ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03658

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 228 del 27/09/2019
Firmatari
Primo firmatario: CARETTA MARIA CRISTINA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 26/09/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26/09/2019
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/09/2019
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 01/10/2019
Stato iter:
14/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2020
SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/10/2020

CONCLUSO IL 14/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03658
presentato da
CARETTA Maria Cristina
testo di
Venerdì 27 settembre 2019, seduta n. 228

   CARETTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi è stato approvato dal Parlamento austriaco un emendamento che impegna il Governo di Vienna ad avviare nuovi colloqui con l'Alto Adige e l'Italia per poi presentare una proposta legislativa per la concessione del doppio passaporto ai cittadini italiani di lingua tedesca e ladina residenti nella provincia autonoma di Bolzano;

   in risposta all'interrogazione n. 4-01808 a firma dei senatori Ciriani, Rauti, Urso, Fazzolari, il Governo pro tempore ha chiarito «di aver manifestato a più riprese alle autorità austriache la ferma contrarietà dell'Italia all'iniziativa della doppia cittadinanza per le minoranze linguistiche dell'Alto Adige sin dal momento in cui è stata inserita nel programma di governo dalla coalizione dei Popolari (OVP) dell'ex cancelliere Kurz e dei Liberal-nazionali dell'ex vice cancelliere Strache (FPO). Sempre in risposta all'interrogazione sopracitata, il Governo ha ribadito che “a fronte delle dichiarazioni da parte di esponenti dell'ex Governo austriaco di voler procedere con l'iniziativa soltanto ‘d'intesa’ con Roma, è stata puntualmente ricordata l'indisponibilità dell'Italia verso ogni forma e ogni livello di discussione sul tema, trattandosi di un'iniziativa che vede l'Italia categoricamente contraria e della quale non si condividono i presupposti giuridici né si intravede l'opportunità politica. Vienna è pertanto ben consapevole che l'Italia non è disposta a sedersi ad alcun tavolo che abbia ad oggetto questa tematica”»;

   una posizione di contrarietà espressa più volte sia dal Presidente del Consiglio dei ministri Conte, che dal Ministro pro tempore Moavero Milanesi. In occasione dell'incontro bilaterale svoltosi a Roma nel settembre 2018, il Presidente del Consiglio dei ministri ha ribadito chiaramente al cancelliere Kurz la contrarietà al progetto. Sempre in settembre, il Ministro pro tempore Moavero Milanesi ha inoltre declinato l'invito del Ministro degli esteri Kneissl per un incontro bilaterale a Vienna;

   si è trattato di un segnale forte, a testimonianza della ferma intenzione italiana di respingere eventuali sviluppi del progetto. In quell'occasione, con un comunicato, si era chiarito che la causa di tale rinuncia era da ricondurre appunto alle ricorrenti affermazioni circa lo studio di un disegno di legge da parte del Governo austriaco per conferire la cittadinanza dell'Austria e il relativo passaporto ai cittadini italiani dell'Alto Adige di lingua tedesca e ladina;

   in parallelo, su precisa istruzione della Farnesina, l'ambasciatore italiano a Vienna ha puntualmente ribadito con le autorità austriache la posizione di fermezza a più riprese e in tutte le sedi opportune, ad ogni occasione in cui il progetto è stato evocato –:

   quali iniziative intenda attuare al riguardo il Governo e se ritenga di confermare la linea posta in essere dal precedente Governo.
(4-03658)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 ottobre 2020
nell'allegato B della seduta n. 408
4-03658
presentata da
CARETTA Maria Cristina

  Risposta. — Il 19 settembre 2019 il Parlamento austriaco ha approvato una mozione che ha riproposto il tema della concessione del passaporto austriaco alla minoranza tedesca e ladina residente nella provincia autonoma di Bolzano. Si tratta di una delibera improntata a strategie pre-elettorali e su un piano comunque differente rispetto a quanto il precedente governo austriaco, sempre guidato dal cancelliere Sebastian Kurz (partito popolare austriaco, ÖVP) ma appoggiato dal Partito liberale austriaco FPÖ, aveva introdotto nel proprio programma.
  La mozione di settembre del Parlamento di Vienna si collegava in maniera diretta all'idea di una pretesa «funzione di tutela» austriaca nei confronti della componente di madrelingua tedesca e ladina residente in Alto Adige - Sud Tirolo (circa 330.000 su 450.000 abitanti), non di aiuto per i rapporti politici bilaterali tra Roma e Vienna.
  Come ricorda l'interrogante, la risposta fornita all'interrogazione n. 4-01808 dei senatori Ciriani, Rauti, Urso e Fazzolari era stata molto chiara sulla ferma contrarietà del Governo italiano ad un possibile disegno di legge sul cosiddetto «doppio passaporto», poi mai presentato.
  Il dettagliato programma del nuovo Governo Kurz, insediatosi il 7 gennaio 2020 sulla base di un'alleanza con i Verdi (quindi successivamente all'approvazione della mozione del Parlamento austriaco del settembre 2019), non contempla più il progetto di «doppio passaporto». Questo sviluppo può essere considerato un successo politico-diplomatico della chiara posizione assunta dalle autorità italiane nei confronti delle autorità austriache.
  Ad ogni modo, qualora una tale proposta dovesse riemergere, il Governo italiano ribadirebbe con fermezza la posizione di completo rifiuto e continuerebbe a negare qualsiasi possibilità di «colloquio a tre» (Roma, Vienna e Bolzano) su tale argomento che fosse proposto da Vienna.
  La netta contrarietà a qualsiasi forma di affermazione o addirittura esercizio della pretesa «funzione di tutela» sull'Alto Adige-Sud Tirolo, di cui la proposta di concessione del passaporto è stata chiara espressione, trova infatti solide ragioni sul piano non solo diplomatico ma anche del diritto internazionale, configurandosi come violazione del principio di non ingerenza negli affari interni di un altro Stato.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Ivan Scalfarotto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Capo di governo

proposta di legge

regione alpina