ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04302

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 276 del 11/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: LUCASELLI YLENJA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 11/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/12/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/12/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 23/12/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04302
presentato da
LUCASELLI Ylenja
testo di
Mercoledì 11 dicembre 2019, seduta n. 276

   LUCASELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per il sud e la coesione territoriale, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   non lasciano spazio a interpretazione i dati dell'ultimo rapporto Svimez 2019 sull'economia e la società del Mezzogiorno, presentato a Montecitorio, proprio nelle ore in cui la legge di bilancio inizia il suo percorso parlamentare;

   nel 2019 il Sud è entrato in «recessione», con un Pil stimato in calo dello 0,2 per cento a fronte del +0,3 per cento del Centro-Nord e per il 2020 si prevede solo una «debole ripresa», con il Mezzogiorno che crescerà non oltre lo 0,2 per cento (a fronte dello 0,6 per cento dell'Italia nel complesso);

   secondo il rapporto Svimez, in particolare, «si riallarga il gap occupazionale tra Sud e Centro-Nord, nell'ultimo decennio aumentato dal 19,6% al 21,6%: ciò comporta che i posti di lavoro da creare per raggiungere i livelli del Centro-Nord sono circa 3 milioni», con la precisazione che «la crescita dell'occupazione nel primo semestre del 2019 riguarda solo il Centro-Nord (+137.000), cui si contrappone il calo nel Mezzogiorno (-27.000)»;

   dall'inizio del nuovo secolo, infatti, hanno lasciato il Mezzogiorno 2 milioni e 15 mila residenti, la metà giovani fino a 34 anni, quasi un quinto laureati e senza un'inversione di tendenza «nel 2065 la popolazione in età da lavoro diminuirà del 15% nel Centro-Nord (-3,9 milioni) e del 40% nel Mezzogiorno (-5,2 milioni)»;

   un altro dato, che sicuramente non fa piacere ma che non stupisce, è la conferma che il reddito di cittadinanza, seppure considerato utile dall'associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno, non è risultato uno strumento idoneo per combattere la povertà perché, come più volte Fratelli d'Italia ha denunciato, senza però sortire l'attenzione del Governo, «la povertà non si combatte solo con un contributo monetario: occorre ridefinire le politiche di welfare ed estendere a tutti in egual misura i diritti di cittadinanza. Peraltro, l'impatto del Reddito sul mercato del lavoro è nullo, in quanto la misura, invece di richiamare persone in cerca di occupazione, le sta allontanando dal mercato del lavoro»;

   in mancanza di politiche specifiche, puntate allo sviluppo, e non a un mero sostegno di sussistenza che si limita ad accompagnare, se non a favorire, il declino, il Sud è destinato a una desertificazione sempre più triste, che a un certo punto rischia di diventare irreversibile;

   l'emigrazione, poi, non si limita a quella dei giovani che cercano lavoro, ma coinvolge la domanda d'istruzione, dal momento che il Mezzogiorno soffre anche di un forte svantaggio in termini di risorse; chi può va a studiare fuori, mentre tra chi non può si registra un record di abbandono scolastico: nel 2018 gli abbandoni scolastici meridionali sono stati il 18,8 per cento fronte dell'11,7 per cento delle regioni del Centro-Nord e al Sud il 56 per cento delle scuole ha bisogno di manutenzione urgente;

   continua è anche l'emigrazione ospedaliera verso le regioni del Centro-Nord: circa il 10 per cento dei ricoverati per interventi chirurgici acuti si sposta dal Sud verso altre regioni. Grave il ritardo nei servizi per l'infanzia;

   il Sud continua a non essere in cima alle priorità del Governo e i dati purtroppo lo confermano: la quota di risorse ordinarie della pubblica amministrazione centrale destinata al Mezzogiorno è al momento di poco superiore al 28 per cento, a fronte del 34,4 per cento di popolazione, mentre al Centro-Nord il rapporto si inverte con il 71,60 per cento di spesa contro il 65,6 per cento di popolazione –:

   se e quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Governo per attuare un piano straordinario per il Mezzogiorno ed evitare la desertificazione di questa parte dell'Italia.
(4-04302)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disoccupato

Mezzogiorno

desertificazione