ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03957

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 248 del 29/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: CORNELI VALENTINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 29/10/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03957
presentato da
CORNELI Valentina
testo di
Martedì 29 ottobre 2019, seduta n. 248

   CORNELI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   come rilevato anche dall'Associazione Italia Nostra Umbria, l'Opera del Duomo di Orvieto sta attualmente riportando all'interno del Duomo il gruppo statuario degli Apostoli, realizzato tra il ’500 e il ’600 e rimosso a fine ’800 in seguito ai restauri che hanno interessato il monumento, senza alcuna condivisione del progetto di ricollocazione con gli altri soggetti preposti, seguendo quella che appare all'interrogante un'idea di «spettacolarizzazione» del bene culturale, specchio di una logica fondata sul mero «ripristino» e avulsa dall'attuale contesto artistico e architettonico di riferimento;

   a differenza di altre importanti Opere di cattedrali, quella di Orvieto non ha ad oggi predisposto neanche un catalogo del proprio museo, né tantomeno un piano di organizzazione, gestione e promozione dello stesso;

   alla luce dei tanti discutibili interventi che hanno profondamente alterato e violato l'edificio sacro negli ultimi decenni — il taglio della parte centrale della balaustra che segna il presbiterio, l'abbassamento dell'altare maggiore e soprattutto la musealizzazione del reliquiario del Corporale, gioiello dell'oreficeria trecentesca italiana all'interno, unitamente alla rimozione e alla musealizzazione di importanti gruppi polimaterici e marmorei esterni – l'Opera del Duomo sembra barcamenarsi ora fra musealizzazione e demusealizzazione, senza alcun progetto unitario che leghi il Duomo al relativo Museo, come invece realizzato in casi similari ad esempio a Firenze e a Pisa;

   la ricollocazione nella navata delle dodici statue degli apostoli, dopo i profondi interventi subiti dall'edificio, non significa «sanare una ferita», come annunciato dal presidente dell'Opera, ma infliggerne una nuova. Le statue, infatti, erano state pensate per far parte di un progetto artistico unitario scaturito dalle linee guida del Concilio di Trento e dovevano essere inserite in una grandiosa scenografia di cui oggi non rimane più nulla, senza più i grandi altari né le maestose pale policrome che un tempo adornavano lo spazio –:

   se il Ministro interrogato abbia intenzione di promuovere, per quanto di competenza, un'indagine maggiormente circostanziata e una più approfondita riflessione sulla correttezza del ritorno delle statue nel Duomo di Orvieto, al fine di valutare se non sia più opportuno collocare tali opere in uno spazio museale degnamente allestito, o ancor meglio «musealizzarle» insieme alle pale d'altare medesime.
(4-03957)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

opera d'arte

bigiotteria e oreficeria

protezione dell'ambiente