Legislatura: 18Seduta di annuncio: 269 del 02/12/2019
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/12/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/12/2019
SOLLECITO IL 26/03/2021
RAMPELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
la mattina del 17 luglio 2019, durante la perquisizione presso una privata abitazione, gli agenti notavano la presenza di numerose piante di marijuana corredate da impianto di irrigazione ed ordinatamente organizzate nell'angolo del balcone di un appartamento sito al pian terreno della stessa palazzina, che si è successivamente scoperto essere di proprietà dell'ex deputata, esponente del Partito radicale, Rita Bernardini, al momento della perquisizione fuori casa;
durante l'operazione il carabiniere scovava ben 32 piante di marijuana alte mediamente un metro e venti, con fusto di medie dimensioni, interrate in distinti vasi, coltivate sul terrazzo in attesa della fioritura;
un'ora prima dell'intervento degli agenti, la stessa Bernardini aveva pubblicato su Facebook un post in cui raccontava della telefonata dei carabinieri che l'avevano contatta per chiederle se era in casa: «lei è in casa? No, veramente sono sul treno per andare a Parma, sto fuori 2 giorni. Deve venire qui! Ho fatto appena in tempo a scendere dal treno e ora sono su un taxi verso casa. #cannabis regolamentata! Accesso alle cure!!!»;
la donna veniva posta in stato di arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di cui all'articolo 73, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 (previste pene da sei anni in su), ma, poco dopo, inspiegabilmente rilasciata, non avendo la procura confermato l'ordine di arresto;
la stessa Rita Bernardini, uscita dalla caserma, ha protestato formalmente, chiedendo che venisse aggiunta nel verbale di sequestro una dichiarazione: «Esprimo tutto il mio disappunto per la decisione della Procura di Roma di non procedere al mio arresto, come accade a tutti i cittadini che vengono sorpresi a coltivare marijuana. Così si usano due pesi e due misure e la legge finisce per non essere uguale per tutti. La vera disobbedienza civile esige che con ci siano esimenti di tipo politico quando si decide di violare la legge in vigore. Che migliaia di malati non riescano ad accedere ai farmaci cannabinoidi per l'inefficienza dello Stato è semplicemente intollerabile, tanto più che la legge che ne prevede la somministrazione risale al 2007» –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intenda promuovere ogni iniziativa di competenza, anche di carattere normativo, in relazione a quanto riportato in premessa.
(4-04233)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):irrigazione
diritto alla salute
stupefacente