ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04213

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 268 del 28/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/11/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04213
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Giovedì 28 novembre 2019, seduta n. 268

   SPESSOTTO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la deliberazione della giunta regionale del Veneto n. 1379 del 23 settembre 2019, pubblicata sul Bollettino ufficiale della regione del Veneto n. 108 del 27 settembre 2019, ha indetto il referendum regionale consultivo sul progetto di legge n. 8 di iniziativa popolare relativo a «Suddivisione del Comune di Venezia nei due Comuni autonomi di Venezia e Mestre» per il 1° dicembre 2019 e ha approvato il quesito da rivolgere alla popolazione elettorale del comune di Venezia;

   la deliberazione della giunta comunale di Venezia n. 354 del 31 ottobre 2019 ha fissato in numero 25 gli spazi per la propaganda elettorale relativa al referendum di cui sopra, nonché le posizioni ove dovranno essere collocati gli stessi;

   tale deliberazione, applicando le disposizioni minime previste dall'articolo 2 della legge 4 aprile 1956, n. 212, letto in combinato disposto con l'articolo 1, comma 400, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, ha creato di fatto un'assenza di informazione sulla consultazione referendaria nella città di Venezia dove sono presenti solo n. 6 spazi elettorali;

   l'azienda municipale dei trasporti ACTV, tramite la propria concessionaria, ha negato l'utilizzo a pagamento degli spazi di affissione dinamica sui mezzi per effettuare comunicazione referendaria, senza darne alcun motivo formale;

   ai cittadini che hanno esposto drappi sui balconi delle proprie case sono state prospettate ammende e gli stessi sono stati obbligati a rimuovere i drappi della polizia locale, su indicazione del prefetto, a giudizio dell'interrogante in palese contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale n. 161 del 1995 che fissa sostanzialmente il principio per cui alle consultazioni referendarie non si applicano i divieti pubblicitari a cui sono sottoposte le consultazioni elettorali;

   in molti casi il comune di Venezia ha negato l'utilizzo degli spazi pubblici di proprietà comunale per l'organizzazione di convegni e dibattiti;

   i rappresentanti dell'amministrazione comunale (sindaco e assessori), invitano espressamente ad astenersi dal voto, anche tramite post e informazioni sui propri canali «social» privati e nelle occasioni di intervento pubblico;

   tali comportamenti, ad avviso dell'interrogante, minano alla base i diritti politici dei cittadini e il principio che stabilisce «livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale» di cui all'articolo 117, secondo comma della Costituzione –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza degli atti e dei comportamenti esposti in premessa;

   se intenda adottare ogni iniziativa di competenza, anche di carattere normativo e urgente, allo scopo di assicurare la trasparenza e la correttezza del procedimento referendario di cui in premessa e di quelli analoghi.
(4-04213)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa di trasporto

politica della comunicazione

diritti politici