ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04149

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 264 del 22/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/11/2019
Stato iter:
02/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/04/2020
PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/04/2020

CONCLUSO IL 02/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04149
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Venerdì 22 novembre 2019, seduta n. 264

   CIABURRO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il maltempo di queste settimane ha generato ingenti danni in quasi tutte le regioni del nostro territorio. Una delle situazioni maggiormente complesse è quella del Piemonte, dove, nella giornata di giovedì 14 novembre 2019 è caduta la prima neve a bassa quota della stagione. Quest'ultima ha messo in ginocchio il sistema di telecomunicazioni e trasporti in larga parte della provincia di Cuneo, nelle vallate del Cuneese, Monregalese, in Alta Langa e nel Saluzzese, con 15 mila utenze tra famiglie e aziende rimaste senza elettricità, riscaldamento, internet e telefono, e con numerosi black-out nell'erogazione dell'elettricità per la caduta di alberi sui fili, i disagi per la circolazione sulle strade, come la chiusura al traffico del valico internazionale del colle della Maddalena tra Argentera e il confine con la Francia;

   il maltempo ha generato decine di black-out, anche telefonici, in città, paesi, vallate, a causa di alberi spezzati o caduti sulle linee di alta tensione e sulle strade; ha causato la soppressione o il ritardo fino a 170 minuti dei treni, oltre a causare la chiusura delle scuole. Non sono stati solo questi i disagi che hanno dovuto affrontare i cittadini in questione. Essi hanno avuto anche molte difficoltà nel reperimento di scorte e nelle comunicazioni in generale, trovandosi soprattutto nell'impossibilità di chiamare eventuali soccorsi in seguito ad emergenze sanitarie;

   la mancanza di luce e di qualsivoglia altro collegamento ha creato molte problematiche anche alle fabbriche, agli uffici ed alle imprese artigiane, ma anche ai bar, ai ristoranti ed alle attività commerciali. Esemplificativi i casi dello stabilimento Michelin di frazione Ronchi, con 150 operai del turno del mattino rimandati a casa intorno alle 11, e dove l'attività è ripresa a singhiozzo e con molte difficoltà, e del tribunale di Cuneo, dove alcune udienze sono state rinviate per l'impossibilità di verbalizzare al computer;

   nonostante la situazione stia pian piano tornando alla normalità, è assurdo che nel 2019 interi paesi e intere valli debbano rimanere senza elettricità e linea telefonica, oltre che senza riscaldamento per intere giornate. La nevicata del 14 novembre era stata peraltro preventivamente prevista dalle previsioni meteo, ma ha causato comunque interruzioni di pubblico servizio elettrico e di comunicazioni fisse e mobili che in alcuni casi hanno superato le 48 ore a seguito di un evento durato circa 8 ore. Tale situazione preoccupa le intere comunità, in quanto le maggiori criticità sono da attribuirsi al mancato intervento preventivo di manutenzione sulle linee aeree interessate dalla presenza di alberi e rami, che, per ragioni diverse, potrebbero interrompere i sistemi ogni qual volta vi sia un evento nevoso. In questo caso le foglie ancora presenti sugli stessi hanno creato una emergenza diffusa, ma è altrettanto vero che, da tempo, non sono più previste manutenzioni programmate di taglio vegetale sulle linee aeree. A quanto pare si finisce sempre per ovviare a delle situazioni già avvenute con delle opere di ripristino, invece di mettere in campo un piano di manutenzione preventiva per evitare che tali problematiche si possano riproporre –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa, e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare per risolvere al più presto le problematiche sopracitate nelle zone colpite dal maltempo;

   quali iniziative intendano porre in essere, per quanto di competenza, per evitare il riproporsi di tali disservizi, valutando un repentino intervento di riammodernamento, ristrutturazione e di manutenzione delle linee interessate, rimuovendo gli alberi e le piante a rischio, ripristinando i piani di pulizia preventiva di tutte le linee aeree insistenti su questi territori, evitando così che possano riproporsi gli inconvenienti intercorsi alle famiglie ed alle imprese delle zone colpite.
(4-04149)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 aprile 2020
nell'allegato B della seduta n. 323
4-04149
presentata da
CIABURRO Monica

