ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04194

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 267 del 27/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: MANCA ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2019
PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2019
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2019
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2019
MARINO BERNARDO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/11/2019
Stato iter:
04/08/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/08/2020
SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/08/2020

CONCLUSO IL 04/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04194
presentato da
MANCA Alberto
testo di
Mercoledì 27 novembre 2019, seduta n. 267

   ALBERTO MANCA, CADEDDU, PERANTONI, CABRAS, SCANU e MARINO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la peste suina africana Psa è una malattia virale, estremamente infettiva, solitamente letale che colpisce i suini domestici e i cinghiali;

   in Italia è presente esclusivamente in Sardegna dal 1978, mentre si registrano focolai infettivi all'interno di alcuni Paesi membri dell'Unione europea;

   allo stato attuale non esiste ancora una cura o un vaccino in grado di debellare il morbo. L'unico rimedio è predisporre un programma di emergenza per l'eradicazione del virus (articolo 21 del decreto legislativo n. 54 del 2004) ed osservare gli standard precauzionali e le misure sanitarie imposte dalla normativa unionale (decisione di esecuzione 2014/709/UE);

   per combattere l'emergenza sanitaria in corso ed arginare i danni causati all'economia sarda dal divieto di esportazione delle carni suinicole applicato dall'Unione europea, la regione è impegnata da molti anni nella lotta alla eradicazione della Psa;

   l'attività di abbattimento dei suini tenuti illegalmente al pascolo brado costituisce l'unico strumento per spegnere i focolai attivi e ridurre il rischio di ulteriore contagio;

   con la vittoria della coalizione di centrodestra alle elezioni regionali del mese di marzo 2019 tuttavia le operazioni di eradicazione sono state interrotte;

   con l'interrogazione n. 4-04002, depositata in data 4 novembre 2019, a prima firma del sottoscritto, è stato chiesto ai Ministri competenti di prendere atto dell'emergenza sanitaria ed economica che affligge la regione Sardegna e di favorire la ripresa immediata delle operazioni di depopolamento, unitamente alla richiesta di rimozione degli attuali divieti di esportazione dei prodotti sardi;

   qualche settimana fa, inoltre, il commissario europeo alla salute e alla sicurezza alimentare – Vytenis Andriukaitis – durante una visita in Sardegna, ha ricordato l'importanza della ripresa delle attività di depopolamento, invitando a non sottovalutare l'infettività del virus e le future possibilità di contagio;

   il 15 novembre 2019 sono riprese regolarmente le attività di depopolamento;

   il 22 novembre 2019, un allevatore di Baunei (Nuoro), ha sparato in aria un colpo di arma da fuoco e ha intimato al personale impegnato nelle operazioni, di allontanarsi e di sospendere immediatamente le operazioni di abbattimento;

   nella notte del 24 novembre 2019, sono apparse sui muri del comune di Baunei scritte ingiuriose e minacce di morte indirizzate al sindaco della comunità, chiaramente riferite alla peste suina africana e agli abbattimenti in corso;

   quanto accaduto desta notevoli preoccupazioni per la sicurezza e per l'incolumità degli operatori impegnati nel programma di eradicazione. Il malcontento degli allevatori, infatti, ad avviso dell'interrogante, è di fatto rincoraggiato anche da quanto sostenuto dai vertici della maggioranza politica della regione che in campagna elettorale avrebbero promesso l'immediata interruzione delle operazioni, minimizzando sulla pericolosità del virus;

   ai sindaci delle comunità sarde non è attribuibile alcuna responsabilità per le operazioni in atto, ma, al contrario, va riconosciuto l'impegno nel rispetto delle norme, finalizzato al conseguimento del benessere della collettività;

   le operazioni di depopolamento devono essere definitivamente completate senza trovare ulteriori ostacoli e/o interruzioni –:

   se il Governo sia conoscenza della suesposta situazione e se intenda valutare l'opportunità di assumere iniziative, per quanto di competenza, per rafforzare il comparto operativo delle forze di polizia che operano in accordo con il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, al fine di salvaguardare l'incolumità e la sicurezza degli amministratori locali e degli operatori impegnati nelle attività di eradicazione della Psa.
(4-04194)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 4 agosto 2020
nell'allegato B della seduta n. 386
4-04194
presentata da
MANCA Alberto

