ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04276

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 273 del 06/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: BITONCI MASSIMO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/12/2019
Stato iter:
15/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/10/2020
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/10/2020

CONCLUSO IL 15/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04276
presentato da
BITONCI Massimo
testo di
Venerdì 6 dicembre 2019, seduta n. 273

   BITONCI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 29 novembre 2019, si è tenuto il consiglio comunale a San Pietro in Gu, in provincia di Padova, presso la sede del municipio, e la seduta, prima ancora che fosse aperta dal sindaco, in veste di presidente del consiglio comunale, è stata presidiata da un vigile urbano in divisa e con l'arma di ordinanza, il quale, per tutta la durata della seduta, è rimasto in piedi tra lo spazio riservato al pubblico e la zona riservata ai consiglieri;

   il regolamento sul comportamento del pubblico del consiglio comunale di San Pietro in Gu, all'articolo 40, recita che: «i poteri per il mantenimento dell'ordine nella parte della sala destinata al pubblico spettano discrezionalmente al Presidente, che li esercita, avvalendosi, ove occorra, dell'opera dei vigili urbani. La forza pubblica non può entrare in aula se non a richiesta del Presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la seduta»;

   durante la seduta, tuttavia, non si sono verificati episodi di disordine pubblico e/o intemperanze in aula per i quali fosse necessaria la presenza della forza pubblica, pertanto la presenza del vigile all'interno dell'aula consigliare non aveva nessuna giustificazione;

   quanto si è verificato il 29 novembre è dunque un fatto grave, con connotazioni a parere dell'interrogante intimidatorie nei confronti delle opposizioni, da parte del sindaco che ne è il diretto responsabile in quanto presiedeva il consiglio comunale;

   i consiglieri comunali di opposizione hanno prontamente scritto al prefetto della provincia di Padova per denunciare l'accaduto in violazione del regolamento del consiglio comunale, chiedendogli anche di prendere gli opportuni provvedimenti in merito –:

   di quali elementi disponga il Governo in merito a quanto sopra esposto e se e quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, in relazione alle istanze formulate dai consiglieri comunali di cui in premessa alla prefettura di Padova.
(4-04276)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 15 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 409
4-04276
presentata da
BITONCI Massimo

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in oggetto si richiama l'attenzione sulla circostanza che il 29 novembre 2019 la sala in cui avrebbe dovuto svolgersi la seduta del consiglio comunale di San Pietro in Gù (PD) già prima del suo inizio era «presidiata da un vigile urbano in divisa e con l'arma di ordinanza, il quale, per tutta la durata della seduta, è rimasto in piedi tra lo spazio riservato al pubblico e la zona riservata ai consiglieri».
  Tale presenza ha suscitato le proteste dei consiglieri di minoranza, che hanno segnalato l'accaduto al prefetto di Padova, ritenendola un atto di grave e inaccettabile intimidazione nei confronti dell'opposizione e perciò chiedendo l'adozione di opportuni provvedimenti.
  Sentito dal prefetto di Padova, il sindaco ha confermato la presenza nella sala consiliare dell'unico agente di polizia locale alle dipendenze dell'amministrazione comunale, spiegandola con un richiamo all'articolo 40 del regolamento del consiglio comunale il quale prevede che due vigili urbani siano «sempre comandati di servizio per le adunanze del consiglio comunale, alle dirette dipendenze del Presidente», con la finalità esclusiva del mantenimento dell'ordine nella parte della sala destinata al pubblico, nel caso vi sia una disposizione in tal senso da parte del presidente, La forza pubblica, invece, non può entrare nell'aula se non a richiesta del presidente e dopo che sia stata sospesa o tolta la seduta.
  Relativamente alla circostanza che il vigile urbano fosse presente con l'arma di ordinanza, si richiamano i contenuti della legge quadro 7 marzo 1986, n. 65, sull'ordinamento della polizia municipale, all'articolo 5, comma 5, prevede che «... gli addetti al servizio di polizia municipale ai quali è conferita la qualità di agente di pubblica sicurezza portano, senza licenza, le armi, di cui possono essere dotati in relazione al tipo di servizio nel termini e nelle modalità previsti dai rispettivi regolamenti...». Gli agenti di polizia municipale, nell'ambito del territorio di competenza, qualora autorizzati, sono dunque legittimati a portare con sé l'arma.
  In conclusione, è da ritenersi che la mera presenza dell'agente urbano nell'aula consiliare non possa, di per sé, essere costitutiva di un intento intimidatorio nei confronti dei consiglieri comunali.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

comune

polizia locale