ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04105

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 260 del 15/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 15/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/11/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15/11/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/11/2019
Stato iter:
22/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/01/2021
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/01/2021

CONCLUSO IL 22/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04105
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 15 novembre 2019, seduta n. 260

   CIRIELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di settembre 2018 veniva approvato con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare l'elenco degli interventi dei comuni della regione Campania ammessi a finanziamento sul fondo di progettazione per il dissesto idrogeologico;

   nel dettaglio n. 55 comuni avrebbero usufruito di un finanziamento di oltre 12 milioni di euro per la progettazione di interventi fondamentali finalizzati a mitigare il rischio idrogeologico;

   tutt'oggi, nonostante gli ingenti finanziamenti che negli ultimi anni sono stati stanziati, la maggior parte dei comuni della regione Campania si trovano in condizioni particolarmente disagiate ogni qualvolta vi è allerta meteo;

   l'intera macchina dell'amministrazione viene paralizzata, provocando l'arresto delle attività, nonché la chiusura degli istituti scolastici;

   quando un'ondata di mal tempo si abbatte sulla Penisola essa rappresenta causa di preoccupazione per tutti cittadini, soprattutto quando le fonti di informazione a ciò preordinate evidenziano situazioni potenzialmente dannose per la comunità;

   in particolare, si apprende che, nei giorni scorsi, la protezione civile della regione Campania avrebbe diffuso allerta meteo con codici giallo/arancione, prevedendo, quindi, pericolose e intense piogge sul territorio;

   spettando ai sindaci il compito di attivare i relativi piani di emergenza, la divulgazione delle situazioni di rischio avrebbe comportato, nelle ultime settimane, la chiusura di molte scuole in numerosi comuni della provincia di Salerno. La zona in cui si sono riscontrate la maggior parte delle ordinanze dei sindaci è quella dell'Agro nocerino sarnese, ovvero i comuni di Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Castel San Giorgio, Roccapiemonte, Sarno, Siano, Cava de’ Tirreni ed Angri;

   tale situazione avrebbe messo in difficoltà le molte famiglie che con la chiusura delle scuole, sarebbero state costrette, all'ultimo minuto, a trovare soluzioni alternative per i loro figli, magari affidandoli a parenti o baby sitter;

   a parere dell'interrogante risulta sicuramente opportuno predisporre tutte le preventive tutele per evitare ogni tipo di pericolo per la pubblica incolumità e prevenire eventuali rischi idrologici, tuttavia sarebbe inaccettabile ipotizzare che in molte città, come accaduto nella regione Campania, le scuole vengano chiuse e le attività pubbliche e private si paralizzino ripetutamente solo perché gli enti locali non sarebbero in grado di gestire l'emergenza, o, ancora peggio, che la protezione civile, i comuni e le prefetture sopravvalutino il rischio generando falsi allarmi atteso che in Campania l'allerta meteo diramata si è rivelata in più occasione non particolarmente grave o del tutto assente;

