ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 251 del 04/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO UBALDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/11/2019
Stato iter:
13/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2020
PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/11/2020

CONCLUSO IL 13/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04009
presentato da
PAGANO Ubaldo
testo di
Lunedì 4 novembre 2019, seduta n. 251

   UBALDO PAGANO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° febbraio 2016, n. 13, è intervenuto in ordine alla straordinaria necessità e urgenza di accelerare le procedure di cessione del gruppo Ilva in amministrazione straordinaria ai sensi del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004, n. 39, anche al fine di armonizzare la tempistica del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria con l'autorizzazione all'esercizio d'impresa in costanza di sequestro, al fine di rendere effettiva la possibilità di esercizio da parte del cessionario;

   considerata la necessità di introdurre ulteriori modifiche all'articolo 1 del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, recante disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del gruppo Ilva al fine di garantire in via di urgenza interventi di sostegno alle famiglie disagiate del territorio tarantino, il legislatore è nuovamente intervenuto con il decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, recante «Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno»;

   l'articolo 1 del decreto-legge n. 243 del 2016 apportava modificazioni all'articolo 1 del decreto-legge n. 191 del 2015. In particolare, esso dispone al comma 1, tramite l'aggiunta del comma 8.5, che «Il programma della procedura di amministrazione straordinaria è altresì integrato con un piano relativo ad iniziative volte a garantire attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola. Il piano, a carattere sperimentale, della durata di tre anni, approvato dal Ministro dello sviluppo economico e monitorato nei relativi stati di avanzamento, si conforma alle raccomandazioni adottate dagli organismi internazionali in tema di responsabilità sociale dell'impresa e alle migliori pratiche attuative ed è predisposto ed attuato, con l'ausilio di organizzazioni riconosciute anche a livello internazionale, enti del terzo settore ed esperti della materia, a cura dei commissari straordinari, d'intesa con i Comuni di cui al primo periodo per quanto attiene la selezione dei soggetti beneficiari. [...]»;

   il comma 2 dello stesso articolo 1 del decreto-legge n. 243 del 2016 dispone lo stanziamento di 30 milioni di euro totali (10 milioni per ciascuno degli anni del triennio 2017-2019) da destinare al finanziamento delle attività relative alla predisposizione e attuazione del piano summenzionato in favore delle famiglie disagiate nei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola;

   il 31 ottobre 2019, alcuni organi di stampa hanno diffuso la notizia dello sblocco dei «30 milioni di euro per i Comuni dell'area di crisi, Taranto, Massafra, Montemesola, Statte e Crispiano» e della firma, da parte del Ministro dello sviluppo economico, di un decreto inerente al bando per la manifestazione d'interesse alla redazione dei progetti finanziati con tali risorse, riportando inoltre la notizia dell'imminente pubblicazione del bando stesso;

   all'interrogante non risulta altro fondo dotato di tali risorse se non quello sopra indicato;

   il piano in favore delle famiglie disagiate non implica alcuna partecipazione a bandi pubblici –:

   se trovi conferma quanto riportato dagli organi di stampa e menzionato in premessa;

   se intenda chiarire se tale iniziativa sarà finanziata con le stesse risorse originariamente destinate al piano per le famiglie disagiate.
(4-04009)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 novembre 2020
nell'allegato B della seduta n. 427
4-04009
presentata da
PAGANO Ubaldo

