ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03506

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 220 del 01/08/2019
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/08/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/08/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03506
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Giovedì 1 agosto 2019, seduta n. 220

   CIRIELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in qualità di parlamentare della Repubblica italiana, nelle settimana scorse l'interrogante ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di appartenenti alle forze dell'ordine, riconosciuti vittime del dovere nella graduatoria pubblicata nel mese di marzo 2019, riguardanti un eventuale ritardo da parte degli uffici preposti per la liquidazione dei benefìci economici che la legge attribuisce alle vittime del dovere; i ritardi per quanto riguarda le forze dell'ordine (appartenenti alla polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale, polizia penitenziaria, polizie municipali), di competenza del Ministero dell'interno, sarebbero dovuti alla mancata, ovvero ritardata, sottoscrizione dei decreti attuativi da parte del capo della polizia. In relazione a tali segnalazioni l'interrogante riceveva altresì conferma dall'ufficio preposto «vittime del dovere», e cioè di essere – effettivamente – in attesa della firma del capo della polizia;

   per tale ragione, in data 17 luglio 2019, l'interrogante ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell'interno Matteo Salvini, per quanto di competenza, che presenta, tra l'altro, toni lievi e sicuramente non accusatori e con la quale, per di più, si dava anche conto dei ritardi dovuti al cospicuo numero delle pratiche da definire e si chiedeva, come da prassi, se i fatti risultassero confermati e, nel caso, quali urgenti iniziative di competenza il Ministro interrogato intendesse adottare. Azione non solo legittima, essendo prerogativa dei parlamentari svolgere una funzione di controllo sull'operato del Governo, ma anche giustificata dalle segnalazioni pervenute all'interrogante. È dovere dell'interrogante, come di ogni altro parlamentare, presentare interrogazioni su determinati fatti, atti o comportamenti che richiedano dei chiarimenti da parte dei Ministri competenti affinché si attivino controlli e verifiche finalizzate all'accertamento della verità;

   in relazione alla suddetta interrogazione si pubblicava un comunicato stampa atteso che si è ritenuto opportuno per dare una risposta a tutti i cittadini interessati alla questione;

   all'interrogazione non è stata data risposta sui fatti contestati bensì una replica a giudizio dell'interrogante sgarbata, offensiva e arrogante, diffusa addirittura a mezzo stampa, da parte del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, lesiva delle prerogative costituzionali dei parlamentari;

   questa la parte di essa che si ritiene oltremodo oltraggiosa: «attribuire responsabilità inesistenti, additando al pubblico ludibrio pubblici Funzionari, parandosi dietro pilateschi “pare” e senza svolgere la ben che minima verifica, è un comportamento riprovevole che qualifica, in negativo, solo chi se ne rende attore»;

   a parere dell'interrogante, l'espressione de qua è del tutto insussistente, oltre che diffamatoria e oltraggiosa; appare necessario ricordare che l'interrogazione parlamentare, in quanto atto di sindacato ispettivo, trae origine da segnalazioni (di privati cittadini, di organi di stampa) la cui veridicità va accertata dai Ministri competenti e che pertanto l'uso di un linguaggio dubitativo e condizionale è del tutto legittimo. Un parlamentare non può svolgere le sue funzioni con il timore di essere ingiustamente attaccato e «sbeffeggiato» da un rappresentante di un Ministero, e, tra l'altro, se così fosse, verrebbero lesi i princìpi costituzionali posti a tutela dell'azione politica dei parlamentari di cui agli articoli 67 e 68 della Costituzione;

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intenda porre in essere al riguardo, anche al fine di tutelare le funzioni costituzionali dei parlamentari della Repubblica Italiana e affinché simili ingiustificati attacchi non possano compromettere gli spazi di democrazia nella nostra Nazione, nonché, per quanto di competenza, per accertare eventuali responsabilità in ordine alla replica del Dipartimento di pubblica sicurezza richiamata in premessa.
(4-03506)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

privilegio

parlamentare

sicurezza pubblica