ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04284

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 274 del 09/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: MICELI CARMELO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/12/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04284
presentato da
MICELI Carmelo
testo di
Lunedì 9 dicembre 2019, seduta n. 274

   MICELI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   da circa 40 anni, una crepa di un serbatoio di gasolio della centrale termoelettrica di Favignana, isola in provincia di Trapani, a causa della trascuratezza, ha causato un disastro ambientale di dimensioni vastissime, facendo estendere l'aerea danneggiata ad oltre 94 mila metri quadri a cui si è risposto mediante «misure di bonifica palliative»;

   la Sea, l'azienda che gestisce la centrale, circa tre anni fa, aveva chiesto lo spostamento dell'impianto in altro luogo sempre situato sull'isola di Favignana, ma l’iter è stato bloccato a seguito del parere negativo del consiglio comunale e della sospensione ad opera dalla regione siciliana;

   in un dossier, redatto per poter accedere all’iter per la delocalizzazione dell'impianto industriale – e, quindi, a conoscenza delle istituzioni locali e regionali –, l'azienda inserì una relazione tecnica del settembre 2014 in cui, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, si ricostruiva la genesi e lo sviluppo di uno sversamento di gasolio, permeando le rocce fino alla falda acquifera e che sosteneva che «"Negli anni Ottanta si è verificato un rilascio di prodotti petroliferi da un serbatoio interrato localizzato nella centrale elettrica. Nel 1984 il serbatoio è stato rimosso e si è proceduto con la rimozione del terreno impattato". L'incidente sembrava risolto, ma nel 2001 venne di nuovo "rilevata la presenza di prodotto petrolifero all'interno di un pozzo industriale localizzato all'interno della centrale". I monitoraggi continuarono fino al 2014 e i tecnici fino all'ultimo test rilevarono "una significativa presenza di surnatante (sostanza oleosa galleggiante)"»;

   la procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio per Filippo Giuseppe Accardi, amministratore della Sea, per reati di natura amministrativa e per quello di inquinamento ambientale e, secondo quanto emerso dalle indagini della sezione di polizia giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato, la Sea non avrebbe attuato «il progetto di bonifica approvato con determina n. 128/2000 del 27 settembre 2005 del Comune di Favignana e mantenendo in tal modo attiva una fonte di inquinamento di dimensioni vastissime, persistente e in progressiva rapida espansione areale» non attuando, in maniera dolosa, «serie e concrete operazioni di bonifica», optando, piuttosto, per misure di bonifica palliative;

   nell'area di contrada Madonna, in cui è allocata la centrale situata a poche decine di metri dalla costa, sono stati condotti accertamenti attraverso l'estrazione di campioni di terra e di acqua al fine di monitorare la presenza di sostanze inquinanti, e, nel frattempo, le attività dell'impianto non hanno subìto alcun rallentamento o interruzione, essendo l'unica fonte di energia elettrica non interconnessa a terra ferma e, nonostante la presenza di tubazioni della centrale che riversano in mare le proprie sostanze e il conseguente divieto di balneazione, la spiaggia continua ad essere frequentata dai bagnanti;

   appare prioritario, a prescindere dal procedimento giudiziario, assicurare interventi a tutela del patrimonio ambientale anche attraverso un più ampio coordinamento e monitoraggio delle acque e delle emissioni in atmosfera con le istituzioni locali, regionali e l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sicilia –:

   se e quali iniziative per quanto di competenza, il Governo intenda adottare, anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, in riferimento ai fatti esposti in premessa al fine di scongiurare eventuali pericoli per l'ambiente e per la salute dei cittadini e dei turisti.
(4-04284)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

immagazzinaggio di idrocarburi

prodotto petrolifero