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  L'interrogante fa riferimento alla notizia dello sblocco di 30 milioni di euro per i comuni dell'area di crisi di Taranto, Massafra, Montemesola, Statte e Crispiano e della firma di un decreto ministeriale inerente al bando per la manifestazione d'interesse alla redazione dei progetti finanziati con tali risorse, temendo che esso utilizzi impropriamente le risorse destinate al piano per le famiglie disagiate.
  Ebbene, le notizie riferite dall'interrogante sarebbero riferibili al bando di «Sollecitazione offerte per l'acquisizione del servizio di supporto e affiancamento ai Commissari Straordinari per lo sviluppo del Piano Comuni della Provincia di Taranto», pubblicato il 6 novembre 2019 dai commissari del Gruppo Ilva in amministrazione straordinaria.
  Il bando, in particolare, si rivolge a imprenditori, società, cooperative, consorzi e aggregazioni di imprese per la verifica della fattibilità tecnica e giuridica degli interventi proposti dai comuni dell'area tarantina.
  L'obiettivo perseguito dai commissari, in particolare, è quello di avvalersi di assistenza tecnica per lo sviluppo del piano per le famiglie disagiate, al quale fa riferimento l'interrogante.
  Infatti, il bando fa espresso riferimento all'articolo 1, comma 8.5 del decreto-legge 4 dicembre 2015, n. 191, il quale ha previsto che il programma della procedura di amministrazione straordinaria di Ilva s.p.a. sia integrato con un «piano relativo ad iniziative volte a garantire attività di sostegno assistenziali e sociali per le famiglie disagiate nei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola».
  Tale piano, a carattere sperimentale, ha la durata di tre anni e la copertura dei relativi costi è assicurata dalla stessa norma, nonché dal disposto dell'articolo 1, comma 2 del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito con modificazioni in legge 27 febbraio 2017, n. 18.
  Ai sensi di tale disposizione il piano, dal valore di 30 milioni di euro è predisposto a cura dei commissari straordinari sulla base delle indicazioni fornite dai comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola (che prevedono, per ciascun intervento, la tipologia, l'individuazione delle situazioni di disagio sociale e assistenziale affrontate, il costo massimo e la durata) ed è poi approvato e monitorato (nei relativi stati di avanzamento) dal Ministero dello sviluppo economico.
  Allo stato, dunque, da quanto riferito dalla direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, non risulterebbe alcuna distrazione delle somme destinate alle famiglie disagiate.
  Quanto sopra è rappresentato anche nella «Relazione semestrale concernente il conto di contabilità speciale n. 6055, aggiornata al 14 febbraio 2020» (Senato della Repubblica - Documento XXVII n. 10), nella quale si legge quanto segue: «si dà conto dell'incasso sulla contabilità speciale n. 6055 delle risorse destinate al finanziamento del suddetto Piano previsto dal comma 8.5 (relativo ad iniziative volte a garantire attività di sostegno per le famiglie disagiate nei Comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola), nonché si rappresenta che è iniziato l'
iter per la realizzazione della parte del programma dell'amministrazione straordinaria per le attività di cui al comma 8.5 dell'articolo 1 del decreto-legge n. 191 del 2015 ma che non risultano utilizzi di fondi».
  Al riguardo, inoltre, tengo a precisare che sono state raccolte le necessarie indicazioni dai comuni interessati e servendosi della società di consulenza individuata con il bando (i.e. Profin Service s.r.l.), i commissari straordinari hanno presentato al Ministero dello sviluppo economico il piano relativo ad iniziative volte a garantire sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola, che conferma la non distrazione delle somme di cui sopra. Inoltre, tale piano è stato approvato da questo Ministero (a mezzo apposito decreto a mia firma) in data 7 agosto 2020, a riprova della non distrazione delle somme, effettivamente destinate agli interventi a favore dei cinque comuni menzionati.
  Si coglie l'occasione, per sottolineare, altresì, l'ulteriore dotazione finanziaria di 30 milioni di euro per la concessione delle agevolazioni di cui all'«Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei comuni dell'area di crisi industriale complessa di Taranto tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989», per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori dei comuni ricadenti nell'area di Taranto, adottato nell'ambito del «Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell'area di crisi industriale complessa di Taranto».
  In questo caso, si sottolinea che l'avviso fa ricorso al regime di aiuto di cui decreto-legge 1° aprile 1989, n. 120, convertito con modificazioni dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, e i 30 milioni di euro di dotazione finanziaria sono a valere sulle risorse del programma operativo nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020 FESR, Asse III.
  In conclusione, sia alla luce del bando dei commissari, a cui fa riferimento l'interrogante, che dell'avviso pubblico ai sensi della richiamata legge n. 181 del 1989, è stata prevista la concessione di risorse finanziarie di 30 milioni destinate al territorio di Taranto. I due interventi, tuttavia, sono molto diversi da un punto di vista tecnico e perseguono obiettivi differenti. Ciò che preme sottolineare, è che – sentiti i competenti uffici del Ministero dello sviluppo economico – non sono state distolte risorse economiche dal piano per le famiglie disagiate.

Il Ministro dello sviluppo economico: Stefano Patuanelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coesione economica e sociale

aiuto sociale

sostegno di famiglia