ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03903

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 244 del 23/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 23/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/10/2019
Stato iter:
14/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2020
COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/10/2020

CONCLUSO IL 14/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03903
presentato da
PASTORINO Luca
testo di
Mercoledì 23 ottobre 2019, seduta n. 244

   PASTORINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   i cambiamenti climatici interagiscono con fattori sociali ed economici; è pertanto necessario adottare un approccio integrato maggiormente operativo a livello locale e regionale;

   l'Accordo di Parigi (adottato il 12 dicembre 2015), agli articoli 7, paragrafo 2, e 11, paragrafo 2, riconosce il ruolo fondamentale di città, regioni ed enti locali nella lotta al cambiamento climatico, promuovendo una cooperazione multilivello;

   al fine di attuare tale accordo è fondamentale che si agisca in materia di pianificazione urbana, mobilità, trasporto pubblico e infrastrutture, prestazioni energetiche degli edifici, campagne educative, città intelligenti, reti intelligenti e sovvenzioni regionali;

   l'azione delle autorità locali appare, dunque, essenziale per consentire ai Governi di soddisfare i loro impegni nel quadro dell'azione globale per il clima. Gli stessi sindaci, direttamente responsabili delle loro decisioni, possono agire più efficacemente e rapidamente e spesso con risultati immediati che hanno un impatto fondamentale sul clima. I governi locali sono, infatti, responsabili dell'attuazione di oltre il 70 per cento delle misure di mitigazione dei cambiamenti climatici;

   il noto «Green New Deal» propone un piano dirompente di riconversione ecologica e industriale con l'obiettivo di traghettare i sistemi produttivi verso un'economia verde garantendo piena occupazione e affrontando unitamente la doppia emergenza dell'ambiente e del lavoro;

   in base alla Nadef 2019, la manovra per il triennio 2020-2022 punterà a preservare la sostenibilità della finanza pubblica e a creare, al contempo, spazi fiscali per rilanciare la crescita economica nel segno della sostenibilità ambientale e sociale. Un elemento cruciale delle future politiche sul clima e l'energia è rappresentato dal piano nazionale integrato per l'energia e il clima, che costituisce lo strumento attraverso il quale ogni Stato stabilisce i propri contributi agli obiettivi europei 2030, attuando gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, incremento delle fonti rinnovabili ed efficienza energetica approvati per l'anno 2030, proprio ai fini del rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione dell'Accordo di Parigi –:

   a quanto ammontino gli investimenti pubblici 2020 per l'ambiente, previsti nella prossima manovra di bilancio, strettamente dedicati ai territori (regioni ed enti locali) in attuazione di quanto citato in premessa ed espressamente dettato dall'Accordo di Parigi.
(4-03903)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 408
4-03903
presentata da
PASTORINO Luca

