ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04210

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 268 del 28/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: TONELLI GIANNI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
IEZZI IGOR GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 28/11/2019
BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 28/11/2019
DE ANGELIS SARA LEGA - SALVINI PREMIER 28/11/2019
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER 28/11/2019
MATURI FILIPPO LEGA - SALVINI PREMIER 28/11/2019
MOLTENI NICOLA LEGA - SALVINI PREMIER 28/11/2019
STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 28/11/2019
VINCI GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 28/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/11/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/11/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 02/12/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04210
presentato da
TONELLI Gianni
testo di
Giovedì 28 novembre 2019, seduta n. 268

   TONELLI, IEZZI, BORDONALI, DE ANGELIS, INVERNIZZI, MATURI, MOLTENI, STEFANI e VINCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato in un recente articolo de Il Giornale, nei giorni scorsi il Ministero dell'interno avrebbe inviato alle questure una direttiva nella quale si avvertiva del rischio elevatissimo di un attacco terroristico nel nostro Paese;

   in particolare, tale rischio risulterebbe da una specifica informativa dei servizi d’intelligence ove «viene segnalata la divulgazione tramite web di messaggi di natura jihadista contenenti minacce nei confronti dell'America, dei Paesi dell'Unione, europea (Italia compresa) e dei loro obiettivi, con particolare riferimento alle stazioni di servizio per il rifornimento di carburante, nonché di gasdotti e oleodotti»;

   secondo fonti dell’intelligence, tuttavia il pericolo concreto di attentati non si limiterebbe a tali obiettivi e l'allerta in Italia, come nel resto d'Europa, è dunque ai livelli massimi;

   dopo la notizia della scoperta di un giacimento petrolifero in Iran, Paese tra i maggiori detentori di petrolio e sanzionato dall'America dopo la crisi dell'accordo sul nucleare, personaggi dell'Isis avrebbero interesse, quindi, a colpire, in particolare, obiettivi legati alla distribuzione di fonti energetiche e carburanti e, in generale, a compiere atti terroristici, soprattutto nelle grandi città;

   la circolare invita poliziotti, carabinieri e finanzieri a «rafforzare le misure di vigilanza e controllo del territorio a tutela degli obiettivi sensibili e in particolare le principali stazioni di servizio e gli obiettivi a esse collegati, nonché a ogni ulteriore obiettivo ritenuto sensibile per la circostanza»: «soggetti con comportamenti anomali o sospetti», auto parcheggiate e cassonetti della spazzatura che potrebbero «celare ordigni inesplosi» nonché ad operare controlli soprattutto nelle «piazze, centri di aggregazione», «palazzi istituzionali e l'esterno della Città del Vaticano», anche con l'impiego di unità cinofile;

   sarebbero state allertate anche le Api (aliquote di primo intervento) dei carabinieri e le Uopi (unità operative di primo intervento) della polizia;

   al centro dell'attenzione, oltre al web, vi sarebbero non solo soggetti già radicalizzati ma anche coloro che possono in qualche modo aver avuto contatti con possibili jihadisti;

   l'allerta sarebbe legata soprattutto alla possibile infiltrazione tra i migranti di jihadisti, considerato l'aumento degli ingressi illegali sulle coste italiane per effetto delle politiche migratorie dell'attuale Governo, soprattutto di quelli dalla Tunisia, la prima nazionalità tra quelle dichiarate allo sbarco (2.588 arrivi nel 2019) e uno dei Paesi più esposti ai movimenti jihadisti;

   benché sino ad oggi fortunatamente nel nostro Paese non si siano verificati attentati grazie all'impegno quotidiano delle forze di polizia e dei militari e soprattutto al loro lavoro sinergico, nonché alle indubbie capacità dei servizi di intelligence italiani, l'Italia è, tuttavia, tra i Paesi a maggior rischio considerato che proprio dall'Italia hanno transitato molti attentatori che hanno compiuto stragi in Europa;

   tuttavia, ad aggravare la situazione sopra descritta, pare che gli Stati maggiori dell'Esercito italiano non siano neanche stati informati del gravissimo rischio di attentati terroristici per via istituzionale, bensì lo abbiano appreso dall'articolo de Il Giornale, che avrebbe destato legittimamente notevole stupore tra gli stessi militari;

   sarebbe di assoluta gravità se, dato l'elevato rischio a cui è esposto il nostro Paese, la notizia di una allerta così alta non fosse stata comunicata simultaneamente anche ai responsabili delle forze militari, sia per il rischio di possibili obiettivi sensibili sotto la giurisdizione militare, sia per l'assoluta necessità di coordinamento tra queste ultime forze e le forze della polizia per un efficace contrasto al terrorismo jihadista e la prevenzione degli attentati –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se corrisponda al vero quanto riferito dalla stampa e quali iniziative ritenga opportuno adottare a tale riguardo.
(4-04210)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica migratoria

terrorismo

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