ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03739

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 232 del 04/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: GAGLIARDI MANUELA
Gruppo: MISTO-CAMBIAMO!-10 VOLTE MEGLIO
Data firma: 03/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/10/2019
Stato iter:
15/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2020
BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/05/2020

CONCLUSO IL 15/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03739
presentato da
GAGLIARDI Manuela
testo di
Venerdì 4 ottobre 2019, seduta n. 232

   GAGLIARDI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dal 15 al 18 agosto 2019 circa 300 persone, tra dirigenti e militanti del Partito Radicale insieme all'Osservatorio delle Camere penali italiane, a diversi parlamentari, ai garanti delle persone private della libertà, hanno visitato 70 istituti penitenziari in 17 regioni;

   al 31 luglio 2019 i detenuti ristretti nelle nostre carceri erano 60.254 per una capienza regolamentare di 50.480 e il personale di ogni livello ridotto nel suo organico;

   dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane ci sono stati 29 suicidi;

   la delegazione che ha visitato il carcere di Sanremo il 18 agosto era composta da: avvocato Deborah Cianfanelli; consiglio generale del Partito Radicale; Camera penale La Spezia; avvocato Marco Bosio, ex presidente della Camera penale Sanremo-Imperia; Stefano Petrella, Partito Radicale; Gianpiero Buscaglia, Partito Radicale; Giacomo Giannello, Partito Radicale;

   nel carcere di Sanremo:

    i detenuti presenti sono 269, dei quali 149 stranieri ristretti nei 234 posti regolamentari;

    i detenuti lavoranti alle dipendenze dell'amministrazione sono 58; i lavoranti per conto di imprese e cooperativa sono 4; 2 detenuti semiliberi lavorano alle dipendenze di datori di lavoro esterni;

    12 detenuti sono in trattamento metadonico su 74 detenuti tossicodipendenti; i detenuti con patologie di tipo psichiatrico sono 54;

    i detenuti affetti da epatite C sono 40 ed i sieropositivi sono 3;

    47 ristretti sono in attesa di giudizio di cui imputati 22, appellanti 12 e ricorrenti 13;

    gli agenti di polizia penitenziaria effettivamente in servizio sono 183, mentre la pianta organica ne prevede 201;

    la struttura non è servita da mezzi pubblici di trasporto;

    non esiste il regolamento di istituto in attesa della compilazione della parte di competenza della Asl;

    non vi è mediatore culturale;

    vi è prevalenza di celle da 6 detenuti ed a custodia chiusa;

    vi è scarsa presenza di psichiatri;

    sono presenti n. 2 defibrillatori;

    il reparto ordinario comuni è composto da celle da sei detenuti a regime chiuso. Le ore d'aria sono 9:30-11:30, 13:30-15:30 e quelle di socialità dalle 16:30 alle 19:30;

    sono scarsi gli incontri con gli educatori e si registra scarsità di lavoro;

    si rileva scarsità, se non totale assenza, della parte trattamentale e riabilitativa;

    vi sarebbe impossibilità di ottenere permessi per cure esterne;

    ai definitivi vengono detratte le spese di mantenimento nella misura di euro 112,00 ogni 15 giorni;

    i detenuti lamentano la scarsità delle forniture per igiene personale e di carta igienica (1 rotolo a settimana a testa);

    le celle sono fatiscenti e molto umide;

    sono rarissimi anche gli incontri con gli psicologi;

    alcuni detenuti tossicodipendenti che in libertà erano seguiti dal Sert non sono più stati seguiti dal momento dell'ingresso in carcere;

    il reparto degenza ha celle da 2 a regime chiuso con 2 ore d'aria la mattina e 2 la sera;

    un detenuto soffre di apnee notturne e lamenta che non gli viene messo a disposizione il necessario dispositivo;

    il reparto protetti detiene 53 detenuti. In questo reparto si trova detenuto Boccalatte, ex presidente del tribunale di Imperia, entrato per la «legge spazzacorrotti» nonostante i suoi 78 anni di età –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione descritta in premessa;

   quali iniziative si intendano assumere affinché sia garantito il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;

   quali iniziative intendano adottare il Governo per riportare nella legalità costituzionale il carcere di Sanremo e per porre fine ai trattamenti disumani e degradanti ai quali sono oggigiorno sottoposti i detenuti;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per fronteggiare la gravissima situazione sanitaria.
(4-03739)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 maggio 2020
nell'allegato B della seduta n. 341
4-03739
presentata da
GAGLIARDI Manuela