   pertanto, anche alla luce degli ingenti finanziamenti che nel corso degli ultimi anni sono stati stanziati per la regione Campania per mitigare il rischio idrogeologico, sarebbe opportuno in primis verificare se gli stessi siano stati effettivamente utilizzati per gli scopi preordinati e, in secondo luogo, accertare se gli enti locali, talune volte, non esagerino nella valutazione dei rischi da allerta meteorologica che, come accaduto, comporta non solo l'arresto dell'economia ma anche delle attività scolastiche con gravi ripercussioni sulle famiglie –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali urgenti iniziative di competenza intenda porre in essere, anche sul piano normativo, al fine di eliminare eventuali inefficienze procedurali della pubblica amministrazione in relazione alle situazioni di allerta legate a fenomeni meteorologici e se intenda verificare come siano stati utilizzati i fondi statali erogati per gli interventi connessi al dissesto idrogeologico della regione Campania di cui in premessa.
(4-04105)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 gennaio 2021
nell'allegato B della seduta n. 455
4-04105
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  La prefettura di Salerno in ordine al vigente sistema di allettamento regionale per il rischio meteo idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile, precisa che la regione, nel rispetto delle prerogative e competenze attribuitele dal vigente ordinamento in materia, provvede all'emissione delle allerta di protezione civile, con relativo codice di colore, in relazione alla previsione, su base probabilistica, della variazione di rischio sul territorio, indotta dai fenomeni meteo avversi previsti.
  L'allerta viene emessa dall'ufficio di protezione civile regionale, secondo procedure e metodologie conformi alle direttive nazionali e regolamentate da vari provvedimenti regionali e l'ambito territoriale di riferimento, per l'adozione dei codice colore che ne caratterizza il livello di pericolosità dello scenario di danno atteso al suolo, è quello della cosiddetta «zona di allettamento», costituita dal territorio dei comuni caratterizzati da una certa omogeneità, in termini di prevalenti effetti al suolo indotti dalle precipitazioni e/o dalle altre forzanti meteorologiche previste dai modelli.
  L'allerta (gialla/arancione/rossa) emessa dalla protezione civile regionale, quindi, va «adeguatamente» interpretata dai comuni e calata nel contesto specifico del rischio comunale, tenendo conto dei fattori di vulnerabilità ed esposizione che condizionano le misure operative previste nel piano di emergenza comunale, a tutela della pubblica e privata incolumità.
  La chiusura o meno di una scuola, o di una strada, di un'attività produttiva o l'adozione di qualsiasi altra misura di carattere straordinario è prerogativa e competenza del sindaco che, nella sua qualità di autorità di protezione civile, ne valuta la necessità sulla base delle predette valutazioni locali, e ne configura l'attuazione operativa sulla base di quanto stabilito nei piano di emergenza, in corrispondenza dell'attivazione della fase operativa del piano (attenzione, preallarme, allarme) con la quale si esplica la risposta del sistema locale di protezione civile.
  La prefettura di Salerno evidenzia la possibilità per i Comuni di graduare le misure previste dal piano di emergenza, stabilendo, per es., di chiudere alcune scuole c/o strade e non altre, o di evacuare alcune persone e non altre, sulla base delle sopra menzionate valutazioni oggettive, magari, come auspicabile nel caso dell'allenamento per il rischio meteo idrogeologico e idraulico, basato su tecniche di preannuncio probabilistico, mediante l'utilizzo e/o il supporto dei presidi territoriali ai fini della valutazione in tempo reale delle effettive criticità in atto sul territorio e la modulazione della risposta del sistema comunale di protezione civile all'effettivo andamento delle criticità al suolo.
  Per quanto riguarda gli aspetti legati ai fondi statali erogati per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico con particolare riguardo alla regione Campania, si osserva che nel 2018, con Decreto direttoriale 417/2018, sono state finanziate nella regione le progettazioni fino al livello esecutivo di n. 54 interventi, per un importo complessivo di euro 12.529.047,67, secondo i criteri del fondo progettazione di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 luglio 2016, che riguardano interventi per la cui realizzazione richiedono un fabbisogno economico di oltre 365 milioni di euro.
  Ad oggi sono state erogate con il fondo progettazione risorse in anticipo per un importo pari al 26 per cento del totale. Le risorse sono trasferite alla contabilità speciale della regione e gestite dal commissario straordinario con procedure speciali per accelerare l'esecuzione degli interventi. L'attuazione della progettazione viene monitorata semestralmente secondo le procedure indicate nei provvedimenti di trasferimento delle risorse.
  In merito, invece, alle risorse economiche statali erogate per la realizzazione di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico in Campania, precisa che dal 2010 sono stati finanziati n. 110 interventi per un importo complessivo di oltre 252 milioni di euro mediante accordi di programma tra il Ministero dell'ambiente e regione Campania, che prevedono il monitoraggio dell'attuazione degli interventi attraverso una relazione annuale del commissario straordinario sul dissesto idrogeologico, che viene trasmessa al Parlamento per le relative comunicazioni.
  Anche in questo caso le risorse sono trasferite alla contabilità speciale della Regione e gestite dal commissario straordinarie.
  Successivamente, con delibera n. 35 del 24 luglio 2019 il CIPE ha approvato il piano stralcio 2019 che finanzia alla regione Campania n. 22 interventi per un importo complessivo di 16.3 milioni di euro. Con decreto ministeriale 255 del 04 settembre 2019, registrato in data 24 settembre 2019, sono state definite le modalità di attuazione del piano da parte del Commissario Straordinario.
  Inoltre, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019 – Piano operativo per il dissesto idrogeologico per il 2019 sono stati finanziati ulteriori n. 5 interventi in Campania per un importo complessivo di 38.2 milioni di euro a valere sulle risorse del piano operativo ambiente 2014-2020.
  Per quanto riguarda il piano stralcio 2020, sono state avviate le procedure per il finanziamento di ulteriori interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico che saranno quantificati nel breve periodo.
  L'attuazione dei citati interventi, nonché le progettazioni, rientrano nella competenza del presidente di regione in qualità di commissario straordinario per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico
ex articolo 10, comma 1, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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