ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04186

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 267 del 27/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: DONINA GIUSEPPE CESARE
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 27/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/11/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/11/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/11/2019
Stato iter:
16/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2020
VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/10/2020

CONCLUSO IL 16/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04186
presentato da
DONINA Giuseppe Cesare
testo di
Mercoledì 27 novembre 2019, seduta n. 267

   DONINA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   il comune di Malegno è un comune di 2000 abitanti interamente montano in Valle Camonica, a circa 70 chilometri dalla città più vicina, Brescia;

   nel 2014 i cittadini hanno destinato il 5 per mille al proprio comune, per un importo di 1.101,36 euro, cifra che potrebbe sembrare alquanto esigua, ma che, invece, rappresenta una somma importante per un piccolo comune, in considerazione dell'utilizzo che ne è stato fatto, ovvero un aiuto per le famiglie di persone disabili, così come previsto dalla normativa;

   sempre secondo la normativa in materia, queste risorse sono state inserite nella parte di entrata del bilancio comunale 2014 ed esplicitate nella parte uscita, evidenziando il loro utilizzo, dal momento che il bilancio comunale deve essere reso pubblico per chiunque, sia per il contribuente che voglia controllare come sono spesi i fondi che ha destinato al 5 per mille, sia per lo Stato che può agevolmente verificare i dati in esso riportati;

   nel 2018, quattro anni dopo, la direzione centrale della finanza locale del Ministero dell'interno ha estratto il comune di Malegno tra quelli che dovevano presentare la rendicontazione di queste spese entro il 31 dicembre 2018, rendicontazione che il comune riesce a presentare solo il 20 gennaio 2019, a causa delle tante scadenze che un comune ha a fine anno, con scarsità di risorse umane e senza possibilità di incrementare il personale per il rispetto dei vincoli di bilancio;

   a Malegno, infatti, c'è soltanto una dipendente dedicata al servizio ragioneria, in part-time, alla quale il sindaco chiede di dare precedenza alle priorità che, a fine anno, consistono prevalentemente nel bilancio preventivo, posto che la rendicontazione dei dati relativi ai 5 per mille del 2014 era già in possesso dello Stato per gli obblighi di trasparenza sopradetti;

   il Ministero dell'interno, in risposta, ha chiesto la restituzione della cifra per non aver rispettato la scadenza del 31 dicembre 2018, nonostante il comune abbia provato a spiegare che la sanzione comportante la restituzione non si applicherebbe in caso di ritardo nella rendicontazione, ma soltanto nel caso della mera mancata rendicontazione o dell'utilizzo scorretto delle risorse –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti illustrati in premessa e se intenda adottare ogni iniziativa di competenza per correggere questa stortura dovuta solo a rigidi oneri burocratici a danno dei cittadini e delle famiglie dei disabili che hanno beneficiato delle risorse messe a disposizione dal comune di Malegno grazie al 5 per mille dei suoi contribuenti.
(4-04186)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 16 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 410
4-04186
presentata da
DONINA Giuseppe Cesare

