ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03446

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 217 del 29/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: ZANICHELLI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03446
presentato da
ZANICHELLI Davide
testo di
Lunedì 29 luglio 2019, seduta n. 217

   ZANICHELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   risale al 10 giugno 2019 la notizia, confermata anche in un'intervista rilasciata da Jean-Marc Bernie, presidente e amministratore delegato di Lactalis Italia e Parmalat, della riorganizzazione e della necessità di una integrazione fra queste due società, nonché della presenza di 30 esuberi occupazionali, che avrebbe portato la Lactalis a prevedere l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo;

   i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, dopo l'incontro con il comitato consultivo Parmalat, hanno chiesto a Lactalis di predisporre un piano sociale per l'occupazione, evitando di procedere a soluzioni unilaterali sugli esuberi dichiarati in Parmalat;

   nell'assemblea sindacale dei lavoratori Parmalat di Collecchio (PR) del 24 giugno 2019, i delegati provinciali delle rappresentanze sindacali unitarie avrebbero di fatto comunicato ai dipendenti l'avvio del licenziamento collettivo per 30 esuberi, tra cui 4 dirigenti;

   ad oggi non sono stati ancora dichiarati i criteri adottati dall'azienda per individuare tali esuberi, ma a pagare il prezzo più pesante saranno i lavoratori a cui pare non essere garantita la possibilità di ricollocamento all'interno del gruppo, anche in altre sedi facenti parte del gruppo Lactalis e con altre mansioni;

   è la prima volta che in Parmalat si applica una procedura di licenziamento collettivo; il vantaggio per l'azienda pare dover essere la sostituzione degli esuberi con nuovi assunti con contratti depotenziati nelle tutele dalle nuove leggi sul mercato del lavoro;

   il tutto avviene mentre il gruppo francese Lactalis – la multinazionale controllante con 80 mila dipendenti globali e 18,5 miliardi di euro di fatturato – (per il gruppo l'Italia è il secondo Paese per fatturato dopo la Francia), ha effettuato nuove acquisizioni sia in Italia che all'estero tra cui, solo nel 2019: la Nuova Castelli con sede a Reggio Emilia; il ramo della Kraft_Heinz in Canada; la divisione yogurt di Ehrman con 250 dipendenti con sede in Baviera (Germania) e stabilimenti negli Usa (lattiero caseario); il 100 per cento Itambé, primo produttore di latticini in Brasile;

   queste nuove acquisizioni confermano indubbiamente la solidità della multinazionale francese che in Italia detiene già circa un terzo delle quote di mercato nel settore lattiero caseario controllando, tra l'altro, anche Galbani, Vallelata, Invernizzi e S. Lucia;

   preoccupa tuttavia il potenziale avvio di un percorso che porti alla riduzione dei posti di lavoro nel nostro Paese;

   appare evidente la preoccupazione nell'ottica prospettica, di uno spostamento della governance della Parmalat al di fuori dei confini nazionali che possa portare a un distacco delle scelte operative aziendali rispetto all'interesse del nostro Paese che diventerebbe a quel punto, periferico –:

   se sia al corrente dei fatti sopra esposti;

   se, per quanto di competenza, ritenga necessario convocare un tavolo tecnico con i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali, al fine di salvaguardare e tutelare le lavoratrici e i lavoratori Parmalat che rischiano di perdere il loro posto di lavoro;

   se il Governo ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per acquisire elementi su quali siano le reali intenzioni organizzative della Lactalis al fine di scongiurare l'ipotesi annunciata del licenziamento collettivo e preservare sia i posti di lavoro che l'immagine di una società e un brand leader da decenni nell'economia agroalimentare del nostro Paese.
(4-03446)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

licenziamento

politica sociale