ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04243

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 270 del 03/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: TONELLI GIANNI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 03/12/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/12/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04243
presentato da
TONELLI Gianni
testo di
Martedì 3 dicembre 2019, seduta n. 270

   TONELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in data 24 ottobre 2019 il capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza ha emanato la circolare n. 555/DOC/C/SPEC/SPMAS/5428/19 avente come oggetto «Utilizzo dei social network e di applicazioni di messaggistica da parte degli operatori della Polizia di Stato»;

   il testo, inviato a tutti gli uffici, nella premessa fa riferimento a episodi in cui operatori della polizia, attraverso social network o applicazioni di messaggistica, avrebbero esternato, con audio, video o foto, contenuti inappropriati, con profili di natura penale/disciplinare, pubblicando anche informazioni sul proprio lavoro con foto in uniforme, armi di ordinanza, sedi di servizio o residenza nonché generalità;

   certamente appare opportuno fornire indicazioni al personale della Polizia riguardo all'utilizzo dei nuovi metodi comunicativi, tuttavia tale circolare pare all'interrogante nascondere volontà diverse, conculcando ogni manifestazione del diritto di parola e di espressione del pensiero, ponendo in capo all'amministrazione stessa il potere di valutare, con quello che l'interrogante giudica il più ampio arbitrio, l'eventuale disdoro o imbarazzo e utilizzando, in maniera molto discutibile, lo spettro dell'articolo 92 del decreto del Presidente della Repubblica n. 3 del 1957 che consente senza alcun contraddittorio la sospensione tout court del dipendente dal rapporto di lavoro;

   di fatto si tratterebbe, ad avviso dell'interrogante, di una censura su tutte quelle esternazioni non gradite e non tanto perché ritenute lesive del decoro e dell'immagine della polizia, quanto perché volte a stigmatizzare le deficienze o gli errori di gestione;

   piuttosto, l'Amministrazione della Polizia di Stato, a parere dell'interrogante, dovrebbe provare disagio o imbarazzo per non aver fornito ancora le nuove fondine in policarbonato a tutti gli operatori o per il ritardo nel pagamento degli esuberi dello straordinario, per il fatto di corrispondere con ritardi inaccettabili le indennità relative ai servizi di specialità, per la fatiscenza dei luoghi di lavoro e delle dotazioni, per l'insufficienza dei percorsi formativi e di aggiornamento, anziché punire il dipendente che esterna tali mancanze;

   molto spesso la pubblicazione di foto in divisa o di distintivi è espressione di appartenenza e profondo orgoglio e i rilievi sull'accostamento alle generalità con eventuali rischi, per sé e per i famigliari, espressi nella circolare lasciano perplessi in virtù del fatto che troppo spesso vengono forniti alla stampa fotografie e nomi di colleghi, a giudizio dell'interrogante, irresponsabilmente, proprio dall'Amministrazione, come nel caso dell'uccisione del pericolosissimo terrorista Amri;

   ciò trova conferma in innumerevoli altri ambiti d'azione tra i quali, a titolo esemplificativo, si segnala quella che appare all'interrogante la sostanziale censura operata dal dipartimento della P.S. giornalmente nella rassegna stampa della polizia, ove verrebbero esclusi gli articoli del movimento sindacale o che esprimono critiche nei confronti del vertice, giungendo a «bannare» la testata «la Verità» in quanto responsabile di aver pubblicato articoli in dissenso con l'operato dell'Amministrazione;

   la rassegna stampa ha una fondamentale funzione informativa consentendo a tutti gli appartenenti alla polizia di formulare valutazioni libere e complete nell'interesse dell'Amministrazione stessa e viene realizzata con denaro pubblico, avendo finalità pubbliche, e non deve prestarsi a gestioni che sconfinino nell'autoreferenzialità, nell'autopromozione e nell'autopropaganda –:

   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa, e se intenda adottare le iniziative di competenza al fine di riformulare la circolare in una veste maggiormente propositiva volta a garantire un consono utilizzo dei nuovi metodi comunicativi e non improntata alla volontà di reprimere la libertà di espressione del pensiero;

   se intenda adottare le iniziative di competenza per verificare la corretta predisposizione della rassegna stampa della polizia di Stato con lo scopo di una valutazione completa degli articoli compresi quelli critici delle organizzazioni sindacali e di tutte le testate giornalistiche, al fine di una più corretta informazione, per una maggiore consapevolezza del dipartimento della pubblica sicurezza per un costruttivo confronto con tutti i soggetti e le componenti interne.
(4-04243)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

polizia

luogo di lavoro