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, si rappresenta quanto segue.
  Il comune di Malegno è stato oggetto di controlli amministrativo-contabili per quanto attiene le rendicontazioni delle quote del 5 per mille dell'IRPEF (per un importo complessivo pari a 1.101,36 euro) versate dai cittadini ivi residenti con la specifica finalità di sostegno delle attività sociali svolte dallo stesso ente, sulla base di quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010, articolo 1, lettera
d), dal decreto dirigenziale del 24 settembre 2018 e dalla circolare FL n. 17 del 15 ottobre 2018.
  L'interrogante evidenzia al riguardo che la corresponsione del cinque per mille, effettuata dal Ministero dell'interno in data 11 maggio 2016, sarebbe stata regolarmente contabilizzata – sia in entrata che in uscita – nei bilanci di previsione e consuntivo dell'esercizio di competenza, con la specifica finalità di essere destinata a favore delle famiglie di persone diversamente abili. Tuttavia, in sede di controllo successivo disposto nel 2018, sarebbe emerso un ritardo nella redazione del rendiconto e della relazione illustrativa dell'utilizzo delle stesse somme, documentazione da predisporsi entro un anno dalla ricezione del contributo, ovvero nel caso specifico entro il 31 luglio 2017, mentre la relazione inviata per la verifica sarebbe stata predisposta soltanto il 20 gennaio 2019. Perciò, nonostante le giustificazioni addotte dall'ente locale per evitare la restituzione dell'importo in argomento, il Ministero dell'interno ha confermato la necessità del recupero delle somme assegnate.
  Al riguardo, occorre in primo luogo ricordare che, al fine di assicurare trasparenza ed efficacia nell'utilizzazione della quota del cinque per mille dell'IRPEF, le modalità di redazione del rendiconto sono indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2010, così come modificato ed integrato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 luglio 2016, il quale prescrive il contenuto tassativo di tale documento.
  La medesima fonte regolamentare stabilisce, inoltre, le modalità di recupero delle stesse somme per violazione degli obblighi di rendicontazione e le modalità di pubblicazione nel sito web di ciascuna amministrazione erogatrice.
  In particolare, in ossequio alla disposizione di cui all'articolo 3 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 luglio 2016, tutti i comuni che ricevono contributi per il 5 per mille sono obbligati, entro un anno, dalla ricezione degli importi, alla redazione di un apposito rendiconto accompagnato da una relazione illustrativa dalla quale risulti con chiarezza la destinazione delle somme attribuite, utilizzando il modulo disponibile sul sito istituzionale delle amministrazioni competenti.
  Qualora l'importo dei contributi percepiti sia pari o superiore a 20 mila euro, gli enti beneficiari devono inviare – esclusivamente in via telematica – la relativa documentazione alla direzione centrale della finanza locale di questa amministrazione, secondo quanto disposto nel decreto ministeriale del 16 febbraio 2018 e nella circolare F.L. 10/2018 del 12 marzo 2018.
  Per i comuni che risultano destinatari di contributi inferiori a 20 mila euro non è invece previsto l'obbligo di invio in via telematica – entro un anno dalla corresponsione del contributo – della predetta documentazione, che va comunque predisposta e conservata per 10 anni, per poter essere regolarmente esibita in caso di controlli successivi e ispezioni operati dalle competenti Prefetture.
  La circolare della direzione centrale della finanza locale del 27 novembre 2015, n. 13, e le successive del 14 marzo 2017, n. 4, del 12 marzo 2018, n. 10, del 15 ottobre 2018, n. 17, e del 30 maggio 2019, n. 12, hanno sempre previsto che «in caso di mancato adempimento dell'obbligo di rendicontazione entro i termini stabiliti, incorre l'obbligo per l'ente di restituire l'importo assegnato nel più breve tempo possibile. In caso di inerzia, trova applicazione l'articolo 1, comma 128, della legge del 24 dicembre 2012, n. 228, che prevede che le somme a debito, a qualsiasi titolo dovute dagli enti locali al Ministero dell'interno sono recuperate a valere su qualunque assegnazione finanziaria dovuta dal Ministero stesso».
  L'articolo 13 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010, modificato dall'articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 luglio 2016, ha inoltre espressamente previsto i casi nei quali i comuni hanno l'obbligo di restituire il contributo del 5 per mille, disciplinando le modalità ed i termini per il recupero delle somme.
  Nel caso specifico oggetto dell'interrogazione, risulta che il comune di Malegno non ha tempestivamente ottemperato alla richiesta di trasmettere, ai fini del controllo amministrativo-contabile, il rendiconto e la relazione illustrativa richiesti in sede di controllo successivo a campione.
  L'erogazione dei contributi è stata effettuata in data 11 maggio 2016 e, tenendo conto del tempo medio che necessariamente intercorre tra l'erogazione da parte del Ministero e l'effettiva disponibilità da parte del comune beneficiario, la rendicontazione doveva risultare entro il mese di luglio 2017; la documentazione fatta pervenire a seguito dei controlli dal comune di Malegno riporta invece la data del gennaio 2019.
  Per completezza, si comunica che – nel solco dell'attenzione sempre prestata da questa amministrazione alle attività di supporto agli enti locali ed al fine di affinare l'interpretazione delle modalità e dei termini per il recupero delle somme in argomento – di cui all'articolo 13, lettera
b) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010, è in corso di predisposizione un apposito quesito sull'applicabilità del citato recupero nel caso in cui, a seguito dei controlli amministrativo-contabili delle rendicontazioni di cui all'articolo 12 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010, il rendiconto sia stato comunque redatto, seppur oltre il termine previsto.
  A tal fine, in attesa di riscontro, si procederà con un supplemento di verifica.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Achille Variati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

comune

disabile

aiuto sociale