ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04179

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 267 del 27/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 27/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/11/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04179
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 27 novembre 2019, seduta n. 267

   FRATOIANNI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 29 ottobre 2019 durante l'evento di aggiornamento aziendale degli associati, il Ceo di Bosch, ha annunciato ampie misure di contenimento dei costi, partendo dalla riduzione di posti di lavoro;

   nel 2019 la Bosch prevede di chiudere con ricavi per oltre 77 miliardi di euro, in linea con i valori dell'anno precedente, ciò nonostante si prevede una riduzione degli utili di circa la metà rispetto allo scorso anno;

   il settore a soffrire di più è quello della componentistica dell'auto con la produzione delle tecnologie diesel in forte calo per effetto della pesante riduzione delle immatricolazioni sul mercato europeo e indiano, sebbene si siano ottenute commesse per 13 miliardi di euro nella mobilità elettrica;

   il 21 novembre 2019 presso la sede centrale di Bosch si è tenuta la riunione periodica del Cae (Comitato aziendale europeo);

   da tale riunione sono giunte ulteriori conferme da Bosch circa la volontà di procedere con un drastico taglio del personale in tutta Europa, soprattutto nel settore legato al diesel;

   per lo stabilimento di Bari Bosch avrebbe dichiarato di voler giungere, nel 2022, ad occupare 1.200 unità, rispetto alle quasi 1.900 impiegate oggi;

   la direzione avrebbe inoltre dichiarato di non vedere nessuna prospettiva industriale e non avrebbe dato garanzie nemmeno sulle evoluzioni delle pompe diesel euro 7;

   da tempo le organizzazioni sindacali chiedono un piano industriale vero per lo stabilimento pugliese, che affronti la delicata fase della transizione dal diesel all'elettrico, portando negli stabilimenti italiani la produzione di nuove tecnologie in grado di saturare i livelli produttivi e garantire la piena occupazione;

   nello stabilimento di Bari-Modugno, stando ai numeri dell'azienda, gli esuberi sarebbero poco meno di 700, un numero enorme per un territorio già in difficoltà sul piano economico e sociale;

   a parere dell'interrogante Bosch ha il dovere di fare assoluta chiarezza sulle proprie strategie aziendali e non può disimpegnarsi dal sito di Bari, tra le industrie pugliesi con maggior numero di lavoratori impiegati mettendo a rischio un terzo dei suoi dipendenti –:

   se il Ministro interrogato, alla luce dei fatti esposti in premessa, non intenda riconvocare con urgenza, presso il Ministero dello sviluppo economico, il tavolo di confronto sulle tecnologie diesel del gruppo Bosch in presenza dei vertici aziendali, delle organizzazioni sindacali e gli enti locali, affinché si giunga a un piano di investimenti, da parte dell'azienda, che garantisca sia i livelli occupazionali che produttivi, scongiurando così una grave crisi occupazionale che rischia di compromettere la vita di centinaia di famiglie pugliesi.
(4-04179)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

conservazione del posto di lavoro

politica industriale