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  La Commissione europea ha presentato l'11 dicembre 2019 il
Green deal europeo, una tabella di marcia finalizzata ad utilizzare in modo efficiente le risorse, ad arrestare i cambiamenti climatici, a ridurre la perdita di biodiversità e l'inquinamento.
  Il
Green deal europeo inteso come un cambiamento di rotta rispetto all'attuale modello di sviluppo, vuole invertire il degrado climatico e ambientale e promuovere una crescita economica che sia più efficacemente sostenibile.
  Lo scorso 4 marzo 2020 è stata presentata la proposta di legge europea per il clima, che rappresenta il provvedimento cardine in materia di contrasto ai cambiamenti climatici che dovrebbe rendere l'Europa il primo continente al mondo a conseguire la neutralità climatica entro il 2050.
  La proposta è costituita da tre principali fondamenti, la revisione dell'obiettivo dell'Unione europea al 2030 e la conseguente revisione della normativa, la definizione di una traiettoria di riduzione per il periodo 2030-2050, l'introduzione di un meccanismo di monitoraggio dei progressi al fine del raggiungimento dell'obiettivo di neutralità climatica.
  L'Italia in particolare ha presentato il 31 dicembre 2019 il proprio Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec), che prevede politiche e misure per il raggiungimento degli obiettivi europei al 2030 in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, di efficienza energetica e di rinnovabili, oltre alla propria strategia nazionale di lungo termine che individua possibili percorsi per raggiungere la neutralità climatica al 2050, valutando diverse opzioni tecnologiche, comprese quelle più innovative, non ancora completamente implementate.
  Inoltre, per dare seguito agli intenti del
Green deal europeo, il Pniec ha previsto incentivi e agevolazioni che perseguiranno l'obiettivo di proteggere l'ambiente e favorire la crescita e l'economia circolare.
  Inoltre, in attuazione alla Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici adottata nel giugno 2015, è in fase di approvazione il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC) che si configura come uno strumento di indirizzo per le istituzioni regionali e locali ai fini dell'integrazione della tematica dell'adattamento negli strumenti esistenti di pianificazione territoriale e settoriale. Il piano costituisce una base comune di dati, informazioni e metodologie di analisi.
  Gli elaborati di Piano, i cui contenuti devono essere oggetto di accordo in sede di conferenza Stato-regioni, comprendono una analisi di contesto della condizione climatica attuale e futura, una descrizione della propensione al rischio del territorio nazionale, una descrizione degli impatti attesi per i settori definiti in linea con la strategia, l'individuazione di azioni di adattamento a livello nazionale, una descrizione degli strumenti per il monitoraggio e la valutazione delle azioni.
  Il 14 ottobre 2019 è stato adottato il decreto-legge n. 111 del 2019, convertito in legge n. 141 del 2019 (decreto Clima), il primo provvedimento totalmente ambientale realizzato in Italia, che mira all'abbattimento delle emissioni. Il decreto interviene con misure urgenti in tutti i settori considerati vulnerabili ai cambiamenti climatici, acqua, agricoltura, biodiversità, costruzioni ed infrastrutture, energia, prevenzione dei rischi industriali rilevanti, salute umana, suolo ed usi correlati, trasporti.
  Il decreto-legge n. 111 del 2019 (decreto Clima) prevede specifiche misure di riduzione delle emissioni relative, prevalentemente, alla mobilità sostenibile e alla riforestazione urbana:
  Programma sperimentale buono mobilità: con una dotazione finanziaria complessiva di 255 milioni per il periodo 2019-2024.
  È previsto un «buono mobilità» (ai residenti nei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell'aria) di 1.500 euro per le autovetture e 500 euro per i motocicli, nel caso di rottamazione entro il 31 dicembre 2021, di autovetture omologate fino alla classe Euro 3 o di motocicli omologati fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi.
  Il buono potrà essere utilizzato per l'acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, nonché di biciclette anche a pedalata assistita, entro i successivi tre anni.
  Programma corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale. Con una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro (20 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021), prevede il finanziamento di progetti per la creazione, il prolungamento, l'ammodernamento e la messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico. I progetti sono presentati da Comuni singoli associati con popolazione superiore a 50.000 abitanti, interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell'aria, per la realizzazione di un'unica opera.
  Programma sperimentale trasporto scolastico sostenibile, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro (10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021), prevede il finanziamento degli investimenti necessari alla realizzazione di progetti sperimentali per la realizzazione o l'implementazione del servizio di trasporto scolastico con mezzi di trasporto ibridi o elettrici.
  I progetti sono presentati al Ministero da comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell'aria.
  Programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, per finanziare la messa a dimora di alberi, il reimpianto e la silvicoltura, e per la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane.
  Con riferimento alla legge di bilancio 2020 si segnalano le seguenti misure:

  Risorse destinate agli investimenti: si prevede l'assegnazione per gli anni dal 2020 al 2024 di 500 milioni annui di contributi per interventi da parte dei comuni in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile articolo 1, comma 29-37).
  Fondo per la crescita sostenibile articolo 1, comma 85-90): le risorse possono essere usate per la concessione di garanzie a specifici programmi di investimento e/o operazioni, anche in partenariato pubblico privato, che abbiano come obiettivo la decarbonizzazione dell'economia, l'economia circolare, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l'adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
  Per le stesse finalità possono essere usate le risorse del «Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti». I fondi ammontano, nel complesso, a 200 milioni, di cui 10 nel 2020, 40 nel 2021 e 50 per ciascuno degli anni 2022 e 2023.
  Investimenti nelle isole minori (articolo 1, comma 553): si istituisce il «fondo per gli investimenti nelle Isole minori», con una dotazione finanziaria per gli anni 2020, 2021 e 2022, pari a 56 milioni per il finanziamento di progetti di sviluppo infrastrutturale o di riqualificazione del territorio dei comuni delle isole minori.
  A questi strumenti puntuali, si aggiunge il fondo per il
Green New Deal (articolo 1, comma 85-100). Si istituisce un fondo con una dotazione complessiva di 4,2 miliardi per gli anni 2020-2023. Parte di tale dotazione — per una quota non inferiore a 150 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 — sarà destinata ad interventi volti alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
  Alla stregua di quanto premesso, è evidente come il Ministero dell'Ambiente stia predisponendo una serie di politiche e strumenti attraverso cui incrementare la resilienza dei territori ai cambiamenti climatici presenti e futuri cercando di ottimizzare forme di applicazione e di porre in essere interventi economici mirati.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica ambientale

cambiamento climatico

riconversione industriale