ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04288

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 274 del 09/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: PATELLI CRISTINA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/12/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04288
presentato da
PATELLI Cristina
testo di
Lunedì 9 dicembre 2019, seduta n. 274

   PATELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nel 2017 è stato presentato un progetto per un sito di stoccaggio di rifiuti in cemento-amianto nel territorio di Brianco presso Salussola;

   l'intervento, che da notizie di stampa risulta esser stato valutato positivamente dal Ministero dello sviluppo economico, è stato presentato alla provincia di Biella dall'azienda privata con la relativa richiesta di autorizzazione il 16 maggio 2017, recependo la sollecitazione della ragione Piemonte contenuta nel Piano Amianto 2016-2020, per rispondere alle necessità del territorio piemontese;

   tale progetto prevede un invaso profondo 15 metri e un sopralzo sul piano campagna di 17, per una capienza complessiva di circa 2 milioni di metri cubi;

   la stessa capienza della discarica in questione suggerisce che il sito dovrà stoccare rifiuti provenienti certamente da tutta la regione Piemonte e forse anche da altri luoghi;

   la provincia di Biella ha firmato una determinazione che, in seguito alla conferenza dei servizi, intendeva bloccare il progetto della discarica di amianto da un milione e 400 mila metri cubi;

   secondo il Tar in conferenza dei servizi erano presenti enti considerati «non interessati»: in particolare la provincia di Vercelli, il comune di Santhià, che non confina con Salussola, quelli di Verrone e Cerrione, i cui confini sono distanti dal luogo in cui dovrebbe sorgere la discarica, e l'Asl di Vercelli «che sarebbe priva di alcuna competenza»;

   secondo il Tar, la provincia avrebbe «allargato in maniera indiscriminata la platea dei partecipanti alla conferenza dei servizi, così esponendo la società anche alla possibilità di raccogliere osservazioni pretestuose o pareri contrari provenienti da enti non interessati»;

   secondo il Tar, i problemi a riguardo a vincoli ambientali sarebbero infatti emersi soltanto nell'ultima seduta della conferenza dei servizi, mentre in precedenza non era stato fatto cenno all'esistenza di un vincolo paesaggistico, impedendo alla società privata di modificare il progetto per tempo, nonostante già altre modifiche erano state apportante al progetto in base alle richieste delle amministrazioni coinvolte;

   il vicepresidente della provincia, in seguito alla decisione del Tar, ha sostenuto che il tribunale amministrativo, da un lato, afferma che non si possono ampliare le discariche di rifiuti solidi urbani, e, dall'altro, annulla la determinazione provinciale che blocca quella di amianto;

   numerosi i comuni che si sono schierati per il no, tra cui i comuni Santhià, Verrone, Cerrione, Carisio, Dorzano che pare stiano valutando un ricorso al Consiglio di Stato per annullare la decisione del tribunale regionale;

   circa due anni fa si concluse una massiccia raccolta di firme, promossa dal Comitato «Salussola Ambiente & Futuro» contro il progetto della discarica di amianto in regione Brianco a Salussola, e la petizione, con 4.530 firme, è stata riaperta per consentire una nuova raccolta di sottoscrizioni contro la costruzione di una discarica molto impattante per i territori su cui insisterà;

   come testimoniato da quanto prima considerato, la battaglia dei cittadini, dei comuni, delle associazioni impegnate nella sensibilizzazione riguardo alle conseguenze dell'insediamento della discarica sul territorio, ha ripreso forza proprio in seguito alla sentenza del Tar che ha accolto il ricorso presentato dalla società proponente;

   in particolare le associazioni temono che la discarica crei «una pericolosa montagna di amianto alta circa 20 metri, costruita su un'area di ricarica di falda, nel bel mezzo di un ampia area risicola» –:

   se il Governo sia a conoscenza delle criticità relative al progetto di costruzione di un sito di stoccaggio di rifiuti in cemento-amianto nel territorio di Brianco presso Salussola, specie riguardo alla cubatura dei rifiuti che potranno essere stoccati in quel sito, considerato inoltre che si prevede, a quanto consta all'interrogante, una quantità del tutto non coerente con la produzione di rifiuti della zona;

   se non si intenda rivedere la valutazione espressa dal Ministero dello sviluppo economico nei riguardi del progetto di discarica di cui in premessa, anche alla luce della grandissima contrarietà manifestata dalla popolazione.
(4-04288)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

rifiuti

amianto