Legislatura: 18Seduta di annuncio: 213 del 23/07/2019
Primo firmatario: CILLIS LUCIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2019 GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2019 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2019 PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2019 MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2019 DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 23/07/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/07/2019
SOLLECITO IL 17/02/2020
CILLIS, CADEDDU, GAGNARLI, PARENTELA, PIGNATONE, MAGLIONE e DEL SESTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
dal 2013 esiste un esposto denuncia sulla questione della Materit in Valbasento, Basilicata, che è area Sin nazionale a prescindere dall'amianto della ex fabbrica di manufatti in eternit;
l'esposto è stato presentato da Piergiorgio Duca, all'epoca dei fatti presidente nazionale e rappresentante legale pro tempore di Medicina Democratica, e da Mario Murgia, all'epoca dei fatti, vicepresidente nazionale Aiea;
dal 18 marzo 2013 a seguito di un servizio del noto Tg «Striscia la Notizia», anche al pubblico è nota la grave situazione inquinante dello stabilimento Materit s.r.l. di Macchia di Ferrandina (MT), con centinaia di «big bag» e di sacchi contenenti amianto, ancora abbandonati e lasciati incustoditi;
in particolare, risulta che all'interno del capannone siano stoccati quantità imprecisata di crisotilo o amianto bianco, stivato in big bag; quantità imprecisata di crocidolite o amianto blu, confezionata in sacchi, che è la forma di amianto più pericolosa perché le sue fibre hanno un aspetto aghiforme e si frazionano longitudinalmente con maggiore facilità;
il sito presenta condizioni di rischio per la salute pubblica e l'ambiente, a causa della contemporanea presenza di amianto, polveri di asbesto e silicio residui della precedente lavorazione, fanghi e liquami, in centinaia di big bag contenenti rifiuti pericolosi dell'ex Materit s.r.l., azienda del gruppo Fibronit con sede amministrativa a Casale Monferrato, in attività dal 1973 al 1989, e chiusa dal nucleo operativo ecologico dei carabinieri a causa della mancanza di una discarica autorizzata per lo smaltimento dei rifiuti;
i lavori di bonifica sono cominciati, ma l'area non è in sicurezza, perché le bonifiche non sono state portate a termine in quanto la regione Basilicata non sta completando il percorso burocratico, mentre il comune di Ferrandina ha correttamente espletato ogni suo compito;
in questi anni, 10 operai degli 86 che ci lavoravano sono morti, 16 si sono ammalati di patologie asbesto collegate e tutti gli altri vivono fra frequenti controlli medici;
esiste anche un pessimo stato di conservazione dei sacchi contenenti polvere di amianto, con la struttura esposta a vento, perché ha vetri e porte rotte, con il rischio di favorire la diffusione di polveri di amianto anche fuori dell'impianto;
poco distante dall'ex stabilimento Materit, lungo la Basentana, arteria centrale di collegamento tra le province di Matera e di Potenza e tra la provincia di Taranto e la Campania, da decenni c'è un grosso ammasso di amianto solo da qualche anno coperto in maniera provvisoria con sacchi big bag, ma comunque abbandonato a se stesso da decenni a dimostrare il mancato rispetto delle istituzioni verso il territorio –:
se il Governo intenda promuovere una verifica da parte del Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente al fine di acquisire un quadro dettagliato della situazione;
se il Governo intenda adottare iniziative, per quanto di competenza e in sinergia con gli enti territoriali, per la stima del danno ambientale e la messa in sicurezza dell'ex Materit e della discarica abusiva lungo la Basentana, a pochi chilometri di distanza dall'ex opificio per chiudere questa triste vicenda italiana che vede il Sud vittima di espropri dei propri diritti e i cittadini dell'area a grave rischio di salute.
(4-03391)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sostanza pericolosa
amianto
protezione del consumatore