ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03456

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 218 del 30/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: GALIZIA FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03456
presentato da
GALIZIA Francesca
testo di
Martedì 30 luglio 2019, seduta n. 218

   GALIZIA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la salute materno-infantile rappresenta un'area prioritaria della salute pubblica non solo perché la gravidanza, il parto e il puerperio in Italia sono la prima causa di ricovero per le donne, ma perché gli eventi «intorno» alla nascita sono riconosciuti a livello internazionale tra i migliori per valutare la qualità di tutta l'assistenza sanitaria di un Paese;

   secondo gli ultimi dati pubblicati da Osservasalute, la rete di offerta dei punti nascita (Pn) – inteso come luogo nel quale si sviluppa il percorso nascita a partire dalla visita preconcezionale sino alla fine del primo semestre di vita del bambino, attraverso i tre trimestri della gravidanza, il parto e il puerperio (6-8 settimane dopo il parto) – risulta notevolmente diversificata sul territorio nazionale e lo sono anche gli standard di salute, sicché il Centro-nord rivela standard più sostenuti di quanto diversamente risulta al Sud del Paese;

   in Puglia sono attualmente presenti 26 Pn (Puglia Salute) e recentemente quello di Bisceglie ha attirato l'attenzione pubblica per un rischio paventato di chiusura nell'ambito di un equivoco tra i competenti uffici ministeriali e quelli della regione Puglia;

   chiarita la questione, sarebbe utile che fossero noti gli standard di salute del Pn di Bisceglie come di tutta la Puglia, al fine di valutare le competenze del personale, la standardizzazione della pratica clinica e la sicurezza di madre e neonato, osservando come si sia trasformata la popolazione delle donne nelle varie province, come utilizzino i servizi offerti, come si sia modificata l'assistenza e come le professioniste e i professionisti, su indicazione delle richieste delle donne e delle famiglie, siano stati in grado (o siano stati incapaci) di adeguare quei servizi a quelle richieste;

   sarebbe utile oltre che opportuno sapere in primo luogo:

    a) il grado di copertura della domanda di assistenza (spesa sanitaria pubblica pro capite, incidenza della spesa privata sulla spesa totale; saldo corrente del bilancio regionale;

    b) il corretto utilizzo delle risorse pubbliche (l'incidenza percentuale della spesa ospedaliera sulla spesa pubblica totale; i ricoveri inappropriati; l'adozione di programmi di distribuzione diretta di farmaci;

    c) il rischio di sottotutela e di sovraconsumo (l'assistenza erogata ai soggetti deboli, privi di sponsor e a rischio di emarginazione; la mobilità in uscita per ricoveri non di alta specialità; ricoveri prevenibili e procedure diagnostico-terapeutiche non giustificate dal punto di visto clinico);

    d) i sistemi di accesso ai servizi (il livello di copertura delle centrali operative del 118; la diffusione di centri unificati di prenotazione; la continuità assistenziale);

    e) gli eventi indesiderati a danno di assistiti e operatori (mortalità materna; infezioni ospedaliere; incidenti sul lavoro di operatori sanitari);

    f) la cultura della solidarietà (la percentuale di donatrici di cordoni ombelicali);

   più nello specifico occorrerebbe sapere:

     a) il numero dei parti all'interno delle strutture ospedaliere della regione Puglia suddivisi per parti naturali e parti cesarei;

     b) l'età delle madri al parto;

     c) lo stato di salute delle madri e dei bambini all'interno delle strutture ospedaliere;

   una conoscenza approfondita sul percorso nascita e sullo status dei punti nascita ospedalieri in Puglia permetterebbe di individuare le criticità specifiche circa la tutela della salute della donna e del feto. L'individuazione di standard di salute risulta cruciale nella prospettiva di attuare provvedimenti finalizzati a rendere sempre più sicuro il percorso nascita –:

   quali elementi intenda fornire il Ministro interrogato in ordine alla situazione della salute materno-infantile nella regione Puglia, ed in particolare riguardo al rispetto dei livelli essenziali di assistenza.
(4-03456)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

sanita' pubblica

diritto alla salute