Legislatura: 18Seduta di annuncio: 219 del 31/07/2019
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 31/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 31/07/2019 BALDINI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 31/07/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/07/2019
LOLLOBRIGIDA, ZUCCONI e BALDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
fonti di stampa hanno riportato la notizia che l'amministratore delegato di Enel s.p.a. starebbe avviando un progetto per ricondurre tutte le attività italiane del gruppo a una nuova, unica società, dipendente dalla capogruppo ed a sua volta controllante sulle attività italiane;
si tratterebbe, in sostanza, di riproporre anche per le attività italiane lo stesso schema societario già applicato a tutte le controllate estere, le cui attività sono state appunto staccate dalla holding e ricondotte a «newco», sub holding;
non è noto agli interroganti se del progetto sia stato informato neanche l'azionista di riferimento, il Ministero dell'economia e delle finanze, che, con il 23,6 per cento del capitale, è il socio di maggioranza;
non sarebbero ancora stati studiati né gli extracosti, che sarebbero da ricondurre all'allungamento non giustificato della catena di comando (più cda, più persone, più costi) e alla doppia imposizione fiscale sui ricavi, né, fatto ancor più rilevante, le ripercussioni sulle concessioni, che andrebbero trasferite a una nuova realtà societaria;
l'articolo di stampa delinea due futuri scenari possibili, nel secondo dei quali qualora la futura Enel Italia – una volta staccata dalla holding – venisse quotata, la società potrebbe anche chiedere al Governo di sostituire il 23,6 per cento di proprietà della holding con oltre la metà dell'azionariato della new company;
qualora il «piano» andasse avanti, l'attuale Enel, a quel punto holding internazionale, potrebbe diventare una public company globale, con azionariato internazionale (potrebbe appalesarsi ad avviso degli interroganti la possibilità che siano interessati fondi già presenti nell'azionariato e in relazione con i vertici aziendali);
lo scenario descritto rischia di avere pesantissime ripercussioni sull'economia italiana, sul sistema delle piccole e medie imprese, sugli investimenti previsti da Enel, ma soprattutto priverebbe l'Italia di uno dei pochi grandi player internazionali ancora italiano, indebolendo anche il peso politico-economico del sistema Italia;
la logica di questa manovra, altrimenti incomprensibile, potrebbe essere ad avviso degli interroganti da individuare esclusivamente nel timore dei vertici di non trovare riconferma alla fine del loro mandato –:
se quanto riportato in premessa corrisponda al vero e, se nel caso, quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di tutelare la proprietà di un asset strategico e rilevante come Enel.
(4-03476)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):holding
conseguenza economica
politica fiscale