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento all'interruzione del sistema di telecomunicazioni e trasporti avvenuta il 14 novembre 2019 e nei giorni successivi in Piemonte, soprattutto nella zona del cuneese, e dei relativi disagi e danni arrecati alla cittadinanza e al sistema produttivo.
  Sul punto, occorre evidenziare, per la parte di competenza del Ministero dello sviluppo economico, che la direzione generale ha compiuto le dovute verifiche dei disagi lamentati consultando alcuni operatori.
  Sul punto, la società TIM ha riferito che, in data 14 novembre 2019, alle ore 21:20, i suoi centri di monitoraggio della rete nazionale TIM hanno rilevato allarmi di «mancanza rete elettrica» che hanno progressivamente causato lo «spegnimento» di 63 siti radio mobili e di 20 centrali di rete fissa, con conseguente disservizio nelle zone in argomento. La società ha pertanto immediatamente contattato il gestore elettrico per comprendere la gravità del guasto. Considerata l'entità del
black out, è stato costituito un gruppo di pronto intervento di tecnici TIM, che, nelle giornate del 15, 16 e 17 novembre, hanno ripristinato il servizio grazie all'impiego di unità mobili di alimentazione elettrica. Le infrastrutture di rete coinvolte nel black out sono dotate di unità di alimentazione autonoma idonee a sopperire alla mancanza di energia elettrica per un periodo di circa 4 ore, arco temporale di norma sufficiente a superare le cause dei disservizi. Vista l'entità del black out, TIM ha comunicato di aver posto in essere quanto necessario per garantire il più rapido superamento delle criticità riscontrate, sopperendo alla mancata fornitura di energia elettrica.
  La società wind tre, sulla base delle verifiche effettuate con l'area tecnica W3 tre nord-ovest, fa presente che dal giorno 14 novembre 2019 nell'area del cuneese sono stati registrati disservizi su 22 nodi, determinati da interruzione del flusso energetico da parte del fornitore Enel distribuzione. I tempi di ripristino del servizio pertanto sono dipesi dalla ripresa dell'energia elettrica, avvenuta, nella quasi totalità dei casi, entro le 24/36 ore. Il medesimo operatore Wind Tre riferisce che ad oggi non si registrano disservizi diffusi nella medesima zona della provincia di Cuneo.
  La società Vodafone ha riferito che la zona maggiormente colpita dal disservizio è stata quella del cuneese dove si è registrato lo spegnimento di tre
hub importanti: Hub Cossano, Hub Sommariva Perno, Hub Morozzo. Il mancato funzionamento di questi impianti ha allargato alle aree limitrofe il perimetro del disservizio. Alcuni siti sono stati ripristinati il 15 novembre con gruppo elettrogeno di emergenza, altri il 16 novembre. L'operatore ha ritenuto che il disservizio sia da imputare alle forti nevicate che hanno causato l'interruzione dell'alimentazione degli impianti di telefonia mobile. Nella giornata del 14 novembre, durante la mancanza di rete elettrica, gli impianti hanno continuato a funzionare regolarmente in modalità batteria per alcune ore; solo in serata, in seguito all'esaurimento della carica, si è avuto il disservizio.
  Il ripristino del servizio di telefonia mobile è avvenuto nelle giornate del 15 e 16 novembre, grazie ai gruppi elettrogeni di emergenza, non appena le strade sono tornate percorribili con mezzi speciali. Nei giorni successivi, per garantire l'erogazione del servizio di telefonia mobile si è provveduto al rabbocco di gasolio di tali gruppi elettrogeni, sempre con mezzi speciali, fino al ripristino definitivo delle linee elettriche da parte di Enel.
  Data l'eterogeneità delle questioni sollevate dall'interrogante, riguardo il tema in parola è stato interessato anche il Ministero dell'interno, il quale ha svolto approfondimenti presso la prefettura di Cuneo.

