ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03709

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 230 del 01/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: BRUNO BOSSIO VINCENZA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/10/2019
Stato iter:
02/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/04/2020
BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/04/2020

CONCLUSO IL 02/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03709
presentato da
BRUNO BOSSIO Vincenza
testo di
Martedì 1 ottobre 2019, seduta n. 230

   BRUNO BOSSIO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dal 15 al 18 agosto 2019 circa 300 persone, tra dirigenti del Partito Radicale insieme all'Osservatorio delle Camere penali italiane, parlamentari, garanti delle persone private della libertà, hanno visitato 70 istituti penitenziari in 17 regioni;

   al 31 luglio 2019 i detenuti ristretti nelle nostre carceri erano 60.254 per una capienza regolamentare di 50.480 e il personale di ogni livello ridotto nel suo organico;

   dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane ci sono stati 29 suicidi;

   la delegazione che ha visitato la casa circondariale di Reggio Calabria «Panzera» ha potuto rilevare che, al 16 agosto 2019, i detenuti presenti erano 185 detenuti con una capienza regolamentare di 183 posti di cui 2 non disponibili, 128 in attesa di giudizio definitivo, di cui 78 in attesa del primo grado, 45 appellanti e 5 ricorrenti con una percentuale quasi del 70 per cento;

   le sezioni maschili e femminili presentano stanze di pernottamento con ben 5 detenuti, nell'unica cella adibita a disabili che ospitava due persone su sedia a rotelle e due detenuti posti in loro ausilio vi era un bagno in condizioni degradate con gli accessori ed i sanitari corrosi;

   l'area sanitaria offre un servizio medico ed infermieristico h 24 anche se si registrano ritardi nelle visite specialistiche malgrado siano sollecitate dal personale penitenziario. Da mesi non si effettuano radiografie in quanto i macchinari, pur se nuovi, presentano un guasto non ancora riparato. La sezione di osservazione psichiatrica, unica per tutta la Calabria, è occupata da ben 3 detenuti in attesa di valutazione sanitaria; i detenuti con patologie di tipo psichiatrico sono 54. L'assenza di un sistema di aerazione adeguata e soprattutto la carenza di congelatori per la conservazione di alimenti rende ancor più difficile questo periodo di particolare calore;

   il personale di polizia penitenziaria, con una pianta organica di 190 posti, risulta coperto da 183 agenti di cui effettivi solo 162. La presenza di soli 7 ispettori su 27 previsti e la dislocazione degli stessi tra i due plessi reggini, «Panzera» ed «Arghillà», complica e non poco la gestione non solo del personale privo di figure intermedie qualificate, ma anche dei detenuti in relazione alle carenti attività. Sono 7 gli educatori per entrambi gli istituti penitenziari, Panzera ed Arghillà, altre a uno psicologo part-time. 12 sono i detenuti affetti da tossicodipendenza, di cui 1 trattato con terapia metadonica;

   sono previste solo 4 ore e mezzo cosiddetta «d'aria» e senza «celle aperte». I detenuti che svolgono attività lavorativa per l'amministrazione penitenziaria sono 28. All'interno della sezione femminile si è riscontrata la presenza di 5 donne in un'unica cella con la schermatura delle relative finestre per impedire comunicazioni con l'esterno, che rendono la convivenza poco tollerabile –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione descritta in premessa;

   quali iniziative intendano assumere affinché sia garantito il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;

   quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo per riportare nella legalità costituzionale il carcere «Panzera» e per porre fine ai trattamenti inumani e degradanti ai quali sono sottoposti i detenuti;

   quali iniziative di competenza si intenda adottare per fronteggiare la gravissima situazione sanitaria;

   se e in quale modo intendano intervenire al fine di garantire un adeguato livello di assistenza alla popolazione reclusa, in generale nelle carceri italiane e, in particolare, a quella ristretta del carcere «Panzera»;

   quali iniziative di competenza si intendano adottare per vigilare affinché venga garantito il diritto alla salute dei detenuti, considerata la presenza di un così alto numero di casi psichiatrici e di tossicodipendenti.
(4-03709)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 2 aprile 2020
nell'allegato B della seduta n. 323
4-03709
presentata da
BRUNO BOSSIO Vincenza

  Risposta. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame l'interrogante, nel fare riferimento agli esiti della visita presso il carcere «Panzera» di Reggio Calabria effettuata il 16 agosto 2019 da una delegazione dei Radicali italiani, da cui sono emerse una serie di criticità relative, in particolare, al sovraffollamento della popolazione detenuta alla carenza di organico della polizia penitenziaria ivi in servizio, alle condizioni di degrado dell'unica cella adibita a detenuti disabili, ad una serie di problematiche relative all'assistenza sanitaria, chiede di sapere se il Ministro della giustizia sia a conoscenza della situazione descritta, quali iniziative si intendano assumere affinché sia garantito il rispetto dell'articolo 27 comma 3 della Costituzione, quali iniziative di competenza si intendano adottare per riportare nella legalità il carcere di «Panzera» e porre fine ai trattamenti disumani e degradanti a cui sono sottoposti ogni giorno i detenuti, quali iniziative di competenza si intendano adottare per fronteggiare la grave situazione sanitaria, quali iniziative si intendano adottare per vigilare affinché venga garantito il diritto alla salute dei detenuti, considerata la presenza di un così alto numero di casi psichiatrici e di tossicodipendenza.
  Va considerato in premessa che, alla data del 21 novembre 2019, la casa circondariale «Panzera» di Reggio Calabria si connota per una virtuosa controtendenza rispetto a buona parte delle strutture penitenziarie del Paese, in quanto a fronte di 186 posti disponibili vi sono 163 detenuti, di tal che non si registra alcuna situazione di sovraffollamento.
  Ne consegue il pieno rispetto dei limiti dimensionali minimi stabiliti dalla CEDU.
  Quanto alla dotazione organica della polizia penitenziaria, presso l'istituto in parola, le principali scoperture si registrano nel ruolo dei sovrintendenti, numericamente compensate dagli esuberi nel ruolo dei funzionari, degli ispettori e degli agenti/assistenti.
  In ogni caso, al fine di un riequilibrio anche sul piano funzionale, con riferimento alla carenza dei sovrintendenti, va ricordato in questa sede che i vincitori del concorso interno a complessivi 2.851 posti proprio per la nomina alla qualifica di vice sovrintendente, al termine del corso di formazione, costituiranno un bacino significativo a cui attingere per colmare le diffuse scoperture che su tutto il territorio si registrano in questo profilo professionale.
  Si tratta di una misura che si innesta a pieno titolo nel più ampio alveo delle mirate politiche assunzionali perseguite da questo Ministero, anche nel comparto penitenziario.
  A tal riguardo ci si limita a evidenziare che è in atto il corso di formazione anche per i vincitori del concorso a 80 posti di vice commissario, mentre verranno completate le procedure concorsuali a complessivi 49 posti di ispettore superiore ed a complessivi 754 posti di allievo agente. Si provvederà, altresì, al completamento dell'assunzione straordinaria di 1.300 allievi agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria — ai sensi dell'articolo 1, commi 382-383, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di bilancio 2019) — anche mediante scorrimento delle graduatorie vigenti e verranno inoltre avviate, nei prossimi mesi, le procedure per la copertura dei posti di vice sovrintendenti conseguito all'incremento della dotazione organica previsto dall'articolo 44, comma 8, lettere
b) e b-bis), del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95 (di revisione dei ruoli delle forze di polizia), e alle vacanze disponibili dal 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2018.
  È altresì previsto un programma straordinario di assunzioni per i prossimi anni per un totale di 620 unità di Polizia penitenziaria e di 150 unità del comparto funzioni centrali con un impegno di spesa di quasi sei milioni annui per il 2020 e per il 2021.
  In tale direzione, si confida realisticamente di poter disporre, a breve, di un ampio bacino di risorse umane a cui attingere per sanare le varie scoperture di cui risentono gli istituti di tutto il territorio e rispetto a cui saranno tenute in debita considerazione anche le esigenze della casa circondariale di «Panzera» di Reggio Calabria che, comunque, va ricordato, già lo scorso mese di luglio ha fruito di un incremento di 8 unità.
  In merito all'assunto secondo cui «...nell'unica camera di pernottamento adibita a disabili vi era un bagno in condizioni degradate con gli accessori e i sanitari corrosi...», risulta a questo Ministero che il bagno è stato completamente ristrutturato e reso a norma per l'utilizzo da parte di persone disabili.
  Con specifico riguardo alle lamentate criticità relative all'assistenza sanitaria, si rileva in primo luogo che si sta provvedendo al ripristino del funzionamento del macchinario per le radiografie, essendo stata già ordinata la componente necessaria e che,
medio tempore, ai detenuti è comunque garantito il servizio di radiografia tramite apposite visite ambulatoriali.
  In secondo luogo, in relazione alle problematiche afferenti alla Sezione di osservazione psichiatrica, si precisa che, a fronte di una capienza massima di 5 posti, allo stato vi risultano allocati 3 detenuti che sono regolarmente visitati e assistiti dal personale dell'area sanitaria nonché dallo specialista psichiatra che garantisce la propria presenza, dal lunedì al venerdì.
  In termini più generali, occorre sottolineare che il potenziamento complessivo dell'assistenza sanitaria in contesto penitenziario, entro i limiti delle proprie competenze, riveste uno specifico rilievo nell'ambito delle linee programmatiche di questo Dicastero.
  Con specifico riguardo al segnalato incremento di problematiche di natura psicologica e psichiatrica in contesto carcerario, va dato atto che sono in corso progetti per incrementare o istituire nuove sezioni delle A.T.S.M. (articolazioni per la tutela della salute mentale) presso varie strutture carcerarie del territorio.
  Inoltre, si fa presente che è intendimento di questa Amministrazione continuare a sviluppare la progettualità appena descritta, nonché proporre la riattivazione dei lavori del tavolo di consultazione permanente per la sanità penitenziaria presso la conferenza unificata, per condividere con il Ministero della salute e le regioni la definizione di un regolamento organizzativo delle Articolazioni per la tutela della salute mentale con l'obiettivo di implementare l'assistenza psichiatrica negli istituti penitenziari, rendere omogenei i criteri di ammissione dei detenuti nelle A.T.S.M. e uniformare l'assistenza sul territorio nazionale.
  Proprio grazie alla necessaria sinergia con il servizio sanitario e con le regioni, si persegue l'obiettivo di ampliare e migliorare il servizio anche attraverso informazioni complete sullo stato di salute dei detenuti, un accesso veloce alle prestazioni sanitarie, un incremento dei reparti di medicina protetta
ex articolo 7 del decreto-legge n. 187 del 1993 ed un rafforzamento del Piano nazionale di intervento per la prevenzione dei suicidi in carcere.
  A tal riguardo, per i profili di sua competenza, il Ministero della salute ha evidenziato che sono in corso i lavori del tavolo di consultazione permanente sull'attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008 e del comitato paritetico per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari. In particolare, il suddetto Dicastero, ha rappresentato che il 15 gennaio 2019 si è svolta l'ultima riunione plenaria che ha tracciato un
focus sulle principali azioni da sviluppare, individuandole nella revisione degli accordi conferenza Stato-regioni e Unificata, nel monitoraggio dei cambiamenti del settore e nella ripresa di un governo strategico della problematica gestione delle REMS che, giova ricordare, esulano dalla sfera di competenza di questo Dicastero, ai sensi del decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, convertito con modificazioni dalla legge 17 febbraio 2012, n. 9.
  Tali propositi si innestano a pieno titolo nel più ampio alveo delle coordinate operative che puntano ad un innalzamento complessivo della qualità della vita detentiva focalizzando particolare attenzione alla valorizzazione dei rapporti familiari e della genitorialità ed al miglioramento dell'offerta trattamentale, con specifico riguardo sia alle attività didattiche, che alle iniziative in campo lavorativo.
  Sotto il primo aspetto assumono particolare rilievo l'adozione di iniziative tese, fra l'altro, ad agevolare i colloqui dei detenuti con i familiari sia favorendone la prenotazione
on line sia soprattutto, a seguito dell'adozione della circolare del 30 gennaio 2020, attraverso l'impiego dell'applicativo Skype for business per i videocolloqui.
  Attualmente già in 122 istituti di reclusione su 190 risulta attivo e funzionante il sistema
Skype — con il 64 per cento di copertura — così come in 12 su 17 tra ICAM e asili nido — per una percentuale pari al 75 per cento.
  In parallelo è intendimento di questo Dicastero curare un
restyling logistico-strutturale attraverso l'allestimento e il miglioramento di spazi di accoglienza, animazione e supporto psicologico nelle strutture già esistenti.
  Sul piano trattamentale, occorre evidenziare che l'offerta didattica verrà potenziata e modernizzata sia grazie all'imminente rinnovo del protocollo d'intesa con il Miur, lungo un solco già tracciato dalla recente stipula, l'11 settembre 2019, del protocollo d'intesa con la Conferenza nazionale poli universitari (CNUPP) che prelude all'elaborazione di linee guida attraverso cui armonizzare i moduli di collaborazione fra atenei e mondo penitenziario, sia attraverso l'impiego del
web per sostenere gli esami a distanza ed espletare gli adempimenti burocratici funzionali e propedeutici.
  Ulteriore stimolo verrà impresso alle iniziative a carattere lavorativo, proseguendo nella diffusione del
format «Mi riscatto per...» ed estendendo la rete di contatti con il mondo imprenditoriale e delle cooperative così da ricreare, in contesto penitenziario, condizioni quanto più analoghe possibile al mercato del lavoro esterno e preparare al meglio i detenuti al re-ingresso nel tessuto produttivo all'atto della loro remissione in libertà.
  Il 14 ottobre 2019 il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha istituito un'innovativa articolazione centrale (denominata «Mi riscatto per il futuro» con il compito principale di agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro in contesto detentivo, tra l'altro attraverso la costituzione ed implementazione di una banca dati costantemente aggiornata con le informazioni relative al profilo lavorativo-attitudinale dei soggetti ristretti così da incrementare sensibilmente le attività trattamentali a base lavorativa, favorendo per tale via il re-inserimento sociale.
  È fermo intendimento di questo Ministero valorizzare ed implementare in maniera significativa la funzionalità di tale struttura così da innalzare sensibilmente la percentuale dei detenuti lavoranti, che attualmente si attesta su una percentuale del 28 per cento, passando attraverso un radicale rinnovamento dell'impostazione di sistema del lavoro penitenziario.
  Per tale via si potrà favorire la capillare diffusione di laboratori e progettualità negli istituti di tutto il territorio e la realizzazione di cicli produttivi in cui coinvolgere stabilmente la popolazione detentiva così da assicurarle percorsi formativi e professionali qualificanti, agevolmente spendibili nei vari rami produttivi del mondo del lavoro, in tal modo facilitando sensibilmente il percorso di recupero e reinserimento sociale.
  È del tutto ragionevole ritenere, in conclusione, che i propositi operativi sin qui sintetizzati impatteranno favorevolmente sulle condizioni e sulla qualità della vita detentiva in maniera trasversale su tutti gli istituti penitenziari tra cui, evidentemente, anche la casa circondariale «Panzera» di Reggio Calabria.
  

Il Ministro della giustizia: Alfonso Bonafede.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

amministrazione del personale

trattamento crudele e degradante