ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04107

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 261 del 18/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: BENIGNI STEFANO
Gruppo: MISTO-CAMBIAMO!-10 VOLTE MEGLIO
Data firma: 18/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/11/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04107
presentato da
BENIGNI Stefano
testo di
Lunedì 18 novembre 2019, seduta n. 261

   BENIGNI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il reddito di cittadinanza, introdotto con decreto-legge 28 gennaio n. 4 del 2019, viene erogato in dodici mensilità, attraverso una carta di pagamento elettronico (carta RdC), la cui gestione è stata affidata a Poste Italiane. L'importo varia a seconda della numerosità del nucleo familiare e del reddito;

   il beneficio si articola in due integrazioni: a) una prima integrazione del reddito familiare per raggiungere la soglia di 6 mila euro annui per un singolo. Il beneficio, in base a una scala di equivalenza, viene poi riparametrato in modo differente per ogni componente del nucleo familiare. Questo parametro non tiene conto delle persone del nucleo familiare che si trovano «in stato detentivo» e quelle «ricoverate in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali»; b) una seconda integrazione riguarda il reddito dei nuclei familiari che vivono in affitto in un appartamento e che può raggiungere il massimo di 3360 euro all'anno. Il beneficio si abbassa alla soglia massima di 1800 euro per il nucleo familiare che vive in una casa gravata da mutuo;

   in totale, il beneficio del reddito – su cui non si pagherà l'Irpef – non può superare i 9360 euro annui (che corrisponde a un massimo di 780 euro al mese) e non può essere inferiore a 480 all'anno;

   il beneficio viene erogato per il periodo in cui il richiedente rientra in una delle condizioni viste, ma la durata continuativa non può superare l'anno e mezzo (cioè 18 mesi). Il reddito può essere comunque rinnovato, con una sospensione di un mese dell'erogazione prima di ciascun rinnovo. Il decreto non chiarisce la durata del reddito in caso di rinnovo e se esistano limiti nel numero dei rinnovi possibili;

   il decreto, inoltre, stabilisce che il beneficio mensile deve essere speso entro il mese altrimenti sono previste penalizzazioni: nella mensilità successiva a quella in cui il beneficio non è stato interamente speso, viene sottratta la parte del reddito non spesa o non prelevata (comunque nei limiti del 20 per cento del beneficio erogato); dopo una verifica effettuata ogni semestre, viene tolto il totale del beneficio non speso o non prelevato. Nel provvedimento, però, non vengono definite le modalità con cui si verificherà la fruizione del beneficio e le possibili eccezioni;

   le richieste sorto state circa 1.400.000, molto meno delle 2.700.000 ipotizzate e sono solo circa 900 mila quelle effettivamente accolte: si tratta ad avviso dell'interrogante, un vero «flop» che non ha dato alcun sollievo ai poveri, ma ha favorito il lavoro nero e i soliti «furbetti» come evidenziano anche i recenti controlli della Guardia di finanza nella lotta all'economia sommersa e al lavoro nero;

   recentemente i reparti territoriali della Guardia di finanza operanti a Bergamo e provincia hanno consentito di intercettare diversi casi di indebita percezione del Dodici le persone reddito di cittadinanza. Dodici le persone scoperte: 7 cittadini italiani e 5 stranieri; una di queste simulando una separazione dal coniuge, non aveva indicato il reddito del marito di oltre 120 mila euro;

   le imposizioni irregolari sono state subito segnalate alla direzione provinciale dell'Inps di Bergamo per l'immediato blocco del beneficio e il recupero delle somme incassate indebitamente, quantificate in oltre 31 mila euro –:

   se i Ministri interrogati, anche alla luce dei fatti gravi emersi dalle verifiche effettuate dalla Guardia di finanza di Bergamo, non ritengano di dover effettuare a tappeto, sull'intero territorio, verifiche puntuali su tutti coloro che hanno ottenuto l'erogazione del reddito di cittadinanza ed adottare, con urgenza, tutte le iniziative di competenza per recuperare le somme indebitamente erogate;

   quanti siano coloro che nella provincia di Bergamo stanno percependo il reddito di cittadinanza e quante siano le risorse erogate;

   quale sia la percentuale delle irregolarità riscontrate sul totale dei controlli effettuati nella provincia di Bergamo.
(4-04107)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lavoro nero

moneta elettronica

economia sommersa