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame l'interrogante, nel fare riferimento agli esiti della visita presso il carcere di Sanremo effettuata il 18 agosto scorso da una delegazione di dirigenti e militanti del partito radicale insieme all'Osservatorio delle Camere penali italiane, a diversi parlamentari, ai garanti delle persone private della libertà, da cui sono emerse una serie di criticità relative, in particolare, al sovraffollamento carcerario, alle scoperture degli organici di polizia penitenziaria e una serie di altre problematiche tra cui la mancanza del regolamento interno, l'impossibilità di ottenere permessi per cure esterne, la scarsità degli incontri con gli educatori, delle offerte trattamentali e delle forniture per igiene personale, chiede di sapere se il Ministro della giustizia sia a conoscenza della situazione descritta, quali iniziative si intendano assumere affinché sia garantito il rispetto dell'articolo 27 comma 3 della Costituzione, quali iniziative si intendano adottare per riportare nella legalità costituzionale il carcere di Sanremo e porre fine ai trattamenti disumani e degradanti a cui sono sottoposti ogni giorno i detenuti, quali iniziative di competenza si intendano adottare per fronteggiare la gravissima situazione sanitaria.
  Va considerato in premessa che, alla data del 25 novembre 2019, presso la casa di reclusione di Sanremo risultano ristretti 278 detenuti rispetto a 234 posti disponibili, per una percentuale di affollamento pari ai 118,80 per cento, come tale inferiore alla media del Paese che si attesta attorno al 128 per cento.
  Va altresì dato atto del pieno rispetto dei parametri minimi stabiliti dalla Cedu, in quanto 14 detenuti risultano avere a disposizione, nelle rispettive camere di pernottamento, uno spazio compreso tra i 3 e i 4 metri quadrati, mentre i restanti 264 ristretti risultano avere a disposizione uno spazio di vivibilità superiore ai 4 metri quadrati.
  Per quanto riguarda l'elevato numero di detenuti stranieri (162 rispetto ai 116 italiani) va dato atto dell'azione che, in campo internazionale, il Ministero sta già conducendo al fine di favorirne il rimpatrio per l'espiazione del residuo pena nei rispettivi Paesi di origine, proseguendo i negoziati in essere, stipulando nuovi accordi e valorizzando altresì lo strumento dell'espulsione verso i paesi d'origine per quei detenuti la cui pena residua lo consenta.
  In particolare, è fermo proposito di questo dicastero sviluppare e condurre in porto in temi ragionevoli i negoziati già in corso con molti Stati (Capoverde, Filippine, Tunisia, Vietnam, Cina), affinché, in linea con i risultati soddisfacenti già conseguiti nell'anno corrente (Argentina, Colombia, Kosovo, Mali, Libia, Niger, Nigeria, Taiwan, Paraguay) nuovi accordi vengano siglati anche nell'anno venturo e verranno aperti nuovi fronti di dialogo con Paesi come la Bolivia e Cuba.
  Nella medesima direzione deflattiva si iscrive la recente istituzione, presso il Ministero della giustizia, di un tavolo tecnico fra il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ed il dipartimento per gli affari di giustizia con l'obiettivo di stimolare l'adozione e l'esecuzione di provvedimenti di espulsione dei detenuti stranieri
ex articolo 16, comma 5, decreto legislativo n. 286 del 1998 (Testo Unico Immigrazione) verso i Paesi d'origine, velocizzandone le procedure di identificazione all'atto dell'ingresso in carcere attraverso lo sviluppo di una sinergia virtuosa con gli uffici immigrazione delle questure, da un lato, ed i tribunali di sorveglianza, dall'altro, ciascuno per i profili di rispettiva competenza.
  Quanto alla dotazione organica della polizia penitenziaria, presso l'istituto in parola, le maggiori scoperture si registrano nel ruolo dei sovrintendenti, compensate almeno numericamente dall'esubero nel ruolo degli agenti assistenti.
  In ogni caso, al fine di un riequilibrio anche sul piano funzionale, con riferimento alla carenza dei sovrintendenti, va ricordato in questa sede che i vincitori del concorso interno a complessivi 2.851 posti proprio per la nomina alla qualifica di vice sovrintendente, al termine del corso di formazione, costituiranno un bacino significativo a cui attingere per colmare le diffuse scoperture che su tutto il territorio si registrano in questo profilo professionale.
