ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03445

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 217 del 29/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: FONTANA ILARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/07/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03445
presentato da
FONTANA Ilaria
testo di
Lunedì 29 luglio 2019, seduta n. 217

   ILARIA FONTANA e D'IPPOLITO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'inceneritore di San Vittore (FR) è stato autorizzato con decreto commissariale n. 72 del 25 luglio 2007 del commissario delegato per l'emergenza ambientale nel territorio del Lazio;

   attualmente all'inceneritore Acea di San Vittore è permesso bruciare circa 400 mila tonnellate di rifiuti all'anno. Il precedente limite era di 300 mila tonnellate complessive per tutte e tre le linee di incenerimento presenti;

   tale incremento ha avuto luogo per effetto dell'articolo 35 della legge n. 164 del 2014, in virtù del quale la regione Lazio ha consentito all'impianto in questione l'adeguamento del carico termico al massimo consentito;

   nella determinazione G07575/2015 la direzione rifiuti della regione Lazio specificava tuttavia che la linea di incenerimento n. 1, in fase di revamping, doveva essere sottoposta a valutazione di impatto ambientale (Via) come previsto dalla normativa vigente in materia. Nella citata determinazione G00063 del 13 gennaio 2016 della regione Lazio si fa invece presente che per quanto riguarda l'autorizzazione all'esercizio della linea 1 questo sarebbe stato autorizzato a seguito dell'invio dei certificati di collaudo tecnico-funzionale con determinazione di presa d'atto, quindi senza Via;

   l'assenza di una procedura di Via ha comportato di conseguenza anche l'assenza di una qualsiasi valutazione di impatto sanitario, di cui al decreto legislativo n. 104 del 2017;

   nel dicembre 2016, a fronte di una dichiarazione del gestore di poter far funzionare l'impianto fino a raggiungere 8400 ore annuali, la regione Lazio ha autorizzato con determina dirigenziale n. G15589 la combustione di ulteriori diecimila tonnellate di rifiuti all'anno;

   la sentenza dell'8 maggio 2019 della Corte europea in merito alla causa C-305/18 ha ribadito che una normativa che determina in aumento la capacità degli impianti di incenerimento dei rifiuti esistenti e che prevede la realizzazione di nuovi impianti di tale natura deve essere soggetta ad una valutazione ambientale preventiva;

   nel Rapporto «Epidemiologia Rifiuti Ambiente Salute nel Lazio – ERAS Lazio» del 2013 si legge riguardo gli inceneritori di San Vittore e di Colleferro che «L'analisi della morbosità associata all'inquinamento prodotto dai termovalorizzatori dopo la loro entrata in funzione ha evidenziato, per i residenti di sesso maschile nelle zone ad alta esposizione, un eccesso di ospedalizzazioni per malattie dell'apparato respiratorio (+26 per cento) e malattie polmonari cronico ostruttive (+86 per cento). Tra i bambini (0-14 anni) si osserva un aumento dei ricoveri per cause naturali e malattie dell'apparato respiratorio a seguito della attivazione degli impianti nella zona ad alta concentrazione di PM10»;

   l'articolo 206-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 stabilisce, al comma 1, che «il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare vigila sulla gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio»; l'impianto di San Vittore nel Lazio presenta, inoltre, l'anomalia, rispetto ad altri inceneritori, di generare elevati quantitativi di ceneri pericolose rispetto ai quantitativi di ceneri e scorie non pericolose prodotte;

   nel raggio di pochi chilometri si trovano, inoltre, un inceneritore da circa 90 mila tonnellate annue e cementerie che utilizzano combustibili solidi secondari, aumentando quindi l'impatto sull'ambiente e sulla salute di un'area che si estende dalla provincia di Isernia in Molise fino ai comuni del Cassinate nel Lazio –:

   di quali elementi disponga il Governo in ordine alle ragioni che portano alla citata produzione di ceneri pericolose nell'impianto di San Vittore e se intenda promuovere una verifica da parte del comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente e adottare le iniziative di competenza per emanare linee guida per ridurre al minimo tali emissioni;

   quali iniziative di competenza il Ministro della salute intenda adottare per addivenire a indagini o studi epidemiologici nell'area in questione per valutare gli effetti sulla salute generati dall'incremento delle emissioni degli inceneritori.
(4-03445)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incenerimento dei rifiuti

studio d'impatto

affezione delle vie respiratorie