questo tipo di materiale formativo rischierebbe di rafforzare questa tipologia di preconcetti; si tratta di cliché quindi anacronistici, dove la donna è relegata a casa mentre l'uomo lavora, ma che vengono comunque ancora proposti ai bambini in un testo scolastico;

   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha fissato alcune caratteristiche a cui devono conformarsi i libri di testo, in particolare, per quanto riguarda gli aspetti pedagogici;

   l'adozione dei libri di testo va poi deliberata dal collegio docenti di ogni istituto nella seconda decade del mese di maggio, per tutti gli ordini e gradi scuola;

   ai rispettivi dirigenti scolastici spetta il compito di vigilare, affinché le adozioni siano deliberate nel rispetto della normativa vigente, e di assicurare che le scelte siano espressione della libertà di insegnamento e dell'autonomia professionale dei docenti –:

   se non intenda assumere, coerentemente con le norme vigenti in materia di autonomia scolastica e di libertà di insegnamento, iniziative urgenti, per quanto di competenza, per promuovere la parità di genere nelle scuole e favorire una crescita educativa e culturale, che eviti pregiudizi antiquati e denigranti della dignità delle persone, anche attraverso testi, materiali e documentazione di studio.
(4-04313)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 2 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 402
4-04313
presentata da
CENNI Susanna

  Risposta. — La ringrazio in quanto mi offre l'opportunità di affrontare un tema a me molto caro, quello della lotta alla violenza contro le donne.
  Sono consapevole che c'è ancora molto da fare sotto il profilo della prevenzione nella battaglia contro il maltrattamento delle donne. Per questo sono convinta che l'educazione al rispetto da parte dei giovani e dei giovanissimi è fondamentale per porre fine alla terribile piaga del femminicidio.
  In tal senso, il Ministero dell'istruzione, svolge già molteplici attività, tra le quali, un'intensa collaborazione, con la Presidenza del Consiglio dei ministri, nell'ambito del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017/2020) che, lo ricordo, deriva dal Piano di azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, previsto dall'articolo 5 del decreto- legge n. 93 del 2013. Obiettivo prioritario del piano è rafforzare proprio il ruolo del sistema nazionale di istruzione e formazione.
  Il Ministero, direttamente coinvolto, agisce su due livelli:

    il primo quale agente di cambiamento per una cultura del rispetto, della lotta alla discriminazione, agli stereotipi/pregiudizi connessi ai ruoli di genere e alla violenza, nonché per la promozione delle pari opportunità;
    il secondo quale veicolo di sostegno, inclusione e accompagnamento all'autonomia per le donne e le ragazze, con particolare attenzione alle minori, vittime di violenza.

  Al riguardo, già la vigente normativa (articolo 1, comma 16, legge n. 107 del 2015) prevede che il «Piano triennale dell'offerta formativa» assicuri l'attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza maschile contro le donne e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dal richiamato articolo 5 del decreto-legge n. 93 del 2013.
  In attuazione di tale previsione, il Ministero ha, quindi, adottato le Linee guida nazionali «Educare al Rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione» che definiscono un quadro di riferimento per consentire alle scuole di introdurre le tematiche legate alla parità tra i sessi, alla prevenzione della violenza maschile contro le donne e di tutte le discriminazioni.
  In questo quadro normativo, rientrano iniziative già avviate dal Ministero quali:

   il sostegno (mediante fondi FON) a progettualità nelle scuole di ogni ordine e grado per la promozione della parità tra i sessi e la lotta alle discriminazioni;

   la realizzazione di incontri di sensibilizzazione e approfondimento sulla violenza maschile contro le donne nel corso della settimana nazionale contro la violenza e la discriminazione. A tal riguardo, il Ministero, ogni anno, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne – 25 novembre – emana una nota invitando le scuole di ogni ordine e grado, nell'ambito della propria autonomia didattica e organizzativa, a effettuare un approfondimento sui temi correlati all'eliminazione della violenza contro le donne, al fine di sensibilizzare, prevenire e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione. Inoltre, le istituzioni scolastiche possono caricare materiali e approfondimenti degli studenti sul portale nazionale www.noisiamopari.it finalizzato a raccogliere le buone pratiche realizzate e dove è possibile reperire materiali informativi utili per stimolare gli studenti al rispetto e alla comprensione reciproca;

   iniziative finalizzate alla promozione delle pari opportunità come il mese delle STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics, che offre alle scuole una serie di strumenti utili a diffondere la passione per le materie scientifiche e tecnologiche, contribuendo anche a sradicare un pericoloso stereotipo di genere che impedisce il pieno sviluppo delle potenzialità e dei talenti femminili. Difatti, in occasione dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna, viene emanato il concorso STEM: femminile plurale. Il concorso propone la realizzazione di un progetto a scelta tra due aree tematiche: scienziate di ieri e di oggi e il diritto di contare.

  Il Ministero ha, inoltre, emanato il «Piano nazionale per l'educazione al Rispetto» per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione e favorire il superamento di pregiudizi e disuguaglianze, secondo i princìpi sanciti dall'articolo 3 della nostra Costituzione.
  Per quanto concerne i libri di testo ed in particolare l'invito da Lei rivolto ad evitare che gli stessi propongano una narrazione della figura femminile stereotipata, evidenzio che l'adozione dei libri di testo è espressione fondamentale della libertà di insegnamento e dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Il compito dell'Amministrazione, in materia di adozione di libri di testo, consiste nel sostenere l'azione delle scuole con atti di indirizzo, rispettosi della sfera di questa, autonomia che deve articolarsi ed estrinsecarsi all'interno di un quadro di riferimento unitario al fine del perseguimento dei livelli essenziali delle prestazioni.
  Condivido, comunque, la Sua preoccupazione in merito all'opportunità che gli autori dei libri di testo pongano particolare attenzione a non presentare situazioni e circostanze che possano far emergere stereotipi nei confronti del genere femminile.
  A tal proposito, ricordo che, nell'ambito del progetto PO.LI.TE. (Pari Opportunità nei libri di testo), gli editori aderenti all'Associazione Italiana editori hanno adottato un Codice di autoregolamentazione volto a garantire nella progettazione e realizzazione dei libri di testo e dei materiali didattici particolare attenzione allo sviluppo dell'identità di genere, come fattore decisivo nell'ambito dell'educazione complessiva dei soggetti in formazione.
  Ribadisco l'impegno del Ministero, così come già previsto nel «Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne», a:

   pianificare una serie di interventi volti ad eliminare la disparità di genere nell'istruzione e garantire un equo accesso a tutti i livelli di istruzione e formazione con particolare cura delle categorie più vulnerabili;

   individuare e diffondere strategie per la promozione di un'istruzione di qualità per tutte le donne e le ragazze, in ambienti dedicati all'apprendimento che siano sicuri, non violenti ed inclusivi per tutti;

   rafforzare la governarne istituzionale per interventi integrati tra i diversi attori, sia a livello nazionale che regionale e locale.
La Ministra dell'istruzione: Lucia Azzolina.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trattato sull'Unione europea

eguaglianza uomo-donna

ratifica di accordo