  Si tratta di una misura che si innesta a pieno titolo nel più ampio alveo delle mirate politiche assunzionali perseguite da questo Ministero, anche nel comparto penitenziario.
  A tal riguardo ci si limita a evidenziare che è in atto il corso di formazione anche per i vincitori del concorso a 80 posti di vice commissario, mentre verranno completate le procedure concorsuali a complessivi 49 posti di ispettore superiore ed a complessivi 754 posti di allievo agente. Si provvederà, altresì, al completamento dell'assunzione straordinaria di 1.300 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria — ai sensi dell'articolo 1, commi 382-383, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019) — anche mediante scorrimento delle graduatorie vigenti e verranno inoltre avviate, nei prossimi mesi, le procedure per la copertura dei posti di vice sovrintendenti conseguito all'incremento della dotazione organica previsto dall'articolo 44, comma 8, lettere
b) e b-bis), del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95 (di revisione dei ruoli delle forze di polizia), e alle vacanze disponibili dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018.
  È altresì previsto un programma straordinario di assunzioni per i prossimi anni per un totale di 620 unità di polizia penitenziaria è di 150 unità del comparto funzioni centrali con un impegno di spesa di quasi sei milioni annui per il 2020 e per il 2021.
  In tale direzione, si confida realisticamente di poter disporre, a breve, di un ampio bacino di risorse umane a cui attingere per sanare le varie scoperture di cui risentono gli istituti di tutto il territorio e rispetto a cui saranno tenute in debita considerazione anche le esigenze della casa di reclusione di Sanremo che, comunque, va ricordato, già lo scorso mese di luglio ha fruito di un incremento di 3 unità.
  Per quanto qui di interesse, sempre in relazione alla copertura degli organici, è utile rilevare che non si ravvisano particolari criticità rispetto al personale dell'area trattamentale, essendo in servizio 4 delle 5 unità previste in pianta organica. Tale situazione, comunque, potrà essere agevolmente fronteggiata anche grazie alla procedura concorsuale per n. 50 posti relativi al profilo professionale di funzionario della professionalità giuridico-pedagogica, autorizzata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 giugno 2019, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale 29 agosto 2019, n. 204.
  Per quanto riguarda la mancanza del regolamento interno, va segnalato che sono stati avviati i lavori per la sua predisposizione ed approvazione.
  Non trova conforto in atti l'asserita impossibilità di ottenere permessi per visite esterne, in quanto risulta che dal 1° gennaio 2019 al 18 agosto 2019 sono state effettuate 489 complessive visite in luogo esterno di cura.
  Gli educatori effettuano colloqui all'atto dell'ingresso, su richiesta dei detenuti stessi, in caso di segnalazione da parte di altri operatori e partecipano alle attività di osservazione e all'organizzazione delle iniziative trattamentali e scolastiche.
  Sono presenti due esperti psicologi
ex articolo 80 O.P., convenzionati per 62 ore mensili, per i colloqui con i detenuti e le attività di osservazione.
  A tal fine, si segnala come, da tempo, il fondamentale processo di lavoro dell'osservazione è stato oggetto di sistematizzazione, con la programmazione mensile degli incontri del G.O.T., nell'ottica di conferire massima rilevanza al momento della collegialità e del confronto tra tutte le professionalità, chiamate a interagire, a vario titolo, con il detenuto e, per ciò stesso, componenti il collegio.
  Lo specialista psichiatra è presente nella struttura due volte la settimana.
  In relazione alle attività trattamentali e riabilitative si evidenzia che è attivo un laboratorio Pvc gestito dalla cooperativa sociale art. 27, che impegna giornalmente 3 detenuti, è presente una serra formativa, alla quale partecipano 2 persone detenute, con l'ausilio di un volontario specializzato, settimanalmente, è organizzato, con il coinvolgimento del volontariato, un corso di disegno, al quale partecipano 18 detenuti, durante la stagione invernale si svolge, periodicamente, nei locali del teatro, il cineforum, con l'ausilio di una volontaria, che cura anche la redazione del giornalino d'istituto. Oltre alla possibilità di accesso alla palestra, consentita giornalmente a turnazione, e al campo sportivo, è iniziato, nel mese di ottobre, un corso di calcio al quale partecipano circa 46 detenuti, organizzato in due gruppi con cadenza settimanale. Lo scorso anno è stato organizzato un corso di teatro che si è concluso con una rappresentazione nel mese di maggio 2019, da settembre 2018 è stato attivato un corso di sostegno alla genitorialità, che prosegue anche per il prossimo anno, rivolto sia ai detenuti comuni sia ai detenuti ristretti nel padiglione riservato ai