  Risposta. — In relazione alle questioni poste dall'interrogante nell'atto di sindacato ispettivo in esame, si rappresenta quanto segue.
  Come noto, la peste suina africana, malattia contagiosa e infettiva che colpisce il maiale domestico e il cinghiale, è stata riscontrata per la prima volta in Sardegna nel 1978 e da allora l'epidemia ha decimato periodicamente gli allevamenti del comparto suinicolo isolano.
  La diffusione rapida del virus tra i capi di allevamento e le sue caratteristiche hanno destato un forte allarme, al punto che nel novembre 2011 la Comunità europea ha vietato la commercializzazione di prodotti a base di carne suina, o contenenti carne suina, provenienti dalla Sardegna.
  Nel 2014 l'Amministrazione regionale sarda ha avviato il piano di eradicazione della peste suina finanziato dall'Unione europea, che ha visto la partecipazione delle varie autorità, competenti per materia, sul territorio regionale.
  L'unità di progetto per l'eradicazione della peste suina africana, istituita nel 2014 con deliberazione della giunta regionale e composta dai rappresentanti dei diversi assessorati competenti per materia, ha quindi avviato una serie di interventi mirati, con l'obiettivo di contrastare l'epidemia. Il territorio maggiormente colpito dalla malattia è risultato, sin da subito, quello della Sardegna centrale, in particolare la provincia di Nuoro.
  Va rilevato che la predetta attività di contrasto, messa in atto dalla
task force regionale ha causato, soprattutto nella fase iniziale, alcuni momenti di tensione tra gli allevatori, soprattutto nei comuni montani.
  Uno degli episodi più gravi si è verificato in data 22 novembre 2019, quando durante le operazioni svoltesi a Baunei (Nuoro) il proprietario di un ovile oggetto di ispezione, ha intimato al personale del Corpo forestale di allontanarsi da quei luoghi esplodendo in aria un colpo di fucile a scopo intimidatorio, per poi rendersi subito dopo irreperibile. Nei giorni successivi, i Carabinieri della stazione di Baunei hanno segnalato il predetto proprietario all'autorità giudiziaria, ritirando le armi rinvenute.
  Il 24 novembre successivo il sindaco del comune di Baunei è stato destinatario di alcune scritte minatorie, chiaramente riconducibili alle operazioni di abbattimento effettuate in quel territorio, che hanno determinato la necessità, a tutela dell'amministratore comunale, di attivare la misura tutoria della vigilanza generica radiocollegata.
  Premesso quanto sopra, va rilevato tuttavia come, dopo l'iniziale resistenza di una parte del mondo degli allevatori, si sia potuto riscontrare un atteggiamento maggiormente collaborativo ed aperto da parte dei medesimi, che ha consentito alla citata
task-force, grazie al costante coordinamento della prefettura, della questura e delle altre Forze di polizia, di raggiungere importanti risultati e di intervenire in modo incisivo nelle aree più critiche, contraddistinte da attività di pascolo illegale allo stato brado, più esposto al rischio della diffusione del contagio.
  Con tale obiettivo sono stati effettuati alcuni mirati interventi nei comuni di Baunei, Orgosolo e Desulo il 29 gennaio, il 14 e il 28 febbraio 2020, con i quali si è provveduto all'abbattimento di alcuni suini infetti.
  Le operazioni si sono svolte senza registrare alcuna turbativa di ordine pubblico.
  Su un piano più generale, risulta che negli ultimi due anni numerosi allevatori si sono autodenunciati regolarizzando la loro posizione, mentre solo in pochi persistono nell'attività di pascolo illegale allo stato brado, riscuotendo peraltro, la disapprovazione delle comunità locali interessate.
  Giova precisare come non sono stati segnalati ulteriori episodi di particolare rischio per l'incolumità e la sicurezza degli amministratori locali.
  La situazione, in ogni caso, continua ad essere seguita con la massima attenzione dalla prefettura di Nuoro e tutte le vicende descritte sono state oggetto di puntuale monitoraggio e valutazione nell'ambito dei comitati interforze.
  Attualmente, a causa delle restrizioni imposte in relazione alla gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, l'attività di eradicazione della malattia è stata sospesa.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

suino

politica sanitaria