ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03551

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 222 del 09/09/2019
Firmatari
Primo firmatario: BATTILOCCHIO ALESSANDRO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/09/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/09/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03551
presentato da
BATTILOCCHIO Alessandro
testo di
Lunedì 9 settembre 2019, seduta n. 222

   BATTILOCCHIO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la gestione separata Inps è un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati e nasce con la legge n. 335 del 1995 (articolo 2, comma 26) di riforma del sistema pensionistico, anche nota come «riforma Dini». Scopo della riforma pensionistica fu, fra gli altri, quello di assicurare la tutela previdenziale a categorie di lavoratori fino ad allora escluse. Con tale legge si intervenne essenzialmente in tre modi: disponendo la costituzione di nuovi fondi previdenziali; aggregando alcune categorie di professionisti a casse professionali già esistenti; disponendo l'iscrizione alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, per alcune categorie di lavoratori tra cui: liberi professionisti per i quali non era prevista alcuna cassa previdenziale, la quasi totalità di coloro che operavano forme di collaborazione coordinata e continuativa e i venditori a domicilio;

   in tale contesto contributivo sono stati inseriti anche, ai sensi dell'articolo 86 del Testo unico degli enti locali, i sindaci, i presidenti di provincia, i presidenti di comunità montane, di unioni di comuni e di consorzi fra enti locali, gli assessori provinciali e gli assessori dei comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, i presidenti dei consigli dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, i presidenti dei consigli provinciali e presidenti dei consigli circoscrizionali, che alla data di assunzione dell'incarico sono iscritti o continuano ad essere iscritti ad una gestione previdenziale non di lavoro dipendente, ma sono in aspettativa retribuita, oppure a quella di lavoro dipendente;

   l'aliquota contributiva di base per gli amministratori locali, dal 2018, è pari al 33 per cento (articolo 2, comma 57, della legge n. 92 del 2012). A seconda dei casi, inoltre, sono dovute le addizionali dello 0,50 per cento per maternità, assegni familiari, malattia, dello 0,22 per cento (decreto ministeriale 12 luglio 2007) e dello 0,51 per cento (indennità disoccupazione, legge n. 81 del 2017). Questo sistema di versamento dei contributi risulta ampiamente sconveniente per gran parte degli amministratori locali che, come noto, mettono sovente la loro carriera lavorativa in secondo piano per mettersi al servizio della collettività –:

   se il Ministro interrogato non ritenga necessario assumere iniziative per modificare la disciplina richiamata in premessa così da porre fine ai disagi causati dalla medesima agli amministratori locali, già ampiamente svantaggiati.
(4-03551)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente locale

pensione complementare

libera professione