ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03505

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 220 del 01/08/2019
Firmatari
Primo firmatario: ROTONDI GIANFRANCO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/08/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/08/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03505
presentato da
ROTONDI Gianfranco
testo di
Giovedì 1 agosto 2019, seduta n. 220

   ROTONDI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente impone di promuovere sistemi che privilegino l'uso di prodotti e sistemi riutilizzabili sostenibili e non tossici in luogo dei prodotti monouso;

   la citata direttiva impone agli Stati membri di adottare le misure necessarie per conseguire una riduzione ambiziosa e duratura del consumo dei prodotti di plastica monouso elencati nella parte A dell'allegato, in linea con gli obiettivi generali della politica dell'Unione in materia di rifiuti, in particolare la prevenzione dei rifiuti, in modo da portare a una sostanziale inversione delle crescenti tendenze di consumo; siffatte misure intendono produrre entro il 2026 una riduzione quantificabile del consumo dei prodotti di plastica monouso elencati nella parte A dell'allegato sul territorio dello Stato membro rispetto al 2022;

   entro il 3 luglio 2021 gli Stati membri sono obbligati a preparare una descrizione delle misure adottate ai fini della ridetta riduzione delle plastiche monouso, notificandola alla Commissione e rendendola pubblica;

   altri Paesi europei (Regno Unito) hanno già posto in essere delle azioni positive rispetto a questo delicatissimo tema; in Italia la normativa è ancora applicata a macchia di leopardo (Riviera Adriatica, litorale campano, Napoli, alto Tirreno, Liguria, Sicilia) non essendoci ancora una regolamentazione uniforme;

   l'individuazione di macchine per un packaging compatibile con l'ambiente richiede tempi e valutazioni rispetto alla produttività e alla capacità di ottenere un prodotto che sia realmente di tutela per l'ambiente e che, soprattutto, non generi altre tipologie problemi. A titolo esemplificativo, è noto che è in commercio una cannuccia, probabilmente a base mais, edibile dopo l'uso: tuttavia, la coltivazione del mais necessita di molta acqua, risorsa che, come noto, si sta drasticamente riducendo nel corso del tempo;

   risulta, inoltre, all'interrogante che dotarsi di macchinari atti allo scopo presuppone tempi lunghi che saranno necessariamente troppo lunghi, se non si affronta la problematica in questione con le tempistiche imposte dalla complessità della materia, rischiando altrimenti di incappare nell'ennesima procedura d'infrazione dell'Unione europea;

   è certamente indispensabile spendere di più a tutela dell'ambiente, ma è parimenti indispensabile fornire al comparto industriale un quadro normativo di riferimento certo entro il quale potersi muovere –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno di adottare le opportune iniziative di natura normativa e amministrativa, volte a consentire al comparto industriale del nostro Paese di adeguarsi per tempo ai complessi e stringenti obblighi derivanti dalla normativa europea in materia;

   se non ritenga opportuno indirizzare l'azione di Governo, in sede di applicazione della predetta direttiva, affinché siano incentivate e favorite misure atte all'impiego di prodotti adatti a un uso multiplo e idonei a essere riutilizzati e riciclati;

   se non ritenga opportuno adottare idonee iniziative, anche normative, finalizzate a evitare che l'adempimento degli obblighi europei in materia di riduzione del consumo dei prodotti di plastica monouso non comporti restrizioni dei mercati sproporzionate e discriminatorie, atteso che tali restrizioni sono previste solo quale facoltà e non quale obbligo in capo agli Stati membri (in linea con il disposto dell'articolo 4 della direttiva 2019/904/UE).
(4-03505)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cerealicoltura

protezione dell'ambiente

applicazione del diritto comunitario