ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04200

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 268 del 28/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/11/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04200
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Giovedì 28 novembre 2019, seduta n. 268

   CIPRINI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il «workers buy out» è il fenomeno di ristrutturazione aziendale con il quale i lavoratori di un'impresa in crisi o in fallimento, grazie ad una serie di strumenti e al sostegno di attori sociali ed economici, decidono di acquistare il luogo di lavoro trasformandolo in cooperativa;

   i Wbo (lavoratori che acquisiscono l'azienda) si caratterizzano per un ridotto ricorso alla leva finanziaria, dal momento che, nella maggioranza dei casi, il problema strutturale dell'azienda target l'eccessivo livello di indebitamento;

   inoltre, il ricorso alla leva può essere evitato grazie all'intervento di intermediari specializzati, tra cui una serie di investitori istituzionali e finanziatori che, come accade nel caso italiano, apportano le risorse finanziarie necessarie per effettuare l'operazione;

   i Wbo europei consentono allo stesso modo di salvare posti di lavoro, aziende e comunità locali;

   la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese può rappresentare un valido strumento imprenditoriale per affrontare le sfide del futuro e salvaguardare i livelli occupazionali ma anche, come testimoniato da diverse esperienze a livello europeo e mondiale, per contribuire a uno sviluppo sostenibile dell'economia e della società;

   in Italia, così come in buona parte dell'Europa e dell'America, il workers buy out si realizza attraverso la forma cooperativa per ragioni di varia natura;

   tale fenomeno in Italia costituisce una realtà che, pur contenuta nei numeri, presenta un alto valore sociale e culturale, garantendo il posto di lavoro a migliaia di italiani nonché la sopravvivenza di una parte della produzione industriale del nostro Paese;

   negli ultimi anni, come evidenziato dai dati, il processo ha subìto un'improvvisa accelerazione grazie al maggior contributo di CFI e dei fondi mutualistici che, in un contesto socio-economico in difficoltà, hanno sostenuto un numero sempre più grande di progetti senza dimenticare la loro fattibilità;

   il loro successo economico dipende anche (soprattutto) dal sostegno che ricevono dagli investitori istituzionali e dalla risposta degli attori pubblici coinvolti nel processo, tra i quali l'Inps;

   recentemente gli operai dell'ex azienda Ceramisia di Città di Castello (Perugia), ai quali era stata comunicata la delocalizzazione in Armenia, con un investimento di 180 mila euro — derivante anche del Tfr e della «Naspi» loro spettante – hanno acquistato i macchinari utilizzati dalla vecchia proprietà e affittato il capannone, riuscendo a far nascere una nuova impresa (Ceramiche Noi) e salvaguardando i livelli occupazionali (www.ilfattoquotidiano.it del 19 novembre 2019);

   fondamentale in tutti i casi di avvio di una start up è la disponibilità immediata del capitale;

   a tal proposito, l'articolo 8 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, prevede già la possibilità per il lavoratore di richiedere all'Inps la liquidazione anticipata in un'unica soluzione dell'importo della «Naspi» come incentivo per l'avvio di una società cooperativa nei processi di acquisizione dell'azienda da parte dei lavoratori;

   il problema è che i tempi di risposta da parte dell'Inps a fronte della richiesta del lavoratore dell'erogazione dell'anticipo «Naspi» in un'unica soluzione risultano difficilmente compatibili con la necessità da parte dei lavoratori di avere nel più breve tempo possibile la liquidità necessaria per far fronte agli impegni finanziari assunti;

   le cooperative di lavoro che nascono, quindi, non solo salvano posti di lavoro, agendo come ammortizzatori sociali, ma tutelano le capacità produttive dei lavoratori rafforzando l'economia dei rispettivi territori e creando capitale sociale;

   il successo economico, sociale e culturale di questo esempio di gestione aziendale e di risposta alla crisi che sta colpendo il Paese deve essere riconosciuto e trattato il più possibile per la sua peculiarità;

   a parere dell'interrogante, appare pertanto auspicabile incentivare i fenomeni descritti anche tramite la leva fiscale della detassazione del TFR reinvestito dal lavoratore nella nuova impresa –:

   quali iniziative intenda adottare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di accelerare la liquidazione in un'unica soluzione delle indennità «Naspi», spettante ai dipendenti nei casi di avvio di una nuova impresa e favorire i processi di «workers buy out» di acquisizione dell'azienda da parte dei lavoratori;

   quali iniziative di competenza, anche di tipo normativo, intenda adottare il Governo al fine di incentivare le operazioni di «workers buy out» di acquisizione dell'azienda da parte dei lavoratori descritte in premessa, anche tramite la leva fiscale della detassazione del Tfr reinvestito dal lavoratore nella nuova impresa, nonché dell'indennità «Naspi» spettante ai lavoratori sopra citati.
(4-04200)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

acquisizione d'impresa

conservazione del posto di lavoro

partecipazione