  Quest'ultima ha confermato che nei giorni fra il 14 e il 15 novembre 2019 si è verificata, nel territorio del cuneese, un'intensa nevicata con neve pesante che, a fronte di una stagione caratterizzata da temperature alte rispetto agli standard invernali, ha causato molti danni e disagi alla popolazione, alla viabilità e soprattutto all'erogazione di energia elettrica e alle comunicazioni fisse e mobili, a causa della caduta di alberi sulle linee di conduzione. A causa del maltempo è stata interrotta la viabilità su numerose strade e sono state chiuse molte scuole.
  La principale causa dei disservizi in parola sembrerebbe essere la caduta di alberi ad alto fusto sulle linee aeree, con conseguente messa fuori servizio delle cabine di erogazione di media tensione (MT) e bassa tensione (BT).
  Per quello che attiene specificamente ai numerosi
black out elettrici e telefonici, la prefettura di Cuneo riferisce di aver mantenuto contatti con i responsabili dell'Enel, con i gestori di telefonia fissa e mobile e con i sindaci dei comuni maggiormente colpiti, al fine di monitorare la situazione e garantire la tempestività di interventi a tutela della popolazione.
  In termini di prevenzione, la direzione dell'area nord-ovest della società e-distribuzione riferisce di aver emesso una dichiarazione di allerta per le regioni Piemonte e Liguria comprensiva del periodo dal 14 al 20 novembre, a fronte delle previsioni meteorologiche pervenute dai vari istituti preposti. La società riferisce di aver contestualmente avviato le attività previste dal piano operativo emergenza: rinforzo del personale reperibile, pre-allerta delle imprese appaltatrici, verifica della disponibilità ed efficienza delle dotazioni e dei mezzi, inclusi i gruppi elettrogeni.
  Al verificarsi dell'effettiva emergenza, la società riferisce di aver attivato subito una
task force composta dalle altre unità territoriali di e-distribuzione e dal personale proveniente dalle altre zone del Piemonte non interessate dai disservizi, al fine di fornire aiuto al personale tecnico operativo nella zona di Cuneo.
  La principale causa del disservizio sembrerebbe essere stata individuata nei manicotti di neve e ghiaccio di dimensioni eccezionali sui conduttori, nonché nella caduta di piante ad alto fusto collocate al di fuori della fascia di rispetto dei conduttori delle linee elettriche aeree di media tensione. Per «fascia di rispetto» si intende l'estensione in larghezza, misurata sul piano del terreno, della proiezione verticale al suolo dei conduttori della linea elettrica, entro la quale l'esercente dell'elettrodotto ha facoltà di effettuare il taglio di rami e delle piante che interferiscono con l'elettrodotto stesso. Ebbene, può capitare che una pianta situata al di fuori di detta «fascia di rispetto» – dove dunque la società E-Distribuzione non è autorizzata a realizzare interventi di taglio – cada per effetto degli agenti atmosferici e interferisca con i conduttori della linea, provocando l'intervento delle protezioni della linea stessa, con conseguente disalimentazione dei clienti ad essa connessi.
  Nella provincia di Cuneo, i guasti si sono verificati a causa della rottura di numerosi conduttori e di alcuni sostegni. Il sovraccarico della neve particolarmente pesante e il terreno ammorbidito dalle precedenti piogge hanno amplificato il fenomeno, soprattutto durante l'accesso ai fondi per effettuare le riparazioni.
  In termini di stima di massima dei danni occorsi alla rete elettrica nella provincia di Cuneo, la società riferisce che le linee interessate da guasti singoli o multipli sono state 89, mentre le cabine secondarie disalimentate sono state 1.700.
  Per fronteggiare tale situazione, E-Distribuzione riferisce di aver attivato una
task force di circa 250 risorse e usato oltre 145 mezzi speciali; nonché di aver fatto ricorso a 110 gruppi elettrogeni per rialimentare i clienti nei casi in cui le strade impraticabili rendevano impossibile l'accesso agli impianti per riparazioni tempestive.
  Viene riportata inoltre l'immediata attivazione di canali di comunicazione dedicati alla protezione civile e alle autorità locali per definire le priorità di intervento e per lavorare in maniera coordinata alla soluzione dei problemi di accessibilità e viabilità.
  Per quello che attiene alla manutenzione delle linee elettriche, E-Distribuzione riferisce di effettuarla sistematicamente. Si tratterebbe di attività cicliche biennali di ispezioni eliportata e taglio piante, a rotazione, oltre che di piani di manutenzione dedicati a specifici componenti. Tutti i varchi delle linee aeree interessate dal maltempo nelle giornate in parola erano ricompresi nei programmi di manutenzione. Per le attività di manutenzione e gli interventi sulla rete della provincia di Cuneo, E-Distribuzione riferisce di aver investito circa 104 milioni di euro nel quinquennio 2015-2019. In particolare, nel 2019 la società riferisce di aver eseguito attività di taglio piante e ispezione eliportate sulle linee elettriche della zona di Cuneo per circa un milione di euro.
  Infine, la prefettura di Cuneo informa di aver convocato, il 20 novembre 2019, una riunione con i vertici dell'area territoriale dell'Enel interessata, al fine di valutare l'accaduto e porre in essere gli interventi necessari per prevenire eventuali future emergenze. Su richiesta del presidente dell'Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani (Uncem) del Piemonte, il 22 novembre si è tenuto un secondo incontro alla presenza di una delegazione dei sindaci delle zone maggiormente colpite dai disservizi segnalati. Nel corso di questa seconda riunione è stato consegnato ad Uncem un documento contenente le proposte per prevenire eventuali future criticità di analoga natura. Gestore e sindaci hanno concordato sulla priorità di mantenere sgombre le fasce di rispetto intorno alle linee di conduzione, possibilmente senza alberi che possano danneggiare o rompere i cavi, causando gravi disagi alla comunità.
  In conclusione, tengo a precisare che il Ministero dello sviluppo economico, nei limiti delle proprie competenze, conferma la propria disponibilità ad attivarsi al fine di garantire la continuità dei servizi di comunicazione ed elettrici ai cittadini, al fine di evitare ovvero di limitare ogni possibile danno al sistema produttivo anche in ipotesi emergenziali come quelle descritte con l'interrogazione in parola.

Il Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto aereo

linea aerea

telecomunicazione