sex offenders. L'istituto ha avviato una collaborazione con i comuni di Taggia, Riva Ligure e Santo Stefano al mare per la manutenzione di aiuole e vi presta la propria attività un detenuto in regime di articolo 21 O.P., mentre continua la fattiva collaborazione con l'istituzione scolastica per l'offerta di percorsi di alfabetizzazione e di scuola media inferiore e, nel mese di settembre, essendo stato attivato il corso scolastico di istruzione secondaria di secondo grado a indirizzo enogastronomico e di ospitalità alberghiera, al quale sono iscritti 12 detenuti, ed è altresì attivo un corso di lettura, tenuto settimanalmente da due volontarie, al quale partecipano 14 detenuti.
  I lavoranti alle dipendenze dell'amministrazione sono 58; i lavoranti per conto di imprese e cooperative sono 4, mentre 2 detenuti semiliberi lavorano alle dipendenze di datori di lavoro esterni.
  Nell'ottica di coinvolgere il maggior numero di detenuti e in base agli stanziamenti economici assegnati, il lavoro interno è organizzato secondo turnazione e i ristretti vengono avviati all'attività lavorativa sulla base di una graduatoria stilata secondo le previsioni normative dall'ufficio educatori.
  Del pari, non si rileva alcuna specifica criticità nemmeno con riferimento alle forniture per l'igiene personale, in quanto al momento dell'ingresso in istituto al detenuto viene consegnato un
kit completo per l'igiene personale, integrato mensilmente.
  Viene inoltre consegnato materiale specifico per la pulizia delle camere di pernottamento.
  Si segnala, inoltre, che nella giornata del martedì i volontari sono a disposizione della popolazione detenuta per la consegna di generi alimentari e di prodotti per l'igiene personale.
  Il potenziamento complessivo dell'assistenza sanitaria in contesto penitenziario, entro i limiti delle proprie competenze, riveste uno specifico rilievo nell'ambito delle linee programmatiche di questo Dicastero.
  Con specifico riguardo al segnalato incremento di problematiche di natura psicologica e psichiatrica in contesto carcerario, va dato atto che sono in corso progetti per incrementare o istituire nuove sezioni delle A.t.s.m. (articolazioni per la tutela della salute mentale) presso varie strutture carcerarie del territorio.
  Inoltre, si fa presente che è intendimento di questa Amministrazione continuare a sviluppare la progettualità appena descritta, nonché proporre la riattivazione dei lavori del Tavolo di consultazione permanente per la sanità penitenziaria presso la Conferenza unificata, per condividere con il Ministero della salute e le regioni la definizione di un regolamento organizzativo delle Articolazioni per la tutela della salute mentale con l'obiettivo di implementare l'assistenza psichiatrica negli istituti penitenziari, rendere omogenei i criteri di ammissione dei detenuti nelle A.t.s.m. e uniformare l'assistenza sul territorio nazionale.
  Proprio grazie alla necessaria sinergia con il servizio sanitario e con le regioni, si persegue l'obiettivo di ampliare e migliorare il servizio anche attraverso informazioni complete sullo stato di salute dei detenuti, un accesso veloce alle prestazioni sanitarie, un incremento dei reparti di medicina protetta
ex articolo 7, del decreto-legge n. 187 del 1993 ed un rafforzamento del piano nazionale di intervento per la prevenzione dei suicidi in carcere.
  A tal riguardo, per i profili di sua competenza, il Ministero della salute ha evidenziato che sono in corso i lavori del tavolo di consultazione permanente sull'attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008 e del comitato paritetico per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. In particolare, il suddetto dicastero, ha rappresentato che il 15 gennaio 2019 si è svolta l'ultima riunione plenaria che ha tracciato un
focus sulle principali da sviluppare, individuandole nella revisione degli accordi conferenza Stato-regioni e unificata, nel monitoraggio dei cambiamenti del settore e nella ripresa di un governo strategico della problematica gestione delle Rems che, giova ricordare, esulano dalla sfera di competenza di questo Dicastero, ai sensi del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 2012, n. 9.
  Tali propositi si innestano a pieno titolo nel più ampio alveo delle coordinate operative che puntano ad un innalzamento complessivo della qualità della vita detentiva focalizzando particolare attenzione alla valorizzazione dei rapporti familiari e della genitorialità ed al miglioramento dell'offerta trattamentale, con specifico riguardo sia alle attività didattiche, che alle iniziative in campo lavorativo.
  Sotto il primo aspetto assumono particolare rilievo l'adozione di iniziative tese, fra l'altro, ad agevolare i colloqui dei detenuti con i familiari sia favorendone la prenotazione
on line sia soprattutto, a seguito dell'adozione della circolare del 30 gennaio 2020, attraverso l'impiego dell'applicativo Skype for business per i video-colloqui.
  Attualmente già in 122 istituti di reclusione su 190 risulta attivo e funzionante il sistema
Skype — con il 64 per cento di copertura — così come in 12 su 17 tra Icam e asili nido — per una percentuale pari al 75 per cento.
  In parallelo è intendimento di questo Dicastero curare un
restyling logistico-strutturale attraverso l'allestimento e il miglioramento di spazi di accoglienza, animazione e supporto psicologico nelle strutture già esistenti.
  Sul piano trattamentale, occorre evidenziare che l'offerta didattica verrà potenziata e modernizzata sia grazie all'imminente rinnovo del protocollo d'intesa con il Miur, lungo un solco già tracciato dalla recente stipula, lo scorso 11 settembre, del protocollo d'intesa con la Conferenza nazionale poli universitari (Cnupp) che prelude all'elaborazione di linee guida attraverso cui armonizzare i moduli di collaborazione fra atenei e mondo penitenziario, sia attraverso l'impiego del
web per sostenere gli esami a distanza ed espletare gli adempimenti burocratici funzionali e propedeutici.
  Ulteriore stimolo verrà impresso alle iniziative a carattere lavorativo, proseguendo nella diffusione del
format «Mi riscatto per...» ed estendendo la rete di contatti con il mondo imprenditoriale e delle cooperative così da ricreare, in contesto penitenziario, condizioni quanto più analoghe possibile al mercato del lavoro esterno e preparare al meglio i detenuti al re-ingresso nel tessuto produttivo all'atto della loro remissione in libertà.
  Il 14 ottobre scorso il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha istituito un'innovativa articolazione centrale (denominata «Mi riscatto per il futuro») con il compito principale di agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro in contesto detentivo, tra l'altro attraverso la costituzione ed implementazione di una banca dati costantemente aggiornata con le informazioni relative al profilo lavorativo-attitudinale dei soggetti ristretti così da incrementare sensibilmente le attività trattamentali a base lavorativa, favorendo per tale via il re-inserimento sociale.
  È fermo intendimento di questo Ministero valorizzare ed implementare in maniera significativa la funzionalità di tale struttura così da innalzare sensibilmente la percentuale dei detenuti lavoranti, che attualmente si attesta su una percentuale del 28 per cento passando attraverso un radicale rinnovamento dell'impostazione di sistema del lavoro penitenziario. Per tale via si potrà favorire la capillare diffusione di laboratori e progettualità negli istituti di tutto il territorio e la realizzazione di cicli produttivi in cui coinvolgere stabilmente la popolazione detentiva così da assicurarle percorsi formativi e professionali qualificanti, agevolmente spendibili nei vari rami produttivi del mondo del lavoro, in tal modo facilitando sensibilmente il percorso di recupero e reinserimento sociale.
  È del tutto ragionevole ritenere, in conclusione, che i propositi operativi sin qui sintetizzati impatteranno favorevolmente sulle condizioni e sulla qualità della vita detentiva in maniera trasversale su tutti gli istituti penitenziari tra cui, evidentemente, anche la casa di reclusione di Sanremo.
  

Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

trattamento crudele e degradante

partito radicale