ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03707

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 230 del 01/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: BRUNO BOSSIO VINCENZA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/10/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/10/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03707
presentato da
BRUNO BOSSIO Vincenza
testo di
Martedì 1 ottobre 2019, seduta n. 230

   BRUNO BOSSIO. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   dal 15 al 18 agosto 2019 circa 300 persone, tra dirigenti e militanti del Partito Radicale, insieme all'Osservatorio delle Camere penali italiane, a diversi parlamentari, ai garanti delle persone private della libertà, hanno visitato 70 istituti penitenziari in 17 regioni;

   al 31 luglio 2019 i detenuti ristretti nelle nostre carceri erano 60.254 per una capienza regolamentare di 50.480 e il personale di ogni livello così ridotto nel suo organico;

   dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane ci sono stati 29 suicidi;

   la delegazione che ha visitato ha visitato la casa circondariale di Reggio Calabria «Arghillà» il 17 agosto 2019 ha potuto rilevare che, al 17 agosto, i detenuti sono 365 di cui 213 definitivi, 93 in attesa di primo giudizio, 51 stranieri e nessun mediatore culturale, con una capienza regolamentare di 302 posti in 89 «camere di pernottamento». Sono 64, di cui 3 all'estero, i detenuti che svolgono attività lavorativa, la maggior parte delle celle ospita tra 7 ed 8 detenuti su letti posti sistematicamente l'uno sull'altro sino al terzo livello. Usufruiscono di un unico bagno senza bidet, attendendo il proprio turno per i bisogni fisiologici o per potersi lavare, quando l'acqua, dopo ore di assenza, esce improvvisamente dai rubinetti. Molti bagni presentano pareti invase dalla muffa. In generale, lo spazio disponibile non rispetta gli standard previsti dal Ministero della giustizia in nessuna delle celle, da 6, da 7 o da 8 persone;

   il personale di polizia penitenziaria, con 112 effettivi su una pianta organica di 160, è costretto ad usufruire di una caserma, posta all'interno della struttura, in condizioni di degrado assoluto;

   sono 7 gli educatori ed 1 è lo psicologo presente una volta a settimana, oltre ad 1 esperto a ore;

   nonostante numerosi siano i detenuti problematici e l'ultimo suicidio si sia verificato alcune settimane addietro proprio ad Arghillà. L'area sanitaria ha un'assistenza infermieristica garantita dalle 7 alle 22, circa 20 sono i detenuti che presentano disturbi di natura psichiatrica, mentre 43 sono in carico al Sert per le tossicodipendenze;

   pur in presenza di strumenti e gabinetti medici attrezzati, le prestazioni specialistiche, per ragioni tutte interne all'azienda sanitaria provinciale, sono estremamente dilatate nel tempo e durante la visita è stato riferito che, sino al mese di marzo 2019, vi erano oltre 390 prestazioni specialistiche richieste ed ancora inevase;

   ad Arghillà si trovano numerosi detenuti in regime di alta sicurezza, con pene lunghe da espiare, trasferiti là per il sovraffollamento delle sedi di assegnazione, costretti a trascorrere le loro giornate senza alcuna attività specifica –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione descritta in premessa;

   quali iniziative intendano assumere affinché sia garantito il rispetto del terzo comma dell'articolo 27 della Costituzione;

   quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo per riportare nella legalità costituzionale il carcere di Reggio Calabria «Arghillà» e per porre fine ai trattamenti disumani e degradanti ai quali sono oggigiorno sottoposti i detenuti;

   quali iniziative di competenza si intendano assumere per fronteggiare la gravissima situazione sanitaria;

   se e in quale modo il Governo intenda intervenire al fine di garantire un adeguato livello di assistenza alla popolazione reclusa, più in generale nelle carceri italiane e in particolare a quella ristretta presso il carcere «Arghillà» di Reggio Calabria;

   quali iniziative di competenza si intendano assumere per vigilare affinché venga garantito il diritto alla salute dei detenuti, considerata la presenza di un così alto numero di casi psichiatrici e di tossicodipendenti.
(4-03707)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trattamento crudele e degradante

detenuto

soppressione